I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella seconda settimana di settembre, si sono mostrati al rialzo per quanto riguarda il latte spot, la crema di latte e i vitelloni da macello. In perdita il Pecorino Romano, a fronte della sostanziale stabilità degli altri prodotti monitorati.
Latte spot
Nella seconda settimana di settembre proseguono i rincari per i listini del latte spot nazionale. A Milano i prezzi raggiugono i 522,50 €/t, 7,50 €/t in più su base settimanale. Dinamica positiva anche sulla piazza di Verona, con prezzi saliti sui 540 €/t contro i 530 €/t della settimana precedente. Resta negativo il confronto tendenziale, a ridosso dei venti punti percentuali.
Guadagnano terreno anche i listini del latte di importazione, sia per il prodotto francese che tedesco quotati a Milano (entrambi +4,8%), che rimangono dunque su livelli inferiori rispetto al prodotto nazionale, sebbene il differenziale si sia attenuato (30 €/t contro i 45 €/t della settimana precedente).
Prosegue, intanto, la fase di stabilità del latte di origine biologica, sempre fermo sui 597,50 €/t a Milano.
Materie grasse
Quotazioni ancora invariate per il comparto delle materie grasse. Il burro pastorizzato di Milano si conferma sui 2,65 €/kg, dimezzandosi rispetto ai valori dello scorso anno. Assenza di movimenti di prezzo anche sulle piazze di Cremona e Mantova.
Sul fronte estero, ancora timidi aumenti per il burro di centrifuga di Kempten che raggiunge i 4,5 €/kg. Aumento che si materializza anche per l’olandese Verse Boter (+2,3%).
Tornando ai listini nazionali, lo zangolato resta agganciato ai 2,45 €/kg. Unica eccezione, la crema di latte nazionale che continua a salire e raggiunge i 2,40 €/kg a Milano, a fronte dei 2,34 €/kg della scorsa settimana.
Grana Padano
In tenuta i listini all’ingrosso del Grana Padano, che prolungano dunque la fase di equilibrio in corso da diverse settimane. A Milano lo stagionato 9 mesi continua ad attestarsi su 8,73 €/Kg. Listini immobili anche per le piazze di Mantova, Cremona e Verona. Su base tendenziale, i prezzi medi confermano di fatto i valori dello scorso anno.
Stazionari anche i mercati esteri con oscillazioni limitate per il formaggio inglese Cheddar e gli olandesi Edamer e Gouda.
Parmigiano Reggiano
Nuovamente senza variazioni il mercato del Parmigiano Reggiano. A Parma lo stagionato 12 mesi resta sui 9,98 €/kg e lo stagionato 24 mesi sugli 11,75 €/kg. Andamento che si è osservato anche sulle piazze di Modena, Mantova, Milano e Reggio Emilia. Su base tendenziale il ribasso si mantiene sul -7%.
Pecorino Romano
Seconda settimana consecutiva di ribassi per il Pecorino Romano. In particolare, lo stagionato 5 mesi quotato a Milano cede altri 15 centesimi, scendendo sui 13,10 €/Kg.
Ancora in attenuazione la dinamica tendenziale, attestatasi su +5% contro il +10% di appena due settimane fa.
Bovini vivi
Dopo più di un mese di stabilità prevale il segno “più” per il comparto dei bovini da macello. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise sulla piazza di Mantova guadagnano due centesimi e si portano a 3,65 €/kg, tornando alla quotazione del 19 giugno. Aumenti di simile entità per la piazza di Modena che registra 3,47 €/kg. Rincari anche per la razza Limousine, quotata 3,74 €/kg presso la piazza lombarda e 3,61 €/kg su quella emiliana. Restano stazionari, invece, i prezzi degli incroci nazionali.
Relativamente ai vitelli da carne bianca, si rileva un timido aumento per Modena mentre non emergono novità per la piazza lombarda.
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