I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in apertura di giugno, hanno confermato la stabilità dei formaggi Dop a pasta dura e la fase di rialzo del latte spot e delle materie grasse. Poche variazioni nei listini dei bovini vivi.
Latte
Il mercato del latte registra rialzi anche questa settimana. La media di comparto è pari al +0,5% settimanale e gli incrementi dei prezzi sono maggiormente concentrati sul latte crudo spot nazionale, la cui disponibilità risulta fisiologicamente in calo. La crescita si riscontra sia a Milano (350-360 €/t, +1,4%) sia a Brescia (350-360 €/t, +2,6%).
In rialzo anche il latte di provenienza estera che, sul listino di Milano, si apprezza dello 0,7% con riferimento sia al prodotto francese (335-350 €/t) che tedesco (355-370 €/t).
Gli aumenti delle ultime settimane hanno gradualmente eroso il divario di prezzo rispetto al 2020, sia per il latte estero (oggi nell’ordine del +7%) che per quello di origine nazionale (+3% circa).
Il latte estero scremato risulta l’unico prodotto del paniere in controtendenza (185-195 €/t), trovandosi in contrazione dell’8,6% rispetto a giugno 2020.
Materie grasse
Il mercato all’ingrosso delle materie grasse fa nuovamente registrare una settimana di diffusi rialzi (+2,2% medio) su tutti i prodotti. I prezzi del burro prodotto con crema di latte crescono ancora dell’1,3% su base settimanale sia a Milano che a Mantova, assestandosi sulla medesima quotazione di 3,90 €/kg e risultando in crescita di oltre il +32% rispetto a giugno 2020.
A Milano la crema di latte italiano e quella comunitaria si sono entrambe attestate sui 2,08 €/kg risultando in crescita del 4% rispetto alla scorsa settimana e ancora nell’ordine del +25% sul 2020.
Lo zangolato di creme fresche da burrificazione, quotato 2,10 €/kg sui listini di Mantova e Milano, si conferma il prodotto il cui prezzo è maggiormente cresciuto rispetto ad un anno fa, con variazioni del +80/+90%.
Il trend al rialzo trova conferma anche sui mercati esteri: in Germania, sulla piazza di Kempten, il prezzo del burro cresce di un ulteriore 1,2% su base settimanale (4,05-4,10 €/kg).
Grana Padano
In apertura di giugno il Grana Padano conferma una totale stabilità delle quotazioni di mercato. La settimana è stata segnata da variazioni medie nulle su tutti i listini del comparto. Rispetto allo scorso anno, tuttavia, si registra un ampliamento del differenziale di prezzo che è ora compreso tra il +5% ed il +15% per tutte le stagionature, con una maggiore incidenza sulle stagionature brevi e fuori sale.
Parmigiano Reggiano
La prima settimana del mese di giugno conferma le dinamiche stazionarie in atto anche sul mercato all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. La media di comparto (+0,1% settimanale) resta sostanzialmente invariata, con la sola eccezione di alcuni apprezzamenti, nell’ordine del +1%, per le stagionature medio-lunghe sulla piazza di Parma.
Il margine derivante dal confronto annuale si allarga ancora, per la terza settimana consecutiva, per via dei minimi toccati a giugno 2020. Il maggiore divario si registra per le stagionature di 12 e 15 mesi che hanno superato il +37% sulla piazza di Mantova ed il +33% su tutte le altre.
Bovini vivi
Prosegue la stabilità sul mercato dei bovini da macello. Poche le variazioni nei listini, ad eccezione del rialzo registrato per i vitelli a carne bianca sia sulla piazza di Mantova che di Padova. Prezzi invariati per i vitelloni.
Tra i capi da allevamento torna la stabilità anche nei listini dei vitelli baliotti, il cui prezzo si conferma comunque in forte crescita rispetto allo scorso anno.
Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici