Assolatte: il coronavirus ha messo in crisi il canale del food service

Ambrosi scrive a Prandini, Giansanti e Scanavino: Nel giro di pochi giorni la domanda di latte è crollata, cresce il numero di cisterne alla ricerca di collocazione e tante aziende chiedono aiuto per gestire quelle che all’improvviso sono diventate eccedenze. Attiviamoci insieme per cercare ogni possibile soluzione ai problemi emergenti

 

Irrompe sulla scena una incisiva lettera di Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte sulla crisi in atto causa coronavirus. Datata 10 marzo 2020, ha come destinatari i presidenti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
Ne mostriamo qui la foto, ma per comodità dei lettori, e per la densità dei contenuti, ne ricopiamo anche il testo, tal quale.

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Milano, 10/3/2020

Egr. dr. Ettore Prandini, presidente Coldiretti, egr. dr. Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, egr. dr. Dino Scanavino, presidente Cia

Cari Presidenti, gli ultimi accadimenti in materia sanitaria stanno mettendo a dura prova il nostro settore. Fin dalle prime ore delle emergenze ci siamo attivati, assumendoci grandi responsabilità verso conferenti, dipendenti e consumatori, sempre più allarmati e spaventati dalla diffusione di Covid 19.
Tra mille difficoltà e procedure sempre più complesse, abbiamo insistito affinchè le nostra attività continuassero ad operare, e stiamo lavorando, consci che fermandoci porteremmo al collasso tutto il sistema produttivo.
Non possiamo nascondere però che l’emergenza sta influenzando in modo drammatico il mercato: la chiusura delle scuole, delle Università e delle relative mense, il rallentamento della vita sociale e del turismo, i divieti e i limiti imposti ai locali pubblici e ai punti vendita della distribuzione stanno mettendo a dura prova il settore con il canale del food service – il solo che negli ultimi anni, con l’export, ci ha permesso di crescere e di garantire ricchezza alla filiera – (che) è entrato in crisi.
Nessuno osa fare previsioni sulla fine di questa emergenza, prodromica di una crisi che – temo – lascerà profonde cicatrici anche nel nostro tessuto produttivo.
Nel giro di pochi giorni, la domanda di latte è crollata, cresce il numero di cisterne alla ricerca di collocazione e tante aziende chiedono aiuto per gestire quelle che – all’improvviso – sono diventate eccedenze. Senza dimenticare altri aspetti legati alle quotazioni dei prodotti, che la crisi sanitaria contribuirà a far diminuire.
C’è il rischio concreto che – invocando cause di forza maggiore – tanti chiederanno di rivedere i propri contratti o addirittura decidano di ridurre gli acquisti.
Credo che in momenti come quello che stiamo vivendo, sia giusto attivarsi – insieme – per cercare ogni possibile soluzione ai problemi emergenti, che – altrimenti – graveranno pesantemente sul comparto industriale, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese.
Assolatte è pronta a fare la propria parte e resto in attesa di un vostro riscontro.

Cordiali saluti.   Cav. Lav. Giuseppe Ambrosi

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Informa infine Copagri che la stessa lettera, con data 11 marzo 2020, è stata inviata anche al presidente della Copagri Franco Verrascina.

 

 

 

 

 

 

Assolatte: il coronavirus ha messo in crisi il canale del food service - Ultima modifica: 2020-03-11T15:04:59+01:00 da Giorgio Setti

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