Nelle stalle di Mauro Nascimbeni, allevatore di bovine da latte a Cortile di Carpi (Mo), non ci sono mosche. Ma questa situazione non è casuale. Deriva da precise scelte tecniche di prevenzione e di lotta nei confronti di questi insetti adottate negli ultimi anni.
E in quanto in particolare alla lotta, si tratta di un mix di lotta chimica (prodotti larvicidi e adulticidi) e di lotta biologica (insetti utili che parassitizzano l’insetto dannoso). Prevenzione e lotta condotte in gran parte seguendo un programma operativo suggerito dalla ditta specializzata Newpharm, di Santa Giustina in Colle (Pd), e messo in atto anche grazie all’assistenza fornita dai tecnici Newpharm Alessandro Canacci ed Emanuele Vergnani.
Ecco come Nascimbeni ricostruisce questa propria scelta tecnica. “In passato ovviamente ci opponevamo già all’infestazione di mosche in allevamento, anche utilizzando insetti utili. Le mosche però, anche se controllate, in minore parte continuavano a esser presenti. Bene, nel 2019 alla Fiera di Cremona ho incontrato i tecnici Newpharm e ho deciso di adottare la loro metodologia, anche vedendo gli ottimi risultati che questa aveva ottenuto in una grande stalla sempre del modenese. Da allora la situazione è migliorata radicalmente, sia all’interno delle nostre stalle sia negli ambienti operativi circostanti, con notevoli vantaggi in termini di benessere animale, produttività latte, biosicurezza, igiene”.
In altre parole, continua l’allevatore, “prima del 2019 non facevo prevenzione nei confronti delle mosche, facevo solo lotta, chimica (adulticidi) e biologica (insetti); e i ditteri erano controllati ma ce n’erano ancora. Dopo l’incontro con i tecnici Newpharm, invece, anche la prevenzione è entrata a far parte delle nostre procedure di allevamento. E centinaia di colleghi allevatori lo hanno potuto constatare di persona il 22 aprile 2023 in occasione di un open day che abbiamo ospitato: tutti hanno potuto vedere che nella nostra azienda le mosche non erano presenti”.
I termini del problema secondo Nascimbeni
L’allevatore carpigiano ricorda che sono fondamentalmente due le specie di mosche che creano problemi negli allevamenti di bovine da latte, la “mosca cavallina” (Stomoxys calcitrans L.) e la “mosca domestica” (Musca domestica L.). La prima, ricostruisce Nascimbeni, “punge per ottenere sangue, dunque delle due è quella più fastidiosa per l’animale; e a causa del fastidio la bovina spreca energie che invece dovrebbe dedicare alla produzione di latte”.
La mosca domestica, invece, “ricerca le gocce di latte che può trovare dopo la mungitura, quindi può veicolare infezioni, mastiti, venendo a contatto con lo sfintere aperto del capezzolo della bovina; però al problema si può ovviare attraverso un attento post-dipping”.
E quindi quali sono secondo Nascimbeni i vantaggi derivanti dall’assenza di mosche nelle stalle da latte? L’allevatore li riassume così:
- Maggior benessere animale.
- Animali meno sporchi perché si bagnano meno con la coda.
- Grande igiene in vitellaia.
- Assenza di mosche in sala di mungitura. “Nelle sale di mungitura visitate dalle mosche cavalline, dunque non nel nostro caso, a causa delle punture la bovina può scalciare, facendo così cadere il gruppo di mungitura, con diminuzione dell’igiene e della qualità del latte”.
- La bovina non spreca energie nei continui tentativi di cacciare le mosche.
- In mangiatoia non si verifica l’indesiderato fenomeno che vede le bovine gettare l’unifeed all’indietro, sulle proprie schiene, sempre nel tentativo di allontanare le mosche.
- Si evita il cosiddetto effetto bunching. Ossia il raggruppamento delle bovine, “le quali se infastidite dalle mosche possono scegliere di unirsi in gruppi nelle zone perimetrali della stalla invece di occupare con uniformità tutta la superficie a loro disposizione, o invece di riposare tranquillamente nelle proprie cuccette. L’effetto bunching è indesiderato perché può procurare alle bovine danni podali, può far aumentare la temperatura del corpo dell’animale, può far sì che le bovine si accostino meno spesso alla mangiatoia…, infine disincentivando il riposo disincentiva anche la produzione di latte”.
Le contromisure adottate
Consapevole quindi di questi vantaggi derivanti dall’assenza di mosche in allevamento Mauro Nascimbeni, con l’assistenza tecnica della Newpharm, ha messo in atto rigorose iniziative di prevenzione e di lotta nei confronti di questi insetti. Risolvendo infine il problema.
Nascimbeni enfatizzava il fatto che affronta il problema mosche anche con la prevenzione. Bene, è sicuramente prevenzione il posizionamento, nelle siepi e nel verde che circondano la stalla, delle sacche attrattive "Flyrex New Flybag". Addizionando acqua al potente attrattivo, questo fermenta e in qualche giorno richiama le mosche, le quali entrano nel sacchetto e restano catturate, fino a 40mila esemplari alla settimana.
Questa operazione, spiega l’allevatore, “crea una cintura di protezione che ostacola l’ingresso di mosche dall’esterno della stalla. È una soluzione ecologica perché non prevede l’impiego di insetticida”.
A proposito di moschicida per mosche adulte, quello utilizzato da Nascimbeni è l’ “Alphi WG”, a base di Azamethiphos, “l’unico prodotto che si può utilizzare in presenza di animali, efficace sia contro la mosca domestica sia contro la mosca cavallina”.
E poi gli insetti utili ("Flymix"), i quali "fra l’altro ottimizzano l’impiego del moschicida; usare quantità eccessive di moschicida ridurrebbe anche la presenza degli stessi insetti utili”. Bene, la soluzione a base di insetti utili utilizzata è il “Flymix”, che contiene insetti parassitoidi che attaccano le pupe delle mosche, deponendo le proprie uova all'interno, interrompendo quindi il ciclo biologico delle mosche stesse.
Lo speciale mix studiato di insetti parassitoidi contenuti nella busta del Flymix è composto da Muscidifurax raptorellus, Nasonia vitripennis e Spalangia cameroni. In stalla si deve distribuire il Flymix nei punti cui le mosche ovidepongono: nel giro di pochi minuti i parassitoidi inizieranno la ricerca delle pupe per neutralizzarle. Non esiste pupa che possa sottrarsi all'azione di parassitoidi. La distribuzione in stalla può iniziare a metà marzo; se i mesi successivi sono caldi il programma di applicazione del prodotto può continuare anche sino a ottobre inoltrato.
Ulteriori dettagli nelle foto, che fra l'altro mostrano come Nascimbeni utilizzi anche altri prodotti, come il "Pannello mosche" e il "Moscacron".
L’azienda in pillole
Mauro Nascimbeni gestisce assieme al fratello Andrea la “Società agricola Nascimbeni Andrea e Mauro s.s.”, con stalla principale situata a Cortile di Carpi, comune di Carpi (Mo). Alla gestione dell’allevamento collabora Enrico Nascimbeni, figlio di Andrea.
Attività principali dell’azienda l’allevamento di bovine da latte e la foraggicoltura. Il latte viene destinato alla trasformazione in Parmigiano Reggiano: conferito alla cooperativa “4 Madonne Caseificio dell’Emilia”, di Modena, di cui Andrea Nascimbeni è presidente.
All’interno di tre stalle situate nelle vicinanze l’azienda alleva quasi mille capi bovini, rimonta e asciutta comprese. Nella stalla principale, quella cui fanno riferimento le foto, sono allevati 420 bovini, circa 300 dei quali sono bovine in lattazione. La produttività media per queste trecento bovine è di circa 34 kg capo giorno.
Le coltivazioni sono rappresentate da 250 ettari a medica, 100 ettari a erba miscuglio, 100 ettari a frumento da granella, 50 ettari a mais da granella (granella utilizzata in azienda essendo questa dotata di mulino elettrico).
Un impianto fotovoltaico da 100 kW produce energia elettrica dedicata all’autoconsumo. Infatti alimenta il mulino citato sopra, il carro unifeed robotizzato e la sua cucina, la sala di mungitura, i ventilatori. L’azienda dispone anche di un impianto biogas da 100 kW, energia girata in rete, alimentato solo dalle deiezioni degli animali allevati.
Il “Programma mosche” applicato in questa azienda
L’azienda Nascimbeni, comunicano da Newpharm, “ha aderito all’unico progetto mosche con programma Bio integrato (sia all’interno che all’esterno della stalla) che esiste sul mercato per la salvaguardia del benessere animale e per la difesa ambientale dagli infestanti; ecco perché una realtà come questa ha deciso di sceglierci”. Riassumeremo ora il programma e i prodotti usati (con informazioni fornite dai tecnici Newpharm), comunque per approfondire: www.newpharm.it.
Il programma
Il programma mosche, sempre secondo i tecnici Newpharm, prevede i seguenti passaggi:
- Soluzione larvicida: puntare sull’uso del prodotto “Hoko- Ex” più insetti utili.
- Soluzione adulticida: “Alphi” (dualità 4-6 settimane) più “Moscacron”.
- Integrazione con esche e trappole di cattura prolungate nel tempo, senza insetticidi più “Newthrin”.
- Certificazione Classyfarm, che attesta la qualità in ambito di benessere animale e viene garantita da un veterinario Usl. “L’adesione al programma mosche è un primo passo per ottenerla”.
- Controllo aggregazione.
Ed ecco invece qualche flash sui prodotti Newpharm utilizzati, sempre secondo quanto comunicano i tecnici di questa azienda.
Flymix
- In quali ambienti si usa: lettiera, concimaia, fossa o vasca liquami e nel grigliato (consigliato uso assieme al larvicida Hoko-Ex); va applicato in genere su substrati che stanziano per almeno un mese.
- Va applicato nelle zone perimetrali della stalla per evitare il calpestio da parte degli animali.
- Applicazione insetti: ogni 15 giorni.
- Plus programma: gli insetti arrivano direttamente in azienda, la cadenza di applicazione la dà il corriere.
Hoko-ex
- Su substrato umido va applicato con metodo a spaglio, su substrato secco va applicato diluito in acqua.
- In quali ambienti si usa: lettiera, concimaia, fossa o vasca liquame o grigliato.
- Applicazione: ogni 15 giorni.
- Una mosca depone fino a mille uova con utilizzo larvicida controllo totale, che serve a interrompere il ciclo biologico della mosca.
Alphi Wg
- A differenza di tutti gli altri prodotti sul mercato è applicabile in presenza di animali (unico prodotto).
- Sia su mosca domestica sia su mosca cavallina, sia per contatto che per ingestione (unico prodotto).
- Azamethiphos unica molecola attuale futuribile.
- Duplice funzione di applicazione spray e pennello su superfici non assorbenti (unico prodotto).
- Strategia e tecnologia “attract & kill” (attrarre per uccidere) grazie all’alto potere attrattivo dato dall’elevato tenore zuccherino.
Flyrex
- Unica esca biologica registrata, attiva fino a 60 giorni.
- Attira tutte le tipologie di mosca grazie alla formulazione super attrattiva.
- Posizionarla sul verde a 1,5 m da terra.
- Funzione principale: crea una cinta protettiva attorno all’azienda.
LEGGI L'ARTICOLO PUBBLICATO SU IZ 7.2024