È disponibile, per gli allevamenti di bovine da latte, un innovativo sistema di ventilazione e raffrescamento in grado di rendere il microclima della stalla gradevole per gli animali senza che sia necessario bagnarli in continuazione con doccette e dispositivi simili. L'impianto si basa infatti sulla nebulizzazione dell’acqua in corrente d’aria.
Rispetto al metodo dell’aspersione diretta dell’acqua, con la nebulizzazione l’evaporazione dell’acqua è così rapida da non bagnare gli animali e da non far cadere l’acqua a terra. I benefici: le corsie, i pavimenti, le cuccette non sono invasi dalle solite anti-igieniche pozzanghere di liquido scuro, le bovine non vivono nel bagnato e nello sporco.
L’idea di base di questo innovativo sistema di ventilazione e raffrescamento, per stalle di bovine da latte, la mette a fuoco Dante Bombelli, titolare della Erilon srl di Caravaggio (Bg): “L’acqua nebulizzata dai nostri impianti non si scarica né a terra né sul corpo degli animali. Il beneficio dell'utilizzo del nostro impianto è la riduzione controllata del Thi interno alla stalla (il Thi è il noto parametro che mette in relazione temperatura e umidità relativa) sino al raggiungimento di condizioni climatiche di pieno benessere animale. Dunque niente stress da caldo per le bovine, niente spreco d’acqua nell’allevamento, grande pulizia e igiene nella stalla. Il tutto in modo automatizzato grazie al controllo di sensori e software dedicati”.
L’esperienza di Agostino Zanesi
Bene, noi dell’Informatore Zootecnico siamo andati a verificare. Visitando, in compagnia dello stesso Bombelli, uno degli allevamenti che hanno adottato questo sistema, l’allevamento dell’azienda agricola Zanesi a Romanengo, in provincia di Cremona.
Qui abbiamo incontrato il conduttore dell’azienda, Agostino Zanesi (lo vediamo nella prima foto), il quale ha confermato che la situazione è proprio questa.
L’allevamento dell’azienda Zanesi conta 610 capi, di cui 280 in lattazione. Produzione media: 36 kg di latte per capo al giorno. Destinazione del latte: alla Granarolo.
In azienda vengono coltivati 106 ettari, di cui 48 a mais di primo raccolto, 18 a erbaio (loietto più frumento più avena più orzo), 18 a mais di secondo raccolto, 16 a medica, 24 a prato stabile.
"Nella nuova stalla varata a gennaio 2021 ho applicato questo sistema di climatizzazione - informa Zanesi - in quanto avendo già installato lo stesso impianto nella stalla esistente dal 2019 ho riscontrato che rispetto alla situazione precedente ho registrato un aumento della produzione di latte del 15% circa e della fertilità del 20%, evidentemente grazie al maggior livello di benessere animale che si è creato. Abbiamo registrato anche un sensibile risparmio dell’acqua utilizzata in stalla”.
Agostino Zanesi approfondisce così le caratteristiche della nuova situazione zootecnica che si è creata nella propria stalla: “La combinazione tra giuste condizioni di raffrescamento, opportuni spazi per gli animali, buon fotoperiodo, disponibilità tutto l’anno di acqua riscaldata per gli animali, utilizzo di alimenti ben fatti ci ha messo nella condizione di ottenere il massimo dalle nostre bovine senza per così dire spremerle. Di ridurre al minimo i problemi di allevamento, o di azzerarli”.
La ventilazione
Il benessere e la produzione di latte delle bovine sono fortemente condizionati dal microclima presente nella stalla.
Il caldo prolungato, l’umidità elevata, la scarsa velocità dell’aerazione, la concentrazione di gas nocivi (come l’ammoniaca) e le polveri determinano un’impennata dello stress termico e psicologico, comportando un peggioramento delle prestazioni produttive, nonchè riproduttive, e della salute degli animali.
La ventilazione naturale dalle aperture è insufficiente a garantire un ambiente salubre. Dunque è necessario installare impianti artificiali di raffreddamento tramite nebulizzazione.
Una corretta aerazione migliora lo stato di benessere dell’animale in quanto fornisce aria fresca e rimuove l’eccesso di umidità e impurità.
La redditività
L’impianto offre tantissimi vantaggi in termini di redditività. La produzione di latte dell’esemplare bovino si mantiene di altissima qualità, anche durante il periodo estivo.
Mantenendo il suo peso forma, il bovino è più fertile e soffre meno di problemi di postura, richiedendo minori spese di farmaci per la salute.
Erilon valuta in fase progettuale la dimensione, le caratteristiche tecniche e il posizionamento dei ventilatori all’interno della stalla.
Si può giungere a un abbassamento delle temperature fino a 8-10 gradi centigradi, migliorando la vita degli animali.
L’approfondimento
di Dante Bombelli
Spiega Dante Bombelli che la posizione dei ventilatori Erilon e il valore di Thi in corrispondenza del quale questi si attivano automaticamente sono diversi stalla per stalla. La Erilon infatti non si limita a vendere e installare dei dispositivi; al contrario per ogni singola stalla la Erilon offre un sistema personalizzato di climatizzazione. “I ventilatori sono della canadese Ventec di cui siamo esclusivisti per l’Europa meridionale, il sistema è della Erilon”.
Erilon cioè offre all’allevatore un sistema personalizzato, messo a punto dopo aver valutato le condizioni locali di ventilazione, l’esposizione al sole della stalla (alla stalla Zanesi per esempio l’asse longitudinale è situato in direzione est-ovest, come spesso avviene), i volumi dell’ambiente, la produttività degli animali…
Nel caso della stalla dell’azienda Zanesi, lo studio di questi parametri ha portato a definire in 55 il valore del Thi oltrepassato il quale si innesca automaticamente la nebulizzazione. E a decidere di collocare la fila dei ventilatori non esattamente in corrispondenza dell’asse centrale della stalla, ma - come mostrano le foto - un paio di metri più decentrata verso sud, in modo da garantire al versante meridionale dell’edificio un’azione più intensa dei ventilatori.
L’automatismo che dà il via alla nebulizzazione quando il Thi supera il valore di 55 è comandato da una filiera sensore-software-automazione che fa parte del sistema Erilon. Il sensore è una sonda situata all’interno della stalla che misura i valori di temperatura e di umidità relativa, inviandoli via wifi a una centralina che decide se innescare o meno la nebulizzazione.
Il risultato di tutto questo, nella stalla Zanesi? “Qui grazie all’azione del nostro sistema di climatizzazione – continua Bombelli – la temperatura si abbatte di 8-10 °C rispetto all’esterno. La pressione atmosferica si abbassa, l’aria è meno pesante, a vantaggio del benessere animale. C’è meno ammoniaca e più ossigeno: abbiamo determinato che per ogni litro di latte prodotto una nostra bovina richiede almeno 150 mc/h di ossigenazione, di ricambio d’aria. Non ci sono polveri. Poi c’è da sottolineare il forte risparmio d’acqua offerto dal nostro sistema rispetto all’idea alternativa dell’uso delle doccette: qui serve solo un litro d’acqua al minuto, con le doccette serve molto di più; inoltre l’acqua in esubero proveniente dalle doccette crea situazioni di scarsa igiene, materassini bagnati…”.
Non è tutto, continua Bombelli. “Le temperature inferiori e la buona ventilazione (quest’ultima a 18 metri di distanza dai ventilatori arriva all’ottimo valore di 3,5 m/s) tolgono di mezzo le mosche”. In effetti durante la nostra visita alla stalla di Romanengo si è fatta notare la gradevole assenza delle mosche.
C’è poi da considerare l’efficienza dell’impianto: “Il consumo di energia elettrica - dice ancora Dante Bombelli - è di soli 1,5 KW per ventilatore per ora, in altri impianti è anche tre volte di più. Questo mentre la movimentazione dell’aria arriva a ben 77mila mc/h, quando altri impianti movimentano solo 220mila mc al giorno”.
In altre stalle, aggiunge il titolare della Erilon, il nostro sistema di nebulizzazione è stato arricchito di optional come la sanificazione con ozono o la diffusione dell’aroma di menta che sostiene la buona respirazione degli animali.
Vantaggi
La lotta allo stress da caldo e la maggiore igiene nelle cuccette e nei pavimenti non sono gli unici vantaggi sanitari offerti da questo sistema. I tecnici Erilon infatti mettono a fuoco questi altri aspetti:
- Riduzione del 50% delle forme polmonari dovuta al non utilizzo dell’acqua in mangiatoia.
- Riduzione delle mosche, veicolo di infezioni.
- Le cellule somatiche non aumentano del 30% nel periodo estivo.
- Miglioramento della respirazione degli animali.
- Non diminuzione del peso degli animali.
- Riduzione del 50% dei problemi podalici.
Dunque benessere animale, prevenzione malattie e di conseguenza anche maggiore produttività latte e minori costi sanitari.
Per saperne di più
Per maggiori informazioni su questo sistema di climatizzazione della stalla si può consultare il sito internet della Erilon: www.erilon.it
Oppure si può leggere l’articolo uscito sul numero 10.2021 dell’Informatore Zootecnico