La stalla del futuro. Così l’aveva definita, nel novembre del 2020, il fascicolo “Speciale Dairy Summit” pubblicato dalla nostra casa editrice. In effetti visitando l’allevamento delle Aziende agricole Fugazza, situato a Gragnanino Trebbiense (Pc) proprio di fronte allo stabilimento caseario Lattegra, ci si accorge immediatamente come si tratti di una realtà produttiva all’avanguardia.
Le stalle sono tutte nuove, realizzate da Rota. Una di esse in particolare adotta la soluzione innovativa della stalla “chiusa”, o meglio della stalla a ventilazione ibrida in pressione. E poi sono di grandi dimensioni: qui si allevano ben 2.800 capi bovini, tutti di razza frisona, di cui circa 1.000 in lattazione. Non mancano due impianti biogas, da 1 MW ciascuno. Insomma qui i grandi investimenti produttivi sono di casa.
In questo tempio dell’innovazione zootecnica spicca l’impiego di due carri miscelatori dalla tecnologia e dalle prestazioni particolarmente avanzate. Si tratta di due modelli della Faresin: un Leader PF Plus 2.33 e un Leader PF Plus 2.28, dalla capacità rispettivamente di 33 e 28 metri cubi netti, entrambi semoventi e dotati di due coclee verticali. Il primo è in uso in azienda da due anni, l’altro è stato acquistato da poche settimane.
Affidabili nel tempo
Il responsabile dell’allevamento Lorenzo Marini, dirigente delle Aziende agricole Fugazza e amministratore delegato di Lattegra spa, spiega che già dal 2012 in allevamento utilizzavano un carro unifeed semovente della Faresin. E il fatto che due anni fa questo sia stato sostituito da un altro carro sempre della stessa casa costruttrice comprova il giudizio positivo dato al lavoro di questa macchina. “Abbiamo visto che queste macchine della Faresin hanno dato prova di essere affidabili nel tempo. Non a caso poche settimane fa abbiamo voluto affiancare al carro da 33 mc, che lavora oltre dieci ore al giorno, un nuovo carro da 28 mc, sempre della Faresin, allo scopo di ottimizzare i tempi della preparazione e della somministrazione dell’unifeed agli animali, in un allevamento che si sta ampliando e che tiene alla qualità del lavoro dei propri collaboratori”.
Una dotazione in più dell’ultimo carro acquistato, questo da 28 mc, è che la sua vasca ha una copertura superiore. Tale copertura riduce la dispersione di polveri nel corso delle varie operazioni del carro, situazione utile soprattutto quando la macchina agisce all’interno di una delle stalle di questa azienda, la stalla chiusa.
La marcia in più del mulino - taglio netto
Il rinnovo, due anni fa, del carro in uso dal 2012 non si spiega soltanto con il fisiologico rinnovamento delle dotazioni aziendali. Ma anche, continua Marini, “con l’intenzione di giovarci della marcia in più offerta da una innovazione tecnologica presentata da questo Leader PF Plus 2.33. Alludo alla presenza del mulino, che ha mostrato di garantire diversi interessanti vantaggi operativi”.
Il mulino è un organo dotato di coltelli e controcoltelli applicato subito dietro la fresa. Consente di trinciare gli alimenti (foraggi secchi) senza dover ricorrere ad altri macchinari, ottimizzando l’utilizzo di una macchina sola. Grazie all’azione del mulino gli alimenti entrano nella vasca di miscelazione già perfettamente tagliati.
Ecco, sempre in base a quanto ci ha sottolineato Marini, in che cosa consistono i vantaggi offerti dal lavoro del mulino:
- Il taglio degli alimenti è più preciso, garantisce una lunghezza costante e netta della fibra.
- La miscelata è più omogenea, per cui la bovina assume più alimento; e soprattutto ciò che la bovina assume
corrisponde alla razione teorica impostata dal nutrizionista.
- L’usura della fresa, della vasca di miscelazione e delle coclee è minore.
- I tempi di utilizzo del carro sono minori: oggi bastano 40-45 minuti per preparare e distribuire agli animali 100-110 quintali di unifeed.
“Certi risultati si sono raggiunti – precisa Marini – anche e soprattutto grazie alla professionalità dei miei collaboratori, come il responsabile zootecnico Sergio Lomi, il carrista Alessandro Del Forno e tutti gli altri operatori che lavorano in stalla”.
L’alimentazione di precisione
Ma c’è un altro paio di vantaggi presentati da questo carro miscelatore della Faresin. Uno consiste nel fatto che l’azienda Fugazza può contare su un servizio di assistenza tecnica particolarmente attento e competente. Viene fornito dal consorzio Terrepadane di Piacenza, concessionario Faresin, a cura del tecnico Luigi Bongiorni.
Il secondo vantaggio è ancora relativo all’operatività dell’unifeed per gli animali. Si tratta del precision feeding (alimentazione di precisione) grazie a una particolare dotazione informatica del carro.
In breve l’allevatore si avvantaggia di un sistema, denominato “Farm Manager Web”, che mette in comunicazione la pesa del carro unifeed con il computer del centro aziendale permettendo una comunicazione bilaterale senza fili (wireless) quindi permette di controllare le quantità di alimenti caricate e scaricate, nonché di determinare i costi alimentari e gestire le scorte.
Nel pdf qui allegato mostriamo una delle videate offerte da questo sistema informatico.
Questo sistema accredita i carri Faresin al credito d’imposta 4.0.
Parlando di 4.0, i carri miscelatori Faresin hanno la possibilità di integrare un dispositivo Nir per l’analisi della qualità
della miscelata. I dati sono visibili in tempo reale nel display del carro.
La cabina
La cabina del semovente PF è stata progettata per andare incontro alle esigenze di un operatore che trascorra molte ore sul mezzo, grazie a un posto guida integrato con gestione dei comandi primari attraverso il joystick e dei comandi secondari attraverso una tastiera interiore.
“Controllo e comodità diventano la normalità alla guida di un carro miscelatore PF”.
L’allevamento
Abbiamo citato più volte la presenza in azienda di una stalla “chiusa”, o più precisamente della stalla “a ventilazione in pressione”, una realizzazione della Rota. È la stalla più importante dell’azienda, ospita bovine in lattazione.
Spiega Marini: “È un ambiente in sovra-pressione, rifornito di aria pulita grazie sia a ventilazione forzata sia a ventilazione naturale. Qui non ci sono polveri e temperatura e umidità relativa sono a valori controllati, a favore del benessere animale e anche dell’uniformità di condizioni per ogni bovina, due situazioni che rendono costante anche d’estate la produzione di latte”.
L’idea di realizzare una stalla come questa “proviene da una serie di visite tecniche ad allevamenti di bovini del Wisconsin, effettuate personalmente qualche anno fa”.
Qui il benessere animale, continua, è realizzato anche grazie al fatto che non c’è competizione fra le bovine: “Ognuna ha sempre a disposizione una cuccetta, il giusto spazio in mangiatoia e un facile accesso ai punti di abbeverata, con la conseguenza che per gli animali c’è una condizione di zero stress”.
Leggi la versione integrale dell’articolo dedicato da IZ all’esperienza delle Aziende agricole Fugazza