L’estratto di tannino di castagno può contribuire in misura determinante a controllare le parassitosi intestinali che colpiscono i broiler e le ovaiole in allevamento intensivo, all’interno di strategie alimentari che evitano promotori di crescita antimicrobici sintetici. È quanto emerge da diverse ricerche scientifiche pubblicate negli ultimi anni, le quali rispondono anche all’esigenza, condivisa ormai da gran parte dell’opinione pubblica, di trovare alternative ai farmaci anche nel settore degli avicoli, come già accade in ampi settori della zootecnia. L’utilizzo di estratti vegetali bioattivi può infatti prevenire efficacemente molte malattie animali anche negli allevamenti convenzionali.
Lo sa bene Sadepan Chimica, azienda del Gruppo Mauro Saviola di Viadana (Mn), la cui Divisione Agricoltura è specializzata nella ricerca e nello sviluppo di prodotti specialistici per l’agricoltura e la zootecnia. Nell’impianto toscano di Radicofani (SI), viene prodotto Saviotan®Feed, tannino idrolizzabile di castagno naturale al 100%, estratto con sola acqua mediante un processo industriale brevettato.
Tannini idrolizzabili
Ma cosa sono esattamente i tannini e come possono contribuire alla performance produttiva degli allevamenti avicoli, nel momento in cui vengono impiegati nell’alimentazione animale?
Anzitutto, i tannini sono sostanze di natura polifenolica presenti nelle piante. Si distinguono tannini idrolizzabili, tipici del castagno, e tannini condensati, come ad esempio quelli presenti nella carruba o nell’uva. I tannini idrolizzabili sono stati utilizzati fin dall’antichità per la concia del pellame e del cuoio, in virtù della loro proprietà di impedire la putrefazione e la fermentazione delle pelli.
Oggi sappiamo che questi effetti derivano dalla capacità che hanno i numerosi gruppi fenolici liberi (OH) della molecola di legarsi selettivamente alle proteine del pellame animale, proteggendolo dall’attacco degli enzimi delle putrefazione. Ebbene, a dosaggi molto bassi, questa specifica affinità per alcune proteine può contribuire in diversi modi alla performance produttiva degli allevamenti avicoli.
I componenti chimici di Saviotan®Feed sono l’acido gallico e l’acido ellagico e molecole più complesse come la castalagina e la vascalagina, derivate dalla condensazione dei due acidi precedenti con glucosio. Questi composti sono classificabili, appunto, come tannini idrolizzabili.
Come spiega Silvio Cittar, Agricolture Division Manager di Sadepan Chimica, «Saviotan®Feed, prodotto naturale al 100%, è una risposta importante all’esigenza di realizzare allevamenti antibiotic-free. La richiesta di operare in tal senso, ormai di portata globale, è stata sollecitata dalle autorità sanitarie di diversi paesi, allarmate per la crescente diffusione di ceppi batterici con resistenza incrociata a diverse molecole antibiotiche. Lo sviluppo tecnico di Saviotan®Feed è stato effettuato in collaborazione con diversi istituti universitari e di ricerca in Italia. Inizialmente, la sperimentazione si è focalizzata sul controllo delle coccidiosi e delle patologie intestinali, che rappresentano la preoccupazione principale dell’allevatore. In seguito, i test sono stati rivolti a descrivere numerosi altri effetti positivi sulla produzione animale: migliore conversione delle proteine della razione, migliore composizione delle deiezioni, riduzione del contenuto di colesterolo nel tuorlo dell’uovo, riduzione dei radicali liberi e dunque miglior benessere animale e migliore accrescimento. Il prodotto è compatibile con gli standard di produzione biologica e vorremmo ufficializzare questo riconoscimento».
Ma vediamo nel dettaglio cosa implicano esattamente questi diversi benefici.
«Anzitutto, nel controllo delle parassitosi intestinali - illustra Cittar - l’effetto primario di Saviotan®Feed è legarsi alle proteine in un modo selettivo, che si riflette nella modulazione di alcune attività enzimatiche. Nei confronti dei parassiti intestinali si realizza così un’interazione selettiva con le proteine della membrana cellulare, con alterazione dello scambio di ioni e sostanze nutritive».
In allevamenti in cui non si utilizzano antibiotici, l’additivo alimentare ha mostrato efficacia a dosi comprese tra 1 e 5 kg/tonnellata di mangime finito.
«Sperimentalmente – riferisce Cittar – l’efficacia è stata testata in condizioni volutamente critiche, infettando artificialmente i boiler con Clostridium perfringens ed Eimeriaspp. Persino in queste condizioni estreme, il rilievo eseguito 25 giorni dopo l’infezione ha evidenziato l’assenza di lesioni intestinali gravi a partire da dosaggi dello 0,5% di Saviotan®Feed nella razione».
Migliore conversione dell’azoto proteico in peso vivo
Ancora, l’efficienza di utilizzazione delle proteine nella razione è assicurata grazie al fatto che Saviotan®Feed si lega principalmente alle proteine ricche in prolina, solitamente la frazione con più basso valore biologico. I risultati quali sono? Risponde Cittar: «Anzitutto, una migliore conversione dell’azoto proteico in peso vivo dell’animale, che consente sicuramente una migliore efficienza produttiva e, in qualche misura, la riduzione degli input proteici nella razione. Secondariamente, una minore escrezione azotata, con meno composti azotati volatili nelle deiezioni e conseguente riduzione delle emissioni gassose e dell’inquinamento atmosferico».
Somministrato a gruppi di broiler, le cui deiezioni sono state raccolte completamente per una settimana, Saviotan®Feed ha rivelato un significativo incremento di ritenzione dell’azoto, a partire da dosaggi dello 0,2%.
Meno colesterolo nelle uova
Ma i benefici riguardano in prima persona anche il consumatore finale. «Nei paesi industrializzati - afferma Cittar - il colesterolo è la principale causa di disturbi vascolari. La crescente richiesta di un’alimentazione più sana da parte del consumatore spinge l’industria alimentare a investire risorse significative per identificare alternative alimentari a minor contenuto di colesterolo. L’azione di Saviotan®Feed sull’attività enzimatico-digestiva si riflette anche in modificazioni del metabolismo dei grassi. Nella produzione di uova, per esempio, è possibile ridurre il contenuto di colesterolo nel tuorlo».
Per testare questa opportunità, Saviotan®Feed è stato somministrato a galline ovaiole di 50 settimane di età alla dose dello 0,2% del mangime. La prova, durata cinque settimane, ha messo a confronto due razze (Mugellese e Leghorn) e due regimi alimentari (con e senza tannino).
Nelle uova dei gruppi trattati con Saviotan®Feed, il colesterolo è stato ridotto sensibilmente nelle due razze, in maniera più evidente nella Leghorn (-17% contro un -9% della Mugellese). Non si sono registrate variazioni nel peso, spessore del guscio e colore delle uova nei due gruppi trattati con e senza Saviotan®Feed
L’articolo completo di box è pubblicato su Informatore Zootecnico n. 20/2016
L’edicola di Informatore Zootecnico