L’impiego dei tannini nell’alimentazione dei ruminanti può rappresentare un’opportunità per migliorare le performance produttive degli animali e modulare positivamente il valore nutrizionale dell’alimento destinato al consumo umano. A confermarlo scendono in campo diversi studi scientifici pubblicati negli ultimi anni. Già nel 2004 lo Spanish Journal of Agricultural Research riportava un’ampia trattazione sull’uso dei tannini come additivi nella nutrizione dei ruminanti.
Negli anni successivi sono seguite diverse altre pubblicazioni, che hanno focalizzato l’attenzione su aspetti più specifici, ad esempio la prevenzione dello stress ossidativo nel periparto, riportato nel 2013 da “Dairy Science” (ed. American Dairy Association).
Ma l’utilizzo del tannino nella dieta bovina non è rimasto solo sulla carta. Al contrario. Sadepan Chimica, con sede a Viadana (Mn), si è distinta - nella sua divisione Agricoltura - nella ricerca e sviluppo di prodotti specialistici per l’agricoltura e la zootecnia. Approfondendo le tematiche legate all’utilizzo zootecnico del tannino, l’azienda ha sviluppato, nell’impianto toscano di Radicofani (Si), SaviotanFeed, tannino idrolizzabile di castagno naturale al 100%, estratto con sola acqua mediante un processo industriale brevettato.
Come additivo alimentare
Come additivo alimentare delle vacche da latte, Sadepan Chimica ha scelto di utilizzare il tannino idrolizzabile di castagno (vedi box). Fin dall’antichità i tannini idrolizzabili sono stati utilizzati per la concia del pellame e del cuoio, in virtù della loro proprietà di impedire la putrefazione e la fermentazione delle pelli. Oggi sappiamo che questi effetti derivano dalla capacità che hanno i numerosi gruppi fenolici liberi della molecola di legare selettivamente le proteine del pellame animale, proteggendole dall’attacco degli enzimi dalla putrefazione. Negli ultimi anni, numerose prove scientifiche hanno messo in luce come, a dosaggi molto bassi, questa specifica affinità per alcune proteine possa contribuire significativamente alla performance produttiva dei ruminanti.
Chimicamente, i componenti di SaviotanFeed sono l’acido gallico e l’acido ellagico, oltre a molecole più complesse come la castalagina e la vascalagina, derivate dalla condensazione dei due acidi precedenti con glucosio. Tutti questi composti sono classificati come tannini idrolizzabili.
Ma andiamo per ordine e vediamo quali sono gli effetti dei tannini idrolizzabili utilizzati da Sadepan Chimica in tema di efficienza alimentare, effetti sulla salute delle bovine, produzione di latte, qualità dei grassi e, non ultimo, rispetto per l’ambiente.
Tannini ed efficienza alimentare
Per quanto concerne l’efficienza alimentare, SaviotanFeed esalta l’utilizzazione delle componenti nutrizionali fondamentali nella produzione del latte, le proteine e la fibra. Vale a dire, esso è in grado di complessare le proteine della dieta formando macro-aggregati tannino-proteina che si dimostrano stabili a pH vicino alla neutralità. Questi complessi rendono le proteine meno attaccabili dalla flora batterica ruminale, promuovendo un maggior flusso di queste sostanze verso l’abomaso.
Cosa deriva da tutto ciò? In primo luogo, un miglioramento dell’utilizzazione intestinale della quota azotata in eccesso, derivante da un possibile sbilanciamento della razione. Oltre a ciò, viene favorita l’attività dei batteri cellulosolitici e la produzione di acetato, base per la sintesi dei lipidi del latte.
Tannini e salute
Sulla salute delle bovine da latte, gli effetti di SaviotanFeed sono diversi. Anzitutto, il tannino di castagno, ricco di polifenoli, si distingue per le proprietà antiossidanti. È quindi uno strumento ideale per il controllo dello stress ossidativo che interessa le bovine nel periodo di transizione ovvero tra i 20 giorni prima e i 20 giorni dopo il parto (periparto).
Lo stress deriva da un’anomala produzione di radicali liberi conseguente all’aumento dell’attività metabolica tipico di questo periodo.
Gli effetti vanno dalla diminuzione delle difese immunitarie alla riduzione della produzione di latte nella fase di picco della lattazione. La neutralizzazione dei radicali liberi esercitata in questo senso da SaviotanFeed porta benefici sia sul benessere generale dell’animale, nella fattispecie una diminuzione dei derivati di ossidazione a livello plasmatico, sia sui parametri qualitativi del latte, intesi come quantità di latte prodotto e riduzione del contenuto di cellule somatiche.
Un secondo effetto benefico di SaviotanFeed sulla salute delle bovine da latte viene identificato nel controllo delle parassitosi intestinali (come clostridiosi, coccidiosi e strongilosi) e nella riduzione del rischio di timpanismo. Infatti, soprattutto in presenza di foraggio fresco, riduce drasticamente il rischio di formazione di schiuma ruminale e quindi l’insorgenza del timpanismo.
Tannini e mastiti
Infine, l’azione antisettica e di prevenzione delle mastiti di SaviotanFeed comporta interessanti conseguenze sulla continuità produttiva della vacca in lattazione e sul miglioramento di alcuni parametri analitici (riduzione del contenuto di urea, sia nel sangue che nel latte, e sulla riduzione nel numero di cellule somatiche nel latte).
La significativa azione di prevenzione delle mastiti ci porta a introdurre il capitolo riguardante gli effetti di SaviotanFeed sulla produzione di latte.
Tannini e produzione di latte
Nelle lattifere, la maggiore assimilazione di amminoacidi a livello intestinale e la maggiore produzione di acetato comportano un immediato incremento nella sintesi proteica e lipidica. Questa aumentata disponibilità di proteine e grassi si riflette innanzi tutto in un sensibile miglioramento della quantità di latte prodotto.
È interessante notare gli effetti, in parte sorprendenti, sulla qualità dei grassi del latte. L’azione di SaviotanFeed sulla flora microbica ruminale modifica positivamente le proporzioni degli acidi grassi funzionali, favorendo una maggior sintesi di quelli polinsaturi: acido rumenico, acido linoleico coniugato (CLA) e il suo precursore acido vaccenico. Entrambi sono importanti fattori di prevenzione per diverse patologie dell’uomo, tra cui i disturbi cardiovascolari, l’ipertensione, l’obesità e alcuni tipi di tumori. A seguito della somministrazione di SaviotanFeed quindi, si ottiene un latte con caratteristiche migliorate secondo i più recenti orientamenti della nutraceutica.
Tannini e emissioni azotate
Infine, l’azione sulla flora microbica ruminale esercitata dall’integratore si estende anche all’ambiente, dal momento che SaviotanFeed sfavorisce l’attività dei batteri metanogeni, riducendo in misura sensibile l’emissione di metano ruminale. Un altro effetto, derivato dalla minore escrezione azotata urinaria, è la riduzione delle emissioni di ammoniaca delle deiezioni.
Formulazioni e dosi
SaviotanFeed è disponibile nelle formulazioni: Evo (polvere organica fine), Bio (microgranulare, matrice vegetale) e Micro (microgranulare, matrice minerale). Le dosi vanno da 20 a 40 g/capo/gg a seconda della strategia alimentare.
L’articolo completo di box e tabelle è pubblicato su Informatore Zootecnico n. 18/2016
L’edicola di Informatore Zootecnico