Ancora un incontro di natura tecnica al tavolo regionale sul latte del 20 giugno scorso a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, quando si sono nuovamente riuniti gli attori della filiera. Prosegue lo studio di un sistema di indicizzazione per la formazione del prezzo del latte diverso da quello che sarebbe dovuto entrare in vigore da gennaio 2019 in base all’accordo stipulato nell’ottobre 2018 da allevatori e Lactalis.
L’indice era stato infatti messo in discussione dalla multinazionale francese, che aveva deciso di pagare agli allevatori, per il mese di aprile, solo 40 centesimi al litro anziché i 41,5 centesimi stabiliti dal meccanismo di calcolo condiviso da entrambe le parti. Nel nuovo paniere di prodotti che funzionerà come indice dovrebbero trovare posto, oltre al Grana Padano Dop, già presente nel vecchio indice, anche il Gorgonzola, il Provolone Dop e altri indicatori come la polvere di latte.
Allo studio anche l’ipotesi di fondi mutualistici da attivare in caso di crisi della filiera latte cofinanziati da Regione Lombardia.
“Sul prezzo del latte c’è un contratto da rispettare e restiamo fermi su questa posizione – ha commentato Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia -. Non c’è motivo quindi di fatturare un acconto più basso o di chiedere una riduzione del prezzo, considerato anche l’elevato valore attuale del latte spot. La nostra posizione, al di là dei tavoli tecnici a cui siamo disponibili a partecipare, è chiara. Per quanto riguarda i fondi mutualistici l’idea è accettabile ma il progetto deve essere ancora tutto costruito”.