Ancora nulla di fatto per la definizione di un nuovo prezzo del latte alla stalla tra Lactalis e gli allevatori lombardi al tavolo lombardo sul latte convocato lo scorso 3 giugno, a Milano, in Regione. La filiera del settore lattiero caseario si è riunita nuovamente per un confronto più tecnico che politico che ha, tuttavia, rimesso al centro un progetto ambizioso, il rilancio del comparto lattiero caseario lombardo attraverso un programma di iniziative, non solo legate alla trattativa sul prezzo.
Molti gli obiettivi da raggiungere a livello di filiera sia per valorizzare le produzioni lattiero casearie che rilanciarle con azioni di marketing o anche solo per garantirne l’aspetto della sicurezza igienico-sanitaria. Il prossimo tavolo regionale è stato fissato al 20 giugno prossimo.
Allo studio un nuovo sistema di indicizzazione per la formazione del prezzo
Tra i temi all’ordine del giorno al tavolo lombardo sul latte lo studio di un sistema di indicizzazione per la formazione del prezzo del latte diverso da quello che sarebbe dovuto entrare in vigore da gennaio 2019 in base all’accordo stipulato nell’ottobre 2018 da allevatori e Lactalis. L’indice era stato infatti messo in discussione dalla multinazionale francese che aveva deciso di pagare agli allevatori, per il mese di aprile, solo 40 centesimi al litro anziché i 41,5 centesimi stabiliti dal meccanismo di calcolo condiviso da entrambe le parti.
L’ipotesi è ora quella di aggiornare l’indice messo a punto da Daniele Rama dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, prendendo come riferimento, oltre al Grana Padano Dop, già presente nell’indice contestato, anche il Gorgonzola, il Provolone Dop e altri indicatori come la polvere di latte. L’obiettivo è quello di evitare eccessive oscillazioni dell’indice e di avere, quindi, un prezzo del latte meno fluttuante.
Al via un piano di contrasto all’antibiotico-resistenza e la certificazione della blockchain
La Regione ha avviato anche una strategia di contrasto all’antibiotico-resistenza che prevede a breve l’emanazione di uno specifico protocollo sanitario da parte del servizio veterinario della Regione. Allo studio del tavolo regonale la possibilità di fare ancora meglio in questa direzione rispetto a quelle che sono le linee guida indicate dal Piano europeo di contrasto all’antibiotico esistenza valorizzando in questo modo gli allevamenti lombardi.
E’ in fase di messa a punto anche un sistema di certificazione della filiera attraverso la tecnologia della blockchain, un sistema immodificabile di dati che rendono trasparenti tutte le fasi del percorso produttivo per comunicare all’esterno il livello di garanzie offerte dal sistema produttivo lombardo.
Su questo versante la filiera avverte, infatti, l’esigenza di valorizzare tutte le analisi che vengono effettuate negli allevamenti lombardi, compresi i controlli funzionali sui capi, a garanzia sia della qualità delle produzioni, che della loro sicurezza igienico sanitaria. Un altro tema strategico per la tutta la filiera latte è quello legato al benessere animale.