Sono già consultabili i dati definitivi del Bollettino della Produttività del Latte 2021, accessibili dall’indirizzo http://bollettino.aia.it. La pubblicazione, giunta alla sessantesima edizione, ormai già da cinque anni è consultabile direttamente - oltre che dal sito istituzionale dell’Aia ((Associazione italiana allevatori), www.aia.it - anche dal portale del Bollettino OnLine, concepito per migliorare la fruibilità delle informazioni accessibili agli utenti via web, in particolare per quanto riguarda l’area riferita al Bollettino dei controlli della produttività animale.
Ecco come consultare il portale e a quali informazioni è possibile accedere
Gli utenti – allevatori ed altri interessati – possono scaricare le numerose informazioni contenute digitando semplicemente, anche da tablet o smartphone, l’indirizzo “http://bollettino.aia.it“. La pagina che si apre, con una grafica semplice e di veloce consultazione, consente un’immediata lettura e reperimento delle informazioni.
Il Bollettino OnLine esordisce con i principali numeri di sintesi sulle consistenze di capi ed allevamenti delle varie specie in produzione lattiera, cioè bovini, ovini, caprini e bufalini.
A seguire, poi, si accede alle tabelle di consultazione del Bollettino dei Controlli della Produttività del Latte suddivise per anno (dal 2004), specie, tipologia tabellare e provincia di appartenenza.
Le Note introduttive al Bollettino rappresentano il riepilogo della situazione produttiva nazionale, aggiornate all’ultimo anno, il 2021; infine, le Statistiche ufficiali costituiscono un utile strumento di confronto ed illustrano le tendenze di breve periodo, riferite sempre all’anno più recente.
C’è da considerare che il biennio 2020-2021 è quello coincidente con il periodo di emergenza pandemica, ma ciò non ha inficiato la regolarità dei dati.
I dati del bollettino forniscono il risultato dell’attività di controllo funzionale del comparto latte nella campagna di attività che parte in autunno 2020 e termina alla fine dell’estate dell’anno successivo.
Circa 15mila aziende controllate per i bovini da latte
L’adesione ai controlli funzionali è volontaria, ma la percentuale di aziende che risultano iscritte al sistema di raccolta dati è molto importante, in particolare per i bovini da latte. Le aziende controllate per la specie bovina da latte sono circa 15 mila. L’altra specie di notevole interesse è quella bufalina, rappresentata da 321 allevamenti e 74.048 capi, numeri che danno la dimensione di una realtà in crescita.
La Frisona al top con 10.285 kg a lattazione
Dal bollettino è possibile anche avere una panoramica dei livelli produttivi delle diverse razze da latte allevate: spiccano i 10.285 kg di latte a lattazione della razza bovina Frisona Italiana contro una media di 6.778 delle altre razze, o i 2.332 kg della razza Bufala Mediterranea Italiana.
«Il bollettino dell’Aia – ricorda il direttore generale di Aia, Mauro Donda – racconta la storia produttiva dagli inizi degli anni ‘60 del secolo scorso ad oggi e ci evidenzia che la selezione ha portato attualmente a un aumento di produttività delle vacche da latte di oltre il 135% se confrontate con quelle degli anni ’60». Inoltre, è da notare che alla fine degli anni ‘80 le vacche già producevano mediamente il 50% in più rispetto a quelle dell’inizio degli anni ’60, mentre la produzione si è duplicata, all’incirca, ad inizio degli anni 2000. Questi dati, assieme ai dati sulla qualità del latte e ad altri parametri zootecnici contenuti nel bollettino, ci disegnano il progresso della zootecnia in Italia».
«L’Aia prosegue nell’offerta di servizi innovativi agli allevatori ed utenti. Siamo già – ha continuato Donda – nell’era della ”zootecnia di precisione” e dell’agricoltura 4.0, processi favoriti dalla crescente digitalizzazione e dalla implementazione di tutti gli strumenti tecnici e informatici che fanno parte del consolidato know-how del Sistema allevatori. La massa di informazioni fornite dal sistema Aia, affidabile e di supporto continuo agli utenti, oltre ad essere un indispensabile strumento di conoscenza mira anche a favorire una migliore e più efficiente gestione aziendale. Inoltre, lo sviluppo dei Big data è complementare alla realizzazione di progetti innovativi quale quello rappresentato da Leo (Livestock environment opendata), che si concluderà nel 2023, di cui Aia è capofila assieme ad importanti partner».