Verrascina: «Le multe sulle quote latte non sono dovute»

Il presidente di Copagri chiede il blocco dell'invio delle carte esattoriali per il recupero dei crediti sulle quote latte con un intervento politico

L'organizzazione agricola sta valutando l'avvio di un'azione legale collettiva in grado di difendere gli interessi di tutti i produttori di latte, quelli con superprelievi ancora da versare e quelli che hanno già pagato le multe.

«Abbiamo sempre detto che le multe non andavano pagate. Siamo stati sempre chiari. Il sistema delle multe si basava su calcoli e presupposti errati. Così come avevamo anche espresso l'esigenza di regolarizzare le posizioni debitori secondo la normativa. Ora, però, alla luce delle recenti sentenze della Corte di Giustizia Ue, torniamo a chiedere al Governo un impegno per chiudere la vicenda definitivamente». É chiara l'analisi di Franco Verrascina, presidente di Copagri, che nell'ultimo incontro con il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, sul tema quote latte riferisce di aver intravisto un'apertura proprio in questo senso.

«Bisogna bloccare le cartelle esattoriali»

«Non è stato possibile inserire una soluzione nella Finanziaria – fa notare Verrascina – e ora con la sentenza della Corte di Giustizia europea del 13 gennaio scorso, che si riferisce ai superprelievi del 2005 e 2006, ed è arrivata dopo le precedenti sentenze di medesimo tenore emanate a giugno e settembre 2019, dovrebbe chiudersi il capitolo quote latte. Tutti i superprelievi supplementari sono stati dichiarati nulli. Ho anche chiesto un incontro con Agea e l'Avvocatura dello Stato per affrontare il problema. Bisogna bloccare le cartelle esattoriali».

Verrascina ha sottolineato anche come il Fisco sia andato a bussare alle porte degli allevatori multati per il superamento delle quote anche nelle festività natalizie e come tutti gli allevatori con debiti sulle quote siano esclusi dai premi comunitari. Queste situazioni, come ha fatto notare Verrascina, coinvolgono diverse migliaia di allevatori italiani che combattono da oltre vent'anni e stanno pagando o hanno pagato multe con l'accusa di aver sforato le quote produttive assegnate dall'Ue.

Trasferimenti di quote dal Sud al Nord-Italia

«Quando era in vigore il regime delle quote latte la richiesta di diritti produttivi dal Nord-Italia era arrivata - ha fatto notare Verrascina -  anche in regioni come la Puglia o la Basilicata. Alla fine la zootecnia si è spostata al Nord e gli allevatori al Sud non hanno più potuto produrre. Tutto questo si è tradotto in una perdita anche in termini di presidio ambientale, ruolo che la zootecnia svolgeva in molte zone del Meridione».

«Una vertenza legale per tutelare tutti i produttori»

«Vogliamo, inoltre, - ha precisato Verrascina - tutelare gli interessi di tutti gli allevatori, anche di quelli che hanno pagato. È stato danneggiato, infatti, anche chi ha acquistato diritti produttivi a caro prezzo per mettersi in regola con il sistema. Per questo il presidente di Copagri ha annunciato la possibile apertura di una vertenza legale per chiedere il risarcimento dei danni non solo sulle multe per le quote latte a carico di tutti gli allevatori, ma anche per i mancati trasferimenti dei fondi Ue della Pac o dei finanziamenti che queste hanno causato e stanno causando. «In caso di mancato riscontro – ha sottolineato – ci vedremo costretti a chiedere la corresponsabilità rispetto ai danni ingenti subiti dalle aziende zootecniche che hanno pagato i superprelievi o hanno debiti maggiorati degli interessi legati a questi ultimi. Non è più tempo, quindi, di misure tampone».

 

Verrascina: «Le multe sulle quote latte non sono dovute» - Ultima modifica: 2022-02-02T18:15:32+01:00 da Francesca Baccino

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