Prezzi prodotti zootecnici: ulteriore ribasso per burro e crema di latte

settembre
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 21-25 giugno 2021

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella quarta settimana del mese di giugno, si sono mostrati in aumento per latte spot, vitelloni di razza Charolaise e vitelli a carne bianca. Segno negativo, invece, per le materie grasse. Sostanziale stabilità sugli altri mercati.

Latte

Il mercato del latte prosegue la crescita iniziata a maggio e ricalca il trend degli ultimi tre anni, seppure lontano dai livelli record toccati nell’estate 2019. I prezzi del comparto hanno fatto registrare un incremento medio del +1,4% settimanale, riscontrato per il latte spot nazionale a Milano (370-380 €/t, +2,0%) e in misura maggiore a Verona (385-395 €/t, +4%) mentre il listino di Brescia non ha presentato variazioni.

Lievi aumenti anche per il latte estero nel listino di Milano, sia per il prodotto francese (350-360 €/t, +1,4%) che per quello tedesco (365-380 €/t, +1,4%), contestualmente ad un nuovo aumento a Verona del latte di provenienza tedesco-austriaca (375-385 €/t, +2,7%).

Gli incrementi rilevati nell’ultimo mese e mezzo hanno consentito alla quasi totalità dei prodotti del comparto di portarsi su un livello di prezzo più alto rispetto allo scorso anno. Nel caso del latte spot, inoltre, la crescita tendenziale del prodotto nazionale si è riportata in linea con quella osservata per i prodotti di provenienza estera.

Materie grasse

Segnali negativi sul mercato delle materie grasse per la seconda settimana consecutiva. La contrazione media del comparto è stata pari ad un -2,0% su base settimanale, con ribassi sia per il burro che per la crema di latte e lo zangolato. I prezzi del burro prodotto con crema di latte si contraggono sia a Milano (3,80 €/kg, -1,8%) che a Mantova (3,80 €/kg, -1,3%), riducendo nuovamente l’ampio differenziale di prezzo che ancora persiste rispetto a giugno 2020 (+25% circa).

Variazioni negative anche per il burro pastorizzato a Cremona (3,10 €/kg, -3,1%) e a Mantova (2,20 €/kg, -2,2%).

Ulteriore flessione si registra per la crema di latte di origine comunitaria (1,96 €/kg sul listino di Milano, -1%) e, contestualmente, per quella italiana (2,04 €/kg, -1%). Similmente a quanto avvenuto per il burro, anche per la panna si riduce il differenziale di prezzo su base tendenziale, ora a Milano nell’ordine del +16% rispetto al 2020.

Sui mercati esteri sembra invece essersi arrestato il calo del prezzo all’ingrosso del burro: sul mercato tedesco, le quotazioni di scambio a Kempten sono invariate sui 3,93-4,00 €/kg rispetto alla precedente rilevazione.

Grana Padano

Anche in chiusura di giugno il Grana Padano non fa registrare variazioni dei prezzi all’ingrosso. La settimana appena conclusa, caratterizzata nuovamente da assenza di variazioni in tutti i listini del comparto, conclude un trimestre di sostanziale stabilità. Stabile anche il differenziale di prezzo rispetto al 2020 che si mantiene nell’ordine del +16% per le stagionature brevi e fuori sale e inferiore al +10% per quelle medio-lunghe.

Parmigiano Reggiano

La quarta settimana del mese di giugno ha determinato variazioni di lieve entità sul mercato all’ingrosso del Parmigiano Reggiano, riconducibili principalmente ai lievi incrementi rilevati sulle piazze di scambio di Modena e Reggio-Emilia, sulle quali si sono registrati apprezzamenti delle stagionature medio-lunghe (inferiori al +0,5%) che fanno eco alle variazioni registrate nelle scorse settimane a Parma. Perfetta stabilità, invece, per tutte le altre stagionature e per le altre piazze monitorate.

Stabilizzato lo scostamento di prezzo rispetto al 2020 per le stagionature di 12-15 mesi, fermo sul +39% nei listini di Mantova e sul +34% circa sulle altre piazze. Di contro, in virtù dei nuovi rialzi settimanali aumenta ancora la crescita su base tendenziale delle stagionature 24 e 30 mesi, con picchi del +33% a Modena e mediamente oltre il +20% sugli altri listini.

Bovini vivi

Sul mercato dei bovini da macello si sono osservati dei segnali di rialzo per i vitelloni di razza Charolaise, con un lieve rincaro settimanale sia sulla piazza di Mantova che di Modena. Nessuna variazione nei listini dei capi di razza Limousine.

Prezzi in aumento anche per i vitelli da carne bianca (+0,50 €/kg a Mantova).

Stabilità, invece, per scottone e vacche da macello.

Tra i capi da allevamento è tornata a prevalere la stabilità per i vitelli baliotti.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: ulteriore ribasso per burro e crema di latte - Ultima modifica: 2021-06-29T15:14:15+02:00 da Giorgio Setti

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