I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nell'ultima settimana di ottobre, hanno registrato nuovi aumenti per quanto riguarda il latte spot e le materie grasse. Sostanziale stabilità per i listini degli altri prodotti monitorati, ad eccezione del Pecorino Romano che ha perso terreno.
Latte spot
Restano orientati al rialzo i listini del latte spot nazionale. In particolare, sulla piazza di Milano i prezzi raggiungono i 542,5 €/t, 5€ in più rispetto alla precedente seduta, complice la ridotta disponibilità di latte. Aumento di pari entità per il latte quotato sulla piazza di Verona, portatosi a quota 555 €/t dai 550 €/t della scorsa settimana. Si attenua leggermente il calo su base annua, che resta comunque a ridosso del -20%.
Ancora immobili i listini del latte di importazione, sia il prodotto francese che tedesco, che restano più bassi di 45 €/t rispetto al prodotto nazionale.
Il latte biologico si conferma sui 597,5 €/t.
Materie grasse
Proseguono i rincari nel comparto delle materie grasse, prolungando così una tendenza rialzista in atto da metà settembre. In particolare, il burro pastorizzato quotato a Milano si attesta sui 3 €/kg. Identico incremento sulla piazza di Mantova, con il prezzo salito sui 3,05 €/t, in crescita del +1,7% su base settimanale. I prezzi restano marcatamente più bassi rispetto allo scorso anno sebbene la variazione si sia ridotta, pari ora ad un -40%.
Rincari sono stati osservati anche per lo zangolato e la crema di latte nazionale, quotati rispettivamente 2,80 €/kg e 2,72 €/kg sulla piazza di Milano.
In rialzo anche i listini esteri, con il burro di centrifuga di Kempten che spunta un +1,3% mentre il Verse Boter nel mercato olandese avanza del +2,5%.
Grana Padano
Ancora una settimana all’insegna della stabilità per il mercato del Grana Padano. In particolare, sulla piazza di Milano lo stagionato 9 mesi conferma gli 8,73 €/kg, valore che si registra dagli inizi di giugno. Allo stesso modo, restano ferme tutte le stagionature presso le altre principali piazze di scambio. I prezzi si collocano al di sotto dei valori dello scorso anno, sebbene in misura lieve.
Sostanzialmente stabili anche i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea, tra i quali l’inglese Cheddar (+0,1%) e gli olandesi Gouda (-0,4%) e Edamer (+0,7%). In lieve ribasso, invece, l’inglese Emmental (-1,6%).
Dal punto di vista dell’offerta, i dati più aggiornati del Consorzio per la tutela del Grana Padano indicano un numero di forme prodotte tra gennaio e settembre di 4,1 milioni di tonnellate circa, in crescita tendenziale del 6%.
Parmigiano Reggiano
Pochi i movimenti registrati nei listini all’ingrosso del Parmigiano Reggiano dopo i diffusi ribassi osservati la scorsa settimana. A Parma lo stagionato 12 mesi resta sui 9,75 €/kg e lo stagionato 24 mesi sugli 11,53 €/kg. In tenuta anche le piazze di Mantova, Milano e Reggio Emilia. In controtendenza la piazza di Modena che arretra di 10 centesimi rispetto alla settimana 16-20 ottobre.
Pecorino Romano
Dopo più di un mese di stabilità torna il segno “meno” per i listini del Pecorino Romano. In particolare, lo stagionato 5 mesi quotato a Milano ripiega sui 12,8 €/kg, 20 centesimi in meno rispetto alla settimana precedente.
Su base tendenziale i prezzi si sono portati lievemente al di sotto dei valori di dodici mesi fa (-1,5%), un risultato che non si registrava dal 2019.
Bovini vivi
Arriva alla quarta settimana consecutiva la fase di stasi che sta interessando il comparto dei bovini. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise restano sui 3,68 €/kg sulla piazza di Mantova e 3,5 €/kg sulla piazza di Modena. Assenza di variazioni anche per i prezzi degli incroci nazionali e della razza Limousine. I prezzi mantengono un leggero divario positivo rispetto a dodici mesi fa, nell’ordine dei due punti percentuali.
Stessa dinamica per i vitelli a carne bianca, quotati 6 €/kg sulla piazza lombarda e 6,1 €/kg sulla piazza emiliana.
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