I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci sono rimasti fondamentalmente invariati rispetto alla scorsa settimana. Fanno eccezione il latte spot e le materie grasse che hanno registrato ulteriori rincari.
Latte
Grazie al buon volume di richieste, i prezzi del latte spot continuano ad essere interessati da rialzi su tutte le principali piazze di scambio italiane. Lo spot nazionale si è portato sui 360-375 €/t sulla piazza di Lodi, in crescita di 5 €/t rispetto alla settimana precedente. Nell’arco di un mese e mezzo i prezzi hanno recuperato il 10% circa; ciò nonostante le quotazioni non sono ancora tornate in linea con lo scorso anno. Su base annua, infatti, si registra un -5,2%.
Ulteriore stabilità si è rilevata, invece, per il latte bovino biologico che è rimasto fermo sui 0,49-0,52 €/kg.
Tra gli altri prodotti, prosegue la ripresa per il latte scremato che è tornato sui 0,24-0,25 €/kg (+3,2% su base settimanale), praticamente in linea con lo scorso anno (-1%).
Materie grasse
Restano orientati al rialzo i prezzi all’ingrosso delle materie grasse scambiati sul mercato italiano. La crema di latte ha messo a segno un ulteriore aumento sia per il prodotto di origine nazionale (1,68 €/kg sulla piazza di Milano, +0,04 €/kg su base settimanale) sia per il prodotto in arrivo dall’estero (1,76 €/kg, +0,06 €/kg).
Diffusi rialzi si sono registrati anche per il burro (+0,06 €/kg per il burro prodotto con crema di latte), i cui valori tornano a mostrare un timido segno “più” nel confronto con lo scorso anno.
Relativamente ai mercati esteri, proseguono gli aumenti sul mercato tedesco dove il burro quotato alla borsa di Kempten si è portato sui 3,55-3,65 €/kg, con un rialzo medio di 0,05 €/kg.
Grana Padano
Si conferma stazionario il mercato del Grana Padano, con prezzi di fatto invariati sulla quasi totalità delle piazze di scambio nazionali. Solamente alla Borsa merci di Mantova si è registrato un leggero adeguamento al ribasso (-0,05 €/kg) per tutte le stagionature.
I prezzi attuali rimangono comunque più alti rispetto allo scorso anno, con le stagionature lunghe che continuano a mostrare una crescita più accentuata rispetto a quelle brevi (+11% per lo stagionato 20 mesi contro il +7% per il 12 mesi).
Parmigiano Reggiano
Mercato stazionario e prezzi fermi sui valori di inizio febbraio per il Parmigiano Reggiano, sia per le brevi che per le lunghe stagionature. Tuttavia, i prezzi mantengono una netta crescita rispetto ad un anno fa, soprattutto per le stagionature brevi. Alla Borsa merci di Parma il rincaro per il 12 mesi sfiora il +20%. Positiva, ma meno accentuata, la crescita per il 30 mesi, pari ad un +4,7%.
Bovini vivi
Assenza di variazioni sul mercato dei bovini da macello nella seconda settimana di febbraio. I prezzi dei vitelloni, sia delle razze derivanti da incroci nazionali sia delle razze francesi, rimangono invariati e sempre in calo rispetto allo scorso anno. Scenario simile per i vitelli a carne bianca, il cui ritardo, rispetto ad un anno fa, è ancora più marcato.
Stabili i prezzi anche delle scottone e delle vacche da macello, con queste ultime che però mantengono un rialzo su base annua.
Stabilità, infine, anche nei listini dei capi da latte.
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