Prezzi prodotti zootecnici: la crema di latte si conferma in crescita

settembre
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 26-30 settembre 2022

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nell'ultima settimana di settembre, si sono mostrati in crescita per la crema di latte. I prezzi degli altri prodotti monitorati, invece, sono rimasti pressoché stabili.

Latte

Sostanziale stabilità in chiusura di settembre per i listini del latte spot nazionale, con il mercato che sembra attraversare una fase di sospensione alimentata dalle forti incertezze rispetto alle condizioni produttive dei mesi invernali. Incrementi modesti su base settimanale per il listino di Milano (+0,7%) che si attesta sui 670–680 €/t, per un prezzo medio di 675 €/t. Invariate le quotazioni a Verona che restano sostanzialmente sugli stessi livelli di inizio mese. Stabile sul +64% la variazione media su base annua dei listini.

A livello di fondamentali, le tensioni che continuano a ripercuotersi sul lato dell’offerta, alimentate dal quadro di deficit ormai strutturale della raccolta di latte a livello continentale e dai costi degli input produttivi che si mantengono su livelli eccezionali, sono parzialmente compensate dal rallentamento della domanda da parte dell’industria di trasformazione. La combinazione di questi fattori produce effetti di segno opposto sui prezzi del latte spot che in questa fase si mantengono, dunque, tendenzialmente stabili. L’attuale contesto di incertezza non esclude, ad ogni modo, la possibilità di oscillazioni anche marcate nelle prossime settimane.

In lieve crescita a Milano il latte di provenienza estera, con aumenti su base settimanale intorno al +0,4% sia per il prodotto francese che tedesco.

A Milano si mantiene invariato sui 690 €/t il latte di origine biologica, con il divario rispetto alle quotazioni del latte spot che scende a 15 €/t, il livello più basso dall’inizio delle rilevazioni delle quotazioni del latte bio nel 2020.

Materie grasse

Invariati in chiusura di settembre i listini nazionali delle materie grasse, con il mercato che consolida la fase di equilibrio avviata a metà mese. A Milano il burro pastorizzato si conferma per la terza settimana consecutiva sui 5,25 €/kg, così come si mantengono invariati i listini di Cremona e Mantova. Si attenua ancora la variazione su base annua delle quotazioni medie, che raggiunge il +104% contro il +112% della settimana precedente. Quotazioni del burro statiche in tutto il continente, con variazioni prossime allo zero su tutti i mercati principali.

Il burro di centrifuga di Kempten, in Germania, si mantiene invariato sui 7,02 €/kg, così come le quotazioni in Olanda e Francia che si confermano sui livelli della settimana precedente.

Tra gli altri prodotti del comparto delle materie grasse, le quotazioni della crema di latte nazionale si confermano in crescita su tutti i principali listini nazionali raggiungendo a Milano i 3,62 €/kg (+0,6%), massimo storico per la piazza. Stabile lo zangolato a quota 5,05 €/kg.

Grana Padano

Nuova settimana di stabilità per i listini all’ingrosso del Grana Padano, stabile su tutte le principali piazze di scambio monitorate. Il prezzo medio delle forme stagionate nove mesi si conferma a 9 €/kg mentre la quotazione per le forme stagionate venti mesi rimane sui 9,9 €/kg. La variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si attesta su un valore medio del 20,5%, con picchi del 28% per i prodotti con le stagionature più brevi.

Parmigiano Reggiano

Anche il Parmigiano Reggiano non registra variazioni dei prezzi sulle principali piazze di scambio. Il prezzo medio per le forme stagionate 12 mesi si attesta a 9,7 €/kg mentre per le forme stagionate 24 mesi si conferma a 12,62 €/kg. La variazione media dei prezzi rispetto a un anno fa si attesta sul 2,5%.

Fase di sostanziale stabilità per i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea: il Cheddar resta a 4,81 €/kg, l’Edam perde lo 0,2% (5,3 €/kg), il Gouda cala dello 0,6% (5,2 €/kg) e l’Emmental guadagna lo 0,2% (6,06 €/kg).

Pecorino Romano

Settimana di stabilità anche il Pecorino Romano stagionato cinque mesi, dopo un lungo periodo di rialzi. Sulla piazza di Milano la forbice di prezzi raggiunta si conferma tra i 12,5 ai 12,8 €/kg. La variazione su base annua rimane considerevole, pari ad un +36,5%.

Bovini vivi

Si conferma stabile nell’ultima settimana di settembre il mercato dei bovini da macello, con le quotazioni dei vitelloni da macello che si mantengono in equilibrio in corrispondenza di livelli di prezzo che rappresentano i massimi storici per le principali piazze di scambio nazionali. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si confermano a Mantova sugli stessi livelli della settimana precedente (3,41 €/kg peso vivo), così come le razze da incroci nazionali quotate a Modena che si mantengono sui 2,96 €/kg (peso vivo). Scende al +26% la variazione media su base annua delle quotazioni dei vitelloni.

Dopo i timidi rialzi della settimana precedente tornano alla stabilità i listini dei vitelli a carne bianca che si mantengono invariati sia a Mantova che Modena. Su base tendenziale si conferma intorno al +9% la crescita media annua delle quotazioni.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: la crema di latte si conferma in crescita - Ultima modifica: 2022-10-04T17:17:10+02:00 da Alice Martini

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