I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati in chiusura di marzo dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci hanno mostrato una sostanziale stabilità, con poche variazioni rispetto alla settimana precedente. Fanno eccezione il latte spot e il Grana Padano che hanno registrato un ulteriore segno negativo.
Latte
Prosegue ancora il calo dei prezzi all’ingrosso del latte crudo spot, ormai in atto, in Italia, dalla prima settimana di febbraio. Le contrazioni medie settimanali si attestano sul -2,3% e riguardano in maniera diffusa tutte le piazze ed i prodotti a listino. In particolare risulta in sofferenza sia il prodotto di origine nazionale, sceso a Milano sui 320-335 €/t (-2,2% rispetto alla settimana precedente), sia il latte di provenienza francese e tedesca, attestatisi rispettivamente sui 330-340 €/t e sui 350-360 €/t (-2,9% e -1,4%).
Ulteriore segno “meno” si è rilevato anche per il latte bovino biologico, il cui prezzo medio è ormai stabilmente sotto la soglia dei 500 €/t (485-495 €/t).
La settimana appena conclusa ha fatto registrare un ulteriore ribasso anche per il latte scremato, sia nazionale (attestatosi a Verona sui 175-185 €/t) che estero (165-175 €/t, -8,1% sulla piazza di Milano).
Materie grasse
Si arresta il trend al rialzo dei prezzi all’ingrosso del burro e della crema di latte, testimoniato dalla totale stabilità sulle piazze di Cremona, Mantova e Verona, e dalle variazioni negative concentrate sulla piazza di Milano nell’ordine medio del -1%.
I prezzi del burro prodotto con crema di latte sono in flessione di 0,05 €/kg e si attestano sui 3,93 €/kg (-1,3% rispetto alla settimana precedente). La variazione di prezzo rispetto ad un anno fa si mantiene comunque superiore al 20%.
Similmente, la crema di latte ha fatto registrare una lieve battuta d’arresto nei riguardi del prodotto nazionale (1,98 €/kg ovvero -0,02 €/kg rispetto a sette giorni prima) e comunitario (1,96 €/kg, -8 centesimi).
Il mercato Europeo conferma il trend stazionario, dopo la corsa iniziata a gennaio. Alla Borsa di Kempten in Germania, infatti, le quotazioni del burro sono rimaste invariate su base settimanale e si attestano sui 4,00-4,10 €/kg.
Grana Padano
Altra settimana in lieve flessione per il Grana Padano. I prezzi si sono nuovamente contratti del -0,6% medio, con una variazione omogeneamente diffusa, ad eccezione della sola Brescia. In maggiore sofferenza le stagionature più brevi che, tuttavia, si mantengono al di sopra delle quotazioni dello scorso anno.
Parmigiano Reggiano
Ancora stabile il mercato del Parmigiano Reggiano. Totale assenza di variazioni settimanali nei listini all’ingrosso, sia per le brevi che per le lunghe stagionature. I prezzi attuali rimangono in forte crescita rispetto allo scorso anno, in particolare per le stagionature più brevi (+28,7% a Mantova per lo stagionato 12 mesi).
Bovini vivi
Chiusura di marzo all’insegna della stabilità per i prezzi dei bovini da macello. Mercato stazionario e prezzi fermi per i vitelloni da macello e per i vitelli a carne bianca, ad eccezione di un lieve aumento sulla piazza di Padova (+2 centesimi di euro/kg rispetto alla settimana precedente).
Tra i capi da allevamento prosegue la crescita per i prezzi dei vitelli baliotti, con aumenti settimanali sia a Mantova che a Modena.
Scenario di stabilità nella settimana pre-pasquale anche per i tagli di carne bovina.
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