Parmigiano Reggiano, i consumi crescono del 2,6% nel 2022

Positivo il dato dei consumi export che avanzano del 3% mentre la produzione è scesa del 2,2%. L'obiettivo nel 2023 è diventare sempre più brand globale

Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio, Tarsia Trevisan, giornalista, e Carlo Mangini, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale del Consorzio
Le quotazioni del Parmigiano Reggiano hanno registrato nel 2022 una media annua di 10,65 euro al chilo

Annata da incorniciare per il Parmigiano Reggiano: mentre i consumi alimentari e i formaggi hanno ceduto rispettivamente il 4,2% e il 3% in volumi, la Dop ha chiuso un 2022 positivo per vendite e prezzi. Lo confermano i dati diffusi a Milano dal Consorzio del Parmigiano Reggiano: il giro d’affari al consumo ha toccato il massimo storico di 2,9 miliardi di euro contro i 2,7 miliardi del 2021, con un aumento del +6,9% e anche i volumi sono cresciuti a 156.620 tonnellate mettendo a segno un progresso del 2,6%.

Le aziende del Consorzio hanno quindi reagito bene alla pandemia, alle incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica accesasi con l’invasione russa del 24 febbraio 2022, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati.

«Il 2022 è stato un anno senza precedenti per il Parmigiano Reggiano: tanto per i risultati conseguiti, con un +2,6% di vendite e un +3% di esportazioni, quanto per le sfide che ha posto per il nostro futuro», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «Siamo riusciti ad affrontarlo grazie alla nostra capacità di essere una squadra, e così dobbiamo continuare a fare nel 2023. I dati di inizio anno sono estremamente incoraggianti: nei due mesi di gennaio-febbraio, le vendite nel canale Gdo in Italia hanno segnato un +15,1% rispetto allo stesso periodo del 2022».

«Il Consorzio deve dunque - ha aggiunto Bertinelli - assumersi sempre più la responsabilità di diventare la cabina di regia dell’intera filiera, lavorando con gli operatori e le catene distributive per sostenere i consumi nel corso di un anno in cui viene commercializzato il picco di produzione più alto nella storia della Dop, quello del 2021, con un piano articolato di investimenti in comunicazione e sviluppo domanda sia in Italia, sia soprattutto sui mercati esteri. Dobbiamo continuare a mantenere il Parmigiano Reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie, e a difendere la redditività delle aziende, che hanno già subito l’aumento dei costi di produzione. Questa incertezza economica va governata insieme, passando dalla logica del singolo caseificio a quella del “noi” del Consorzio, per creare nuovi sbocchi di mercato e garantire il futuro della Dop».

In aumento del 3% l’export

Al massimo anche i volumi nell’export, che crescono del 3% (64.202 tonnellate vs 62.351) e il valore alla produzione con 1,8 miliardi di euro contro gli 1,71 miliardi del 2021.

Il mercato del Parmigiano Reggiano sta diventando sempre più internazionale: la quota export è aumentata di due punti percentuali, salendo al 47%. Prima nello sviluppo, la Spagna (+11,3% con 1.602 tonnellate vs 1.439 nel 2021); bene anche Stati Uniti, primo mercato estero per la Dop (+8,7% con 13.981 tonnellate vs 12.867), e Francia (+7,2% con 12.944 tonnellate vs 12.077 tonnellate). Buoni i risultati anche in Giappone, che cresce del +38,8% (1.010 tonnellate vs 728), Australia, che segna un +22,7% (713 tonnellate vs 581) e Canada, con un +6,3% (3.556 tonnellate vs 3.345).

In Italia la Gdo intercetta il 62,3% delle vendite

Come ha spiegato Carlo Mangini, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale del Consorzio, le vendite in Italia si attestano al 53%. Per quanto riguarda i canali distributivi, la Gdo rimane il primo (62,3%), seguita dall’industria (17,5%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti, e dalle vendite dirette dei caseifici, che registrano un forte aumento (+5,3%).

Il canale ho.re.ca rimane fanalino di coda, e quindi enorme potenziale di sviluppo, attestandosi al 9,2% del totale. Il restante 11% è distribuito negli altri canali di vendita.

Bene anche i prezzi nel 2022

La quotazione del Parmigiano Reggiano ha registrato nel 2022 una media annua di 10,65 euro al chilo (Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore), in aumento rispetto al 2021, quando si era attestata a 10,34 euro al chilo.

La produzione è in lieve calo rispetto al 2021, anno nella storia in cui si sono prodotte più forme in assoluto: 4,002 milioni di forme vs 4,091 milioni (-2,2%). Tra le province della zona di origine, prima per produzione è Parma (1.357.224 forme vs 1.419.179, -4,37%), seguita da Reggio Emilia (1.245.159 forme vs 1.302.555, -4,41%), Modena (849.145 forme vs 824.551, +2,98), Mantova (455.439 forme vs 442.659, +2,89) e Bologna (95.303 forme vs 102.200, -6,75%).

Obiettivo diventare sempre più brand globale

Con un investimento totale di 18,6 milioni di euro stanziato per lo sviluppo dei mercati nel 2023, Parmigiano Reggiano si avvia a diventare sempre più un vero brand globale, pronto ad affrontare gli ostacoli posti da mercati estremamente vasti, ricchi di prodotti d’imitazione e caratterizzati da una marcata confusione al momento dell’acquisto.

Proprio per questo, il Consorzio sta lavorando assiduamente per valorizzare la distintività della Dop, fornendo al consumatore più informazioni sulle sue caratteristiche: la stagionatura, la provenienza, il processo produttivo e il gusto, tutti particolari che offrono l’opportunità di differenziarsi dai concorrenti. Un caso esemplare è quello del Regno Unito, il quarto mercato export con 6.570 tonnellate, caratterizzato da forti contraddizioni originate dalla Brexit, con un calo del -1% sul 2021.

In quest’ottica, si collocano sia il bando di gara per attività di promozione lanciato nel gennaio 2022, con l’obiettivo di posizionare il Parmigiano Reggiano come prodotto testimonial della qualità e del valore di tutta la produzione agricola europea (valore totale stimato del progetto: oltre 3 milioni di euro in tre anni), sia la prima campagna pubblicitaria televisiva in Uk, con uno spot il cui protagonista è Gennaro Contaldo, chef italiano amatissimo dal pubblico inglese e maestro di Jamie Oliver, nonché brand ambassador del Consorzio, andato in onda sui canali ITV, Channel 4 e Sky.

I numeri del Parmigiano Reggiano nel 2022

2.356 allevatori / conferenti latte ai caseifici attivi a dicembre 2022

267.000 bovine di oltre 24 mesi di età per la produzione di latte

2,03 milioni di tonnellate di latte prodotto nel 2022

16,1% della produzione nazionale di latte vaccino del 2022

309 caseifici produttori

4.002.270 forme prodotte pari a circa 160.097 tonnellate

50.000 persone coinvolte nella filiera produttiva

1,8 miliardi di euro giro d’affari alla produzione (+5,3%)

2,9 miliardi di euro giro d’affari al consumo (+6,9%)

64.202 tonnellate esportate (+3%)

47% quota export (vs 45% del 2021)

 

Parmigiano Reggiano, i consumi crescono del 2,6% nel 2022 - Ultima modifica: 2023-03-23T20:05:24+01:00 da Francesca Baccino

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