“La pandemia non ferma il Grana Padano: nel 2020 sono state prodotte in totale 5.255.451 forme, pari al 2,2% in più rispetto al 2019. E sono state destinate alle esportazioni 2.112.870 forme (da 37 kg): l’export registra così una crescita del 3,4%”. Con queste parole Renato Zaghini, presidente del consorzio di tutela del Grana Padano, ha fotografato l’andamento del Grana Padano nel 2020 durante l’assemblea generale del Consorzio.
“Il vero boom - ha aggiunto - riguarda i consumi retail in Italia, dove siamo cresciuti del +6,4%; e siamo cresciuti dell’1,5% negli altri canali, con 2,9 milioni di forme vendute in Italia, pari al 59% del totale. Insomma rimanere in casa ha favorito e compensato ciò che si è perso nella ristorazione e i consumi sono andati decisamente bene sia in Italia che all’estero. Il 2020 è stato quindi un anno che ci ha dato buoni risultati sui consumi complessivi ma che speriamo di non rivivere. Anzi speriamo di tornare quanto prima alla normalità, perché, al di là dei buoni risultati economici, l’anno ha portato con sé dolori, preoccupazioni e gravi lutti”.
Stefano Berni, direttore generale del consorzio Grana Padano, ha confermato questa analisi: “Con questi numeri il Grana Padano si conferma il più importante player di latte italiano, consolidando anche la sua posizione di prodotto Dop più consumato al mondo. Numeri che ci consentono di guardare al futuro con speranza e di impostare l’agenda del prossimo quadriennio (2021-2024) sulla base di tre parole d’ordine: sostenibilità ambientale, benessere animale e salubrità”.
Le previsioni al 2024
Forte del consenso dimostrato dai consumatori, che in Italia e all’estero lo considerano un alimento rassicurante per la sua gradevolezza, conservabilità, sicurezza e salubrità, nel prossimo quadriennio il consorzio, è stato detto in assemblea, perlustrerà nuove opportunità con l’obiettivo di continuare a far crescere le vendite e quindi le produzioni, nel rispetto della qualità del prodotto e del benessere dell’ambiente e dell’intera filiera. Per farlo il consorzio si è affidato ad una delle più importanti società mondiali operanti in materia di analisi, sviluppo e accompagnamento, la Kpmg.
Nel corso dell’assemblea è stato illustrato il percorso quadriennale 2021-2024 del consorzio, che ha l’ambizione di fare accrescere i consumi da un minimo del +11% fino al desiderato +24%, ricordando che il trend consumi degli ultimi dieci anni si è attestato su un eccellente +2,1% annuo.
Le produzioni di Grana Padano Dop delle singole province nel 2020
NUMERO
FORME |
% SUL TOTALE
ANNUO |
|||
MANTOVA | 1.567.810 | 29,83% | ||
BRESCIA | 1.191.900 | 22,68% | ||
CREMONA | 914.114 | 17,39% | ||
PIACENZA | 610.069 | 11,61% | ||
VENETO | 564.326 | 10,74% (*) | ||
TRENTO | 150.316 | 2,86% | ||
BERGAMO | 104.583 | 1,99% | ||
LODI | 89.875 | 1,71% | ||
CUNEO | 45.996 | 0,88% | ||
PAVIA | 16.462 | 0,31% | ||
TOTALE FORME | 5.255.451 | 100,00% | ||
*) La percentuale si alza al 14,39% conteggiando la produzione ottenuta con latte veneto fuori dal Veneto.
“L’obiettivo è superare, entro la fine del 2024, i 6 milioni di forme prodotte per consolidare ulteriormente la leadership quantitativa mondiale – ha annunciato il presidente Zaghini –. Una sfida ambiziosa per il futuro, da realizzare attraverso un percorso nuovo, moderno e ambizioso che ci consenta di continuare ad essere sempre di più il prodotto Dop più consumato al mondo”.
I dettagli dell’export 2020
L’Europa, con 1.774.007 forme, assorbe quasi l’84% delle esportazioni di Grana Padano Dop, con un incremento del 4,98% rispetto al 2019. La Germania, con una crescita del 7,18%, consolida sempre più la posizione di primo destinatario per le esportazioni di Grana Padano Dop, per un totale di 567.028 forme.
Al secondo posto assoluto si conferma la Francia con 242.586 forme, incrementando del 4,74%. Al terzo posto salgono i Paesi del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo), con un incremento complessivo del 3,80% e un totale di 166.734 forme.
Non bene gli acquisti degli Stati Uniti, che, con una flessione del 8,91%, totalizzano un volume di 152.667 forme, scivolando dal terzo al quarto posto nella graduatoria assoluta degli importatori di Grana Padano Dop. Il Regno Unito, con un incremento del 9,81%, consolida il quinto posto con 146.206 forme, seguito da Svizzera e Spagna.