Assalzoo, il costo medio di produzione del latte sale a 50 centesimi al litro

Secondo l'Associazione delle industrie mangimistiche il costo medio di produzione è ulteriormente lievitato nei primi tre mesi del 2022

Il costo medio di produzione supera il prezzo di vendita
In base ai dati dell’Ismea nel 2021 era di 46 centesimi al litro, un livello che già non garantiva redditività alla zootecnia da latte.

Produrre latte costa in media 50 centesimi al litro, con picchi, in alcune aree, che salgono ai 55 centesimi. Sono i costi di produzione calcolati da Assalzoo, l’associazione italiana delle industrie mangimistiche, nei primi tre mesi del 202 e che «generano una differenza tra il prezzo di vendita e di acquisto fino a oltre il 30%».

La situazione è peggiorata in quanto, come ha ribadito Assalzoo «il settore della zootecnia da latte è tra i più colpiti dagli aumenti delle quotazioni delle materie prime e dalle altre emergenze produttive, a cominciare da quelle energetiche. La situazione si è aggravata ulteriormente con la crisi scoppiata a seguito del conflitto in Ucraina, ma già lo scorso anno gli allevatori avevano denunciato un forte stato di sofferenza».

L'aumento del costo medio di produzione ha azzerato i margini già nel 2021

Assalzoo ha ricordato anche che secondo i dati 2021 dell’Ismea il costo medio di produzione del latte era di 46 centesimi al litro, in aumento mediamente del 7,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di un rialzo dei prezzi del latte pagati agli allevatori limitato al solo 2,9%. «Pertanto, il rapporto – sostiene Assalzoo – tra costi di produzione e prezzi di vendita aveva già determinato l’annullamento della redditività del settore».

Allevatori costretti a ridurre la mandria

«È necessario che l’intera filiera agro-zootecnica-alimentare prenda atto della gravità della situazione. Con questi costi di gestione e questi prezzi del latte pagati agli allevatori – dichiara Michele Liverini, presidente reggente di Assalzoo – è forte e imminente il rischio di un danno irreparabile alla produzione lattiero-casearia».

«Con questa profonda crisi – ha continuato Liverini – si registrano già i primi casi di stalle costrette a ridurre progressivamente i capi in allevamento. Ci arrivano notizie preoccupanti da diverse regioni di un numero crescente di allevatori che preferiscono macellare i capi perché oggi non riescono a coprire più i costi di produzione o stanno cercando di vendere all’estero il latte italiano».

Nel sud-Italia le stalle rischiano di chiudere

 In particolare nelle regioni meridionali, come ha fatto sapere sempre Liverini la situazione è ancora peggiore perché c’è il rischio di una chiusura  definitiva delle stalle. L’Associazione ha ricordato di essere «disponibile al confronto con gli altri attori della filiera con particolare riguardo al ruolo determinante della grande distribuzione perché se questo anello continua a fare orecchie da mercante e a non riconoscere agli allevatori i costi di produzione tra poco avremo problemi di scarsità di latte».

L’appello di Assalzoo è rivolto, però, anche alle istituzioni «affinché la situazione di emergenza venga gestita con misure di emergenza, perché un settore strategico per l’agroalimentare italiano e il Made in Italy non può essere abbandonato a un destino fatto di speculazioni e perdite di valore».

 

 

Assalzoo, il costo medio di produzione del latte sale a 50 centesimi al litro - Ultima modifica: 2022-03-28T20:38:31+02:00 da Francesca Baccino

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