La genomica è una tecnologia in grado di utilizzare le informazioni sul DNA su larga scala per prevedere il potenziale delle performance delle bovine da latte. La selezione genomica consente inoltre agli allevatori di selezionare in modo più mirato gli animali per la successiva generazione di rimonta all’interno della mandria piuttosto che basarsi solo sulla valutazione fenotipica (caratteristiche osservabili dell’animale) o sul pedigree.
L’uso della tecnologia genomica sta diventando sempre più diffusa e affidabile, consentendo agli allevatori di selezionare animali secondo gli obiettivi di allevamento: maggiore produzione di latte, aumento dei titoli e della qualità del latte, migliore fertilità ed efficienza alimentare.
L’uso appropriato della genomica all’interno della gestione della mandria può in definitiva portare ad un aumento della produttività, della salute e del benessere, accorciando l’intervallo di generazione e aumentando il miglioramento genetico.
Oggi, con la maggiore affidabilità delle informazioni genetiche, i test genomici sulle manze da latte sono diventati importanti nelle strategie di allevamento e rimonta. Soprattutto in periodi in cui i costi di produzione richiedono di garantire il massimo della redditività della mandria.
In uno studio di Zoetis ( Identifying Drivers of Profitability on Commercial Dairies. Data on file, Dairy Scorecard Project no. 14CARGOTH01, Zoetis LLC. ) sono stati analizzati i principali fattori che possono impattare sul reddito netto aziendale e i principali identificati sono stati fertilità, produzione di latte e sopravvivenza dei giovani soggetti da vitella a manza in senso positivo; e la mortalità delle vacche, le cellule somatiche e i costi di riforma in senso negativo (tabella 1).
Un programma genomico
Zoetis Italia propone il programma genomico Clarifide Plus per la selezione di una mandria più sana e profittevole supportando l’allevatore nel prelievo dei campioni, nell’analisi dei dati, nell’applicazione di una strategia di selezione e nel monitoraggio dei risultati.
Il monitoraggio dei risultati della selezione è fondamentale per dimostrare come la genomica sia in grado di determinare un aumento del miglioramento genetico che si traduce in animali che performano meglio rispetto ad altri all’interno della stessa mandria.
Il Dairy Wellness Profit Index (DWP$) è un indice che descrive la variazione della redditività attesa delle bovine da latte attribuita a differenze di potenziale genetico per i tratti di produzione, fertilità, longevità, salute e benessere, e che differisce da altri indici economici perché in grado di fornire previsioni dirette per malattie economicamente importanti tramite l’aggiunta dei tratti sanitari. Il DWP$ viene espresso come valore economico perché rappresenta il potenziale economico generato da ogni bovina durante la sua carriera produttiva.
Due allevamenti a confronto
L’esempio di due allevamenti che hanno iniziato a testare con Clarifide Plus (Azienda A con 800 capi in lattazione dal 2018 e Azienda B con 200 capi in lattazione dal 2019), sono la dimostrazione dei risultati che possono essere raggiunti dopo solo due anni di implementazione di un programma genomico.
Dopo due anni dall’inizio dei test genomici si può osservare un incremento più rapido di crescita di questo indice: +122$ di profitto medio per l’azienda A e +182$ di profitto medio per l’azienda B nella generazione successiva (figura 1).
L’utilizzo di un indice multi-tratto ha l’obiettivo di migliorare progressivamente tutti i tratti che generano profitto a livello aziendale: produzione, fertilità, efficienza alimentare e sanità.
Di conseguenza è fondamentale monitorare l’effetto della genomica anche sulle performance reali dei soggetti testati.
L’analisi delle performance fenotipiche prevede la classificazione delle primipare testate genomicamente sulla base di diversi tratti e suddivise in quartili (25% degli animali in ciascun gruppo) per confrontare le performance di ciascun gruppo e verificare come la genetica incide sull’espressione del fenotipo.
Nei due allevamenti presi come esempio, le primipare nel miglior 25% hanno prodotto mediamente più latte durante la lattazione equivalente 305gg (+1.684 kg e +2.919 kg nelle aziende A e B, rispettivamente), si sono ingravidate più velocemente (-13 giorni e -39 giorni) e hanno avuto meno mastiti (-21 e -5 mastiti) rispetto al peggior 25% (tabella 2).
Significativa la differenza
Le differenze emerse nei tre differenti tratti fra le due aziende sono legate al management, ciononostante è risultata significativa la differenza tra le migliori bovine verso le peggiori in entrambe le aziende, a dimostrazione che la genetica ricopre un ruolo importante nella produttività dell’allevamento e che la genomica è in grado di predire, sin dalla nascita, il potenziale futuro di ogni animale in stalla e applicare quindi strategie di selezione in base agli obiettivi aziendali.
Potenzialmente tutti gli allevatori possono iniziare un programma di selezione attraverso la genomica di Clarifide Plus, tuttavia per poter avere il miglior ritorno dell’investimento è importante che anche tutte le altre condizioni gestionali di allevamento siano ottimali. L’ambiente dell’allevamento, inteso come strutture, gestione, benessere, ecc., è estremamente importante per far sì che la futura progenie possa esprimere il massimo potenziale genetico della produzione di latte, fertilità o resistenza alle principali patologie.