L’alimentazione di precisione nell’allevamento delle bovine da latte e il valore aggiunto dato dalle moderne tecniche di automazione sono state le due tematiche approfondite nel corso del webinar organizzato dall’Informatore Zootecnico lo scorso 8 ottobre.
I due principali interventi sono stati del professor Giorgio Marchesini, dell’Università di Padova, e del dottor Carlo Bisaglia, Dirigente tecnologo del Crea di Treviglio (Bg).
Al webinar hanno partecipato anche i portavoce delle ditte Agroteam, Phileo Lesaffre e Rota Guido.
Ecco intanto i contenuti di Giorgio Marchesini.
L’alimentazione di precisione, anche detta precision feeding, è una modalità avanzata di alimentazione del bestiame basata sulla continua misurazione di alcuni dati relativi ad alimento, animali e ambiente. Se i risultati di campo si discostano dai valori attesi, ne consegue un’azione di correzione volta a ridurre le deviazioni dall’obiettivo che l’allevatore si pone.
Non è solo la formulazione della razione ad influenzare l’efficienza e la produttività delle bovine ma entrano in gioco altri fattori come la variabilità nella composizione degli alimenti, l’omogeneità della razione e la selezione da parte degli animali, tutti parametri facilmente misurabili in campo con strumenti NIRS (spettroscopia nel vicino infrarosso). Ciò permette di effettuare continue valutazioni che consentono di modificare tempestivamente la razione qualora quest’ultima si discostasse dall’obiettivo dell’allevatore.
Tuttavia, per mantenere un’ottima performance delle bovine, è necessario andare a valutare la risposta degli animali tramite l’analisi della digeribilità e dell’ingestione.
Inoltre, non sono da trascurare gli aspetti gestionali, i quali possono ripercuotersi sul comportamento alimentare delle bovine. In questo caso le misurazioni possono essere fatte tramite sensori individuali che permettono di rilevare istantaneamente i cambiamenti della normalità. In caso di anomalie gestionali, alimentari o ambientali sono comuni a più individui del gruppo.
L’automazione delle operazioni, ha detto poi Carlo Bisaglia, consente di migliorare la precisione nell’alimentazione degli animali.
Oltre ai carri trincia-miscelatori e agli spingiforaggio che ormai si vedono frequentemente nelle nostre stalle, vi sono altre soluzioni utili, ad esempio, a ridurre la variabilità dei foraggi, la quale potrebbe portare alla formulazione di una razione non omogenea. Infatti, grazie a dei macchinari innovativi, è possibile analizzare e georeferenziare le balle al momento della raccolta così da poterle stoccare in lotti omogenei.
Analogamente, per ridurre la variabilità riconducibile agli insilati, si può fare ricorso a una trincia dotata di sistema NIRS. Questa analizza il raccolto e fornisce utili risultati per poter migliorare la produzione dell’anno successivo.
Di seguito possiamo trovare la registrazione video del webinar e le cinque presentazioni.
Ed ecco invece le presentazioni:
- La locandina del webinar IZ dell'8 ottobre 2021
- Giorgio Marchesini - Precision feeding management - vacca da latte
- Carlo Bisaglia - alimentazione di precisione, meccanizzazione e automazione
- Agroteam
- Lesaffre
- Rora Guido