La Oi Intercarneitalia scrive a Teresa Bellanova: no all’ammasso delle carni bovine

L’organizzazione ha appreso che è in discussione in Commissione Ue un regolamento per aprire l’ammasso della carne bovina, in particolare per il bovino adulto 8-24 mesi. Così ha inviato una lettera alla ministra chiedendo di intervenire per modificare il tipo d’aiuto. “L’ammasso favorirebbe solo pochi Paesi europei che già esportano verso l’Italia e che già ci fanno concorrenza al ribasso”

 

Fabio Scomparin, il presidente dell’organizzazione interprofessionale Intercarneitalia (organizzazione con sede a Legnaro - Padova, www.intercarneitalia.it ), ha inviato oggi una lettera alla ministra Teresa Bellanova contro la proposta europea di ammasso delle carni bovine.
Nella lettera si chiede un intervento alla ministra perché vengano modificati i sistemi di aiuto alla zootecnia bovina da carne. Ecco di seguito il testo della lettera.

Alla cortese attenzione della Senatrice Teresa BellanovaMinistra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Via XX Settembre - 00187 Roma

Legnaro (PD), 22 aprile 2020

Oggetto: Emergenza Covid-19. Richiesta intervento per modifica sistemi di aiuto alla zootecnia bovina da carne.

Gentilissima Ministra,
abbiamo appreso che è in discussione in Commissione europea un Regolamento per aprire l’ammasso della carne bovina ed in particolare per il “bovino adulto” 8-24 mesi.
La scrivente Organizzazione Interprofessionale, sentiti il Comitato Nazionale dei Produttori ed il Comitato Nazionale dei Trasformatori, esprime parere contrario all’ipotesi di apertura dell’AMMASSO delle carni bovine (8-24 mesi), perché favorirà solo pochi Paesi europei che già esportano verso l’Italia e che già ci fanno concorrenza al ribasso (per prezzi, durata dei sottovuoto, minori costi di produzione legati a sistemi di allevamento completamente diversi dai nostri sia per sicurezza alimentare, sia per controllo e rispetto del benessere animale) e saranno gli unici ad usufruire di tali aiuti (riforniscono rincipalmente ristoranti e mense) ed al termine dell’emergenza, allo scongelamento della carne, ci ritroveremo con altra concorrenza al ribasso, che farà declassare ulteriormente i prezzi della nostra carne.
In alternativa all’AMMASSO proponiamo di intervenire sul SOSTEGNO ACCOPPIATO - ART. 52 DEL REG. (UE) N. 1307/2013, riconoscendo un premio aggiuntivo alla macellazione/allevamento (carne/latte), tarato sulla effettiva crisi denunciata da ciascun Paese (in base a dati concreti di mercato), con la possibilità per gli Stati Membri di aggiungere, in via straordinaria, altre produzioni non comunicate alla Commissione (ad esempio, per l’Italia, i Vitelli a carne bianca).
La ringraziamo per l’attenzione e confidiamo in un suo deciso intervento a sostegno della zootecnia bovina da carne italiana.
Gradisca i migliori saluti.
Il Presidente
Fabio Scomparin

 

La Oi Intercarneitalia scrive a Teresa Bellanova: no all’ammasso delle carni bovine - Ultima modifica: 2020-04-22T16:44:38+02:00 da Giorgio Setti

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