Ismea, macellazioni bovine in crescita del 4% nei primi mesi del 2022

L'incremento delle macelllazioni è legato alla crescita dei costi di produzione, in particolare di quelli per l’alimentazione zootecnica

Bovini da carne
Da febbraio 2022 i prezzi dei bovini da macello sono aumentati raggiungendo, a giugno, valori notevolmente superiori a quelli dei precedenti anni

Aumentano i  capi bovini macellati in Italia nei primi cinque mesi del 2022 anche come conseguenza alla crescita dei costi di produzione, in particolare di quelli per l’alimentazione.

Lo ha segnalato Ismea sulla base dei dati registrati nell'Anagrafe nazionale zootecnica. Nel periodo gennaio-maggio 2022 è salito del 4,1% il numero dei capi macelllati, anche se è diminuito il peso medio. Un trend che secondo Ismea potrebbe portare a ulteriori macellazioni e nuove riduzioni di peso delle carcasse entro la fine dell'anno.

Costante la produzione mondiale di carni bovine

A livello mondiale la produzione di carne bovina è stimata a 71,8 milioni di tonnellate, un quantitativo praticamente invariato rispetto all’anno precedente, a causa della flessione registrata in Brasile, Australia e Argentina.  È cresciuta, invece, la produzione  nei paesi asiatici, dove la produzione aumenterà del 3% a 14 milioni di tonnellate in India, Cina e Pakistan.

Rialzo dei prezzi, soprattutto a giugno 2022

Per quanto riguarda i prezzi di vendita nel nostro Paese, grazie anche a un aumento della domanda della ristorazione, a partire da febbraio, i prezzi dei bovini da macello di tutte le categorie hanno segnato un'impennata che ha raggiunto, a giugno, valori notevolmente superiori a quelli dei precedenti anni.

Il prezzo dei vitelloni da macello a giugno ha toccato i 2,92 euro/kg (peso vivo - iva esclusa), il 22% in più rispetto alla media del triennio precedente (giugno '19-'20-'21).

Il prezzo medio delle vacche da macello, malgrado la maggiore disponibilità, a giugno è arrivato a 1,59 euro/kg segnando, rispetto alla media del triennio precedente, un balzo del 33%. Anche in Europa la scarsa disponibilità di capi bovini pronti per il macello mantiene i prezzi a livelli elevati.

Costi sempre in crescita nel 2021

 Sul fronte dei costi di produzione della carne bovina italiana, in base al monitoraggio realizzato da Ismea nel 2021 negli allevamenti di grandi dimensioni (più di 550 posti stalla) in Veneto, che allevano vitelloni razza Charolaise, si è osservata una crescita delle spese di alimentazione per vitellone e per chilogrammo di peso vivo venduto di oltre il 20% nella seconda metà dell'anno, a causa della crescita dei costi dei mangimi.

Il costo della "razione giornaliera" del bestiame ha toccato, nell'ultimo trimestre del 2021, quota 2,55 euro, rispetto alla media di 2,05 euro/capo/giorno della prima metà dell'anno.

Tuttavia si è registrata, come riferisce Ismea, anche una riduzione del prezzo del ristallo che ha determinato, almeno nel secondo e nel terzo trimestre dell'anno, il calo del costo medio totale.

Consumi di carne bovina in calo

Per quanto riguarda i consumi di carne bovina nei primi cinque mesi del 2022   si sono contratti del 5,6% in volume rispetto all’analogo periodo del 2021, a fronte di una spesa invariata rispetto allo scorso anno (+0,1%).

Sono aumentati, invece, del 14,8% gli acquisti di alternative alle carni a base vegetale dopo il +21% del 2021.

 

Ismea, macellazioni bovine in crescita del 4% nei primi mesi del 2022 - Ultima modifica: 2022-08-05T10:06:28+02:00 da Francesca Baccino

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome