E dal Sistema allevatori arriva il Progetto Leo

Progetto Leo
Floriano De Franceschi è presidente dell’Associazione regionale allevatori del Veneto, Arav
Si articolerà in sei anni di attività. Obiettivo: promuovere biodiversità, benessere animale e sostenibilità

Biodiversità, benessere animale e sostenibilità ambientale sono gli elementi caratterizzanti il Progetto Leo, acronimo di Livestock enviroment opendata. Obiettivi ambiziosi, riconosciuti quali prioritari dalla zootecnia italiana, a tutti i livelli, e che potranno essere raggiunti soltanto attraverso la raccolta di dati di qualità direttamente negli allevamenti.
Il progetto è stato ideato e vede quale capofila il Sistema allevatori italiano, attraverso Aia, con il partenariato del mondo della ricerca universitaria (Università della Tuscia, di Palermo e Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), gli istituti Spallanzani e zooprofilattici di Umbria e delle Marche e di Teramo, nonché il Consorzio per la sperimentazione, divulgazione e applicazione di biotecniche innovative. Bluarancio Spa, invece, si occuperà degli aspetti tecnico-informatici legati alla gestione degli open data.
L’Associazione italiana allevatori gioca un ruolo chiave nell’attività, grazie alla propria organizzazione territoriale, composta da 54 sedi operative, 14 laboratori per le analisi del latte, un laboratorio di coordinamento ed oltre 780 tecnici di campagna.
L’ambizioso progetto per la valorizzazione della biodiversità, quindi per riconoscere e restituire valore ai nostri territori, si articolerà in una serie di azioni coordinate e sinergiche previste in sei anni di attività ed organizzate con una stretta logica interoperativa e sequenziale.

Cinque azioni

Sono cinque gli step previsti per arrivare al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Con la prima azione verranno identificati i parametri da raccogliere e sviluppati i protocolli necessari per l’eventuale validazione. Parallelamente verranno presi in considerazione i parametri ambientali che verranno organizzati in modo funzionale al loro utilizzo in campo zootecnico ed i parametri di zootecnia di precisione provenienti da sistemi installati in azienda.
La seconda azione vedrà protagonista il Sistema allevatori di Aia, attraverso le 54 sedi operative ed i 14 laboratori in rete che lo compongono. Un’organizzazione complessa e strutturata, che consentirà di raccogliere un’importante mole di dati, che nei sei anni di progetto supereranno i 15 terabyte e verranno conservati, gestiti ed organizzati nell’innovativo database “Biodiversità” sviluppato ad hoc. Tra gli elementi presi in considerazione vi saranno parametri di identificazione, di benessere e di qualità delle produzioni.

Progetto Leo
Tre delle videate visualizzabili sullo smartphone con la app SiAlleva.

La terza azione sarà, invece, incentrata sull’attività di validazione dei dati e sfrutterà le informazioni storiche disponibili e condivise dal sistema SiAlleva di Aia, uno straordinario contenitore di dati di alta qualità raccolti direttamente nei nostri allevamenti per migliorare la redditività delle stalle agendo su importanti parametri, tra i quali il benessere animale. Successivamente a questa importante attività, verrà realizzata una piattaforma avanzata che renda disponibili i dati.
L’ultima azione è quella divulgativa del lavoro effettuato che, a tutti gli effetti, caratterizzerà l’intera durata del progetto Leo, che alla fine dei sei anni di attività avrà raccolto più di 68 parametri su larga scala, superando ampiamente, con dati di elevata qualità informativa, gli obiettivi posti in fase di ideazione.

La comunicazione

L’attenzione per la comunicazione sarà prioritaria, come avviene da tempo per ogni attività che la nostra Associazione promuove e per la progettazione che ci vede quali autorevoli esperti nel panorama zootecnico, non solo italiano.
Il progetto Leo verrà caratterizzato da uno specifico logo e da un corredo di immagine studiato per garantirne la massima identificazione e visibilità. Una serie di materiali innovativi, come un portale, una app, l’attivazione di un canale Youtube dedicato e la predisposizione di pagine informative sui principali social network (Facebook, Instagram, Twitter etc), fino alla comunicazione b2b mediante sms e posta elettronica agli utenti iscritti ad una specifica mailing list, permetteranno di raggiungere in maniera mirata tutti i potenziali interessati.
Costruiremo un grande progetto per il nostro territorio e per la salvaguardia delle nostre produzioni made in Italy. Un’attività che riteniamo determinante per tutelare le nostre stalle che producono latte di qualità e, di conseguenza, i nostri formaggi tipici, che sono l’immagine lampante di un territorio da rispettare ed amare.

E dal Sistema allevatori arriva il Progetto Leo - Ultima modifica: 2019-10-02T12:25:42+02:00 da Lucia Berti

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