«Non c'è traccia di pagamenti da Agea». Lo ha scritto Fabiano Barbisan, presidente dell'Aop Italia zootecnica, a proposito dei pagamenti ancora non effettuati da Agea agli allevatori di bovini da carne rivolgendosi con un telegramma al ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.
Barbisan ha sottolineato i mancati pagamenti previsti dai due decreti emanati nel 2021 e 2020 che stabilivano forme di ristoro per gli allevamenti dei bovini da carne danneggiati dalla pandemia da Covid-19.
Si tratta, come ha spiegato Giuliano Marchesin, direttore di Italia Zootecnica, del fondo previsto dal decreto del 6 agosto 2021 "Interventi per il sostegno e lo sviluppo delle fileire agricole", che ha destinato 33 milioni di euro alle carni bovine per i capi macellati tra i 12 e i 24 mesi di età (allevati per almeno sei mesi) e 6,5 milioni di euro alla filiera delle carni di vitello. Mancano all'appello anche i contributi del "Fondo emergenziale per le filiere in crisi" con una dotazione di circa 11 milioni di euro creata dal decreto Rilancio del 2020.
«Complessivamente - fa notare Marchesin - gli allevatori di bovini da carne devono ancora incassare circa 43 milioni di euro di aiuti per danni subiti durante la pandemia da Covid-19».
Non è la prima volta che Barbisan interviene sulla questione dei mancanti pagamenti: nel telegramma al ministro spiega di essersi rivolto, per ben due volte, per iscritto, al direttore di Agea, Gabriele Papa Pagliardini, ricevendone «rassicurazioni nel 2020 e nel 2021».
I prezzi di mercato non coprono oggi i costi di produzione della carne bovina
Barbisan ha ricordato, inoltre, come il settore sia da tempo in difficoltà per l’aumento dei costi delle materie prime e per i prezzi di mercato che non coprono i costi di produzione.
Il pesidente di Italia Zootecnica ha chiesto l’intervento di Patuanelli per «riformare Agea», che è il «grande problema dell’agricoltura italiana» e di attivarsi affichè agli allevatori possa essere pagato, anche in assenza del programma di calcolo degli aiuti, un acconto di almeno l’80% dell’aiuto accoppiato corrisposto a giugno 2020 per il 2019 effettuando il saldo quando sarà pronto il programma per i calcoli precisi e i relativi controlli.