Conterrà anche una misura per contrastare la diffusione della Psa (Peste suina africana) il Dl sull'agricoltura che andrà lunedì in Consiglio dei ministri: prevede un potenziamento dei piani di contrasto del virus con la cattura e abbattimento dei cinghiali anche con l'aiuto del personale delle Forze armate, previa frequenza di specifici corsi di formazione e mediante l'utilizzo di idoneo equipaggiamento.
Lo aveva anticipato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al question time della Camera il 29 aprile scorso, facendo il punto sulle misure già attuate da palazzo Chigi per affrontare l'eccessiva presenza di cinghiali in Italia, come la recente nomina di tre subcommissari, che si aggiungono ad un commissario straordinario per la Psa già in carica, e un ulteriore stanziamento di 3,5 milioni di euro.
Coinvolto ancora l'esercito con un contingente di 177 unità
Le novità comprendono un «piano straordinario di cattura, abbattimento e smaltimento dei cinghiali» che porterà alla rimozione di una cifra tra il milione e il milione e mezzo di esemplari, ovvero tra il 60 e l'80% della popolazione attuale, in un arco temporale che va dai tre ai cinque anni. Il ministero dell'Agricoltura, ha riferito ancora Ciriani, ha poi richiesto una collaborazione, già attivata, con l'Esercito italiano (vedi qui).
Verrà coinvolto un contingente di massimo 177 unità, viene precisato nel testo, per un periodo non superiore a 12 mesi, con spese a carico del Commissario straordinario preposto al contrasto Psa.
Oltre 2,3 milioni i cinghiali in Italia, Puglia e Toscana le regioni più danneggiate
Vigneti e uliveti, ma anche pascoli prati, campi di mais e cereali, coltivazioni di girasole,ortaggi: è lunga la lista della razzia compiuta dalla fauna selvatica "incontrollata" dove i cinghiali, con una popolazione che ha raggiunto i 2,3 milioni di esemplari sul territorio nazionale, costituiscono il pericolo maggiore. La conseguenza sono 200 milioni di euro di danni solo nell'ultimo anno all'agricoltura italiana.
La Puglia, con oltre 30 milioni dieuro e 250mila cinghiali, e la Toscana con oltre 20 milioni dicui l'80% a causa dei 200mila cinghiali, sono le regioni chehanno pagato di più. Questa la fotografia scattata dalla Coldiretti in occasione delle 96 Assemblee organizzate in contemporanea su tutto ilterritorio nazionale, con la partecipazione di oltre 50milaagricoltori, per celebrare dai territori gli 80 anni dell'associazione agricola.