Uno strumento finanziario per valorizzare e rilanciare l’agroindustria, in particolar modo il settore caseario. Sono queste le peculiarità del “Pecorino Bond”, lo strumento finanziario a favore del lattiero caseario della Sardegna, promosso dalla Regione Sardegna, dalla finanziaria regionale (Sfirs) e le industrie di trasformazione del caseario. Lo strumento, il primo in Italia di questo genere, è stato presentato recentemente dal vice presidente della Regione Sardegna, Raffaele Paci, a Pollenza, in provincia di Cuneo. Alla presentazione erano presenti anche il presidente della Sfirs Antonio Tilocca, oltre ad altri esperti del settore.
L’impegno della Regione Sardegna consiste nel creare, assieme alla Sfirs, condizioni favorevoli; «per questo - ha annunciato Paci - abbiamo studiato una serie di strumenti finanziari profondamente innovativi, che faranno da moltiplicatore delle risorse che stiamo mettendo in campo: 4 milioni di euro, agevolando il recupero di risorse aggiuntive, non meno di 50 milioni, da banche e investitori privati garantiti da Regione Sardegna e Sfirs».
Ma in che cosa consiste il Pecorino Bond?
A breve sarà costituito un paniere di circa 10 aziende agroalimentari che emetteranno minibond a 36 mesi per sostenere il capitale circolante, dando come pegno parziale il pecorino accantonato. Queste emissioni saranno sostenute da un fondo di capitale di rischio presso la Sfirs con la partecipazione di investitori istituzionali. Le risorse del fondo saranno utilizzate per la sottoscrizione di strumenti finanziari emessi da un soggetto veicolo Spv (Special purpose vehicle), che emette titoli sottoscritti da investitori professionali. Con i proventi ricevuti da tali investitori, il Spv sottoscrive i Minibond. Advisor dell’operazione finanziaria, con il compito di selezionare le imprese che hanno i requisiti per avare diritto all’emissione di Minibond, è Bsi Merchant, società italiana appartenente al gruppo bancario svizzero Bsi.
«Siamo molto soddisfatti di aver costruito questa operazione che consente alla Regione Sardegna e alla Sfirs di valorizzare le eccellenze della Sardegna e aiutare le aziende casearie a crescere affidandosi anche a strumenti alternativi rispetto al classico finanziamento bancario - ha sottolineato l’amministratore delegato di Bsi Merchant Alessandro Santini -. La nostra esperienza in questo settore e la forte volontà della Regione Sardegna di rilanciare l’economia isolana ha creato il giusto connubio per trovare una soluzione vincente. Siamo onorati di poter fare lo scouting delle aziende che beneficeranno dello strumento finanziario sino alla sua quotazione in borsa».
L’articolo è pubblicato su Informatore Zootecnico n. 14/2016
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