Un modello di sviluppo sostenibile per la zootecnia uzbeka

Il know how dell’Aia in bovinicoltura richiesto dall’Uzbekistan

Un altro importante progetto di cooperazione internazionale in zootecnia che ha visto coinvolta Aia assieme ad un partenariato di istituzioni da più Paesi dell’Unione Europea (Germania, Francia, Bulgaria) è giunto positivamente a conclusione: raggiunto l’obiettivo di realizzare un modello di allevamento bovino sostenibile in aree rurali di un grande Paese extraeuropeo, l’Uzbekistan, classificabile nel range in forte crescita tra quelli appartenenti alla ex Unione Sovietica. L’utilità risiede nel promuovere il più possibile le produzioni zootecniche su scala internazionale.


Il progetto “Sustainable Development in Rural Areas of Uzbekistan”, a compartecipazione dell’Unione Europea, è stato realizzato in collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico e per la riduzione della povertà della Repubblica dell’Uzbekistan, e ha interessato in particolar modo la promozione dello sviluppo e trasferimento delle tecnologie e conoscenze nel settore zootecnico nella provincia uzbeka di Andijan e della valle di Fergana.


Il contributo dell’Associazione italiana allevatori si è concretizzato principalmente nella realizzazione di corsi di formazione e tirocinio per veterinari e operatori zootecnici uzbeki, nell’approvvigionamento di materiale genetico di alta qualità frutto della selezione italiana per il miglioramento delle mandrie da latte, nella costruzione di un allevamento dimostrativo di bovini da latte, dotato delle più moderne e adeguate tecnologie popolato con 30 manze gravide di alto valore genetico di razza Pezzata Rossa, duplice attitudine.
Su quest’ultimo aspetto, sono state di grande ausilio la collaborazione e la competenza dell’Ente Selezionatore Nazionale di Razza Pezzata Rossa Italiana (Anapri).


La formazione in loco ha coinvolto sessanta operatori, specializzati in management aziendale, agronomi e mangimisti-alimentaristi con corsi specifici sul benessere e la gestione del bovino da latte e sul miglioramento genetico e 62 veterinari con una serie di tirocini teorico pratici nel campo delle più moderne tecniche di inseminazione artificiale - F.A. .
Numeri importanti riguardano i potenziali beneficiari del programma di miglioramento delle mandrie da latte uzbeke allevate di aziende di piccole dimensioni (Dakhan Farms) sviluppato grazie a una campagna di promozione della F.A. e inseminazione con seme di alta qualità proveniente dal miglioramento genetico Italiano.
Ad oggi circa 6.200 allevatori hanno usufruito del servizio di inseminazione gratuito proposto dal progetto con il quale sono state fecondate oltre 14.500 vacche (è prevista la nascita di oltre 13.000 vitelli miglioratori). Da segnalare, inoltre, come fattore estremamente positivo, che il 20% dei partecipanti al progetto sono donne, ed il 23% giovani tra i 16 e i 30 anni di età.


Il programma di miglioramento della qualità genetica delle mandrie uzbeke, consentirà un incremento della produzione lattiera per capo quantificabile in un +5%, mentre la produzione di carne aumenterà del 7%.
Infine, grazie al progetto e in collaborazione con la sede locale dell’Università di Agraria di Taskent, capitale dell’Uzbekistan, che ha fornito il terreno per la costruzione e personale altamente specializzato per la gestione, è stata realizzata una moderna stalla dimostrativa nella provincia di Andijan dimensionata per 60 bovini da latte e dotata di moderne tecnologie per la mungitura e la gestione della mandria. Grazie alla collaborazione con Anapri la stalla è stata popolata con 30 manze gravide di alto valore genetico che al momento hanno già dato alla luce 23 vitelli.
La produzione delle prime lattazioni è di oltre 18.1 litri di media, oltre il doppio della media locale delle migliori stalle.
Il programma si è poi completato con l’acquisizione di alcuni macchinari agricoli per la lavorazione dei terreni annessi all’azienda per la produzione di foraggi e insilati.

Un modello di sviluppo sostenibile per la zootecnia uzbeka - Ultima modifica: 2021-02-09T17:29:38+01:00 da Lucia Berti

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