Interazione tra i dati di mungitura e il Progetto Leo

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La visita alle strutture della Maccarese spa, anche sede del Polo di formazione per lo sviluppo agro-zootecnico
Anche nel 2023 l’aggiornamento continuo nella formazione dei tecnici del Scm dell’Aia

La formazione dei tecnici del Scm (Servizio controllo mungitura) prosegue anche nel 2023. Un ulteriore step si è aggiunto il 30 e 31 gennaio presso il Castello di San Giorgio a Maccarese-Fiumicino (Roma), con una “due giorni” di corso che ha previsto anche, al termine, una visita formativa presso l’Azienda agricola e zootecnica Maccarese Spa, una delle realtà più estese e significative a livello europeo. L’azienda ha recentemente installato una nuova giostra per la mungitura delle bovine, struttura che è stata anche al centro di una specifica e dettagliata presentazione dedicata ai partecipanti al corso.

L’importanza della formazione per lo sviluppo della zootecnia

La parte dedicata all’aggiornamento in aula è stata aperta dall’intervento del vicepresidente dell’Aia (Associazione italiana allevatori) e amministratore delegato della Maccarese Spa, Claudio Destro, che, tra l’altro, si è focalizzato sui momenti formativi per operatori e tecnici del Sistema allevatoriale attivati grazie anche ai numerosi corsi organizzati dal Polo di formazione per lo sviluppo agro-zootecnico.

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Il gruppo dei tecnici del Scm che ha partecipato alla due giorni di formazione alla Maccarese

Questa realtà formativa ha sede proprio a Maccarese e vede l’Aia tra i soci fondatori. Un’esperienza unica nel suo genere, avviata già da qualche anno, che non si è interrotta nemmeno durante il fermo dovuto alla pandemia da Covid-19, mantenendo aperta un’importante finestra di dialogo on line tra il mondo della ricerca e operativo con gli stessi allevatori e tecnici.
L’introduzione ai lavori è stata curata dai responsabili dell’Aia, Vincenzo Greco (capo servizio ispettivo) e Lorenzo Pascarella (Ufficio Studi, coordinatore del Scm dell’Aia). A Greco il compito di informare sui nuovi criteri di ripartizione dei finanziamenti istituzionali all’attività di raccolta dati e sull’opportunità di integrare al 100% le rilevazioni effettuate attraverso i CcFf con il Servizio di controllo mungitura, soprattutto per assicurare l’attendibilità dei dati raccolti in stalla.
Caterina Melilli (Ufficio studi dell’Aia) ha approfondito i risvolti del nuovo Opendata realizzato attraverso il Progetto Leo, di cui Aia è capofila e che quest’anno si avvia alla conclusione. Ha ricordato, innanzitutto, che nell’Opendata del Progetto stanno confluendo anche i dati ricavati dagli strumenti, innovativi, utilizzati dai tecnici del Scm, come, ad esempio, i Lactocorder. Dati che sono importanti sia per finalità di ricerca che di gestione aziendale.

Nuovi servizi e sinergie tra veterinari e tecnici del Scm

Argomenti centrali della mattinata sono stati quelli sviluppati da Mauro Fioretti (Ufficio studi dell’Aia), che ha trattato il tema “Asciutta selettiva e Thi: nuovi servizi del Sistema allevatori”, e da Giovanni Centonze (veterinario), su “Sinergie e collaborazione tra veterinario e tecnico del Scm“.

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Un momento dei lavori del corso di formazione con l’intervento del coordinatore del Scm dell’Aia, Lorenzo Pascarella

Per quanto riguarda il problema della rilevazione dello stato di benessere animale utilizzando il Thi (Temperature humidity index), ovvero l’indice che permette di stimare le condizioni di salute delle bovine in produzione lattiera in situazioni di alte temperature o percentuali elevate di umidità dell’aria, Fioretti ha illustrato agli allevatori, ai tecnici e ai consulenti le opportunità offerte dalle nuove funzionalità del gestionale Aia “Si@llEvA”, inserite anche all’interno del più ampio quadro delle scelte da effettuare in stalla nel periodo di asciutta selettiva.
Oltre ai nuovi servizi è stato dedicato ampio dibattito ai temi della riduzione dell’utilizzo di antibiotici ed in genere dell’uso responsabile del farmaco, anche con le pratiche di prevenzione relative ad una corretta gestione della mungitura, in tutte le sue fasi.
Da parte sua Centonze, esponendo il punto di vista del medico veterinario, ha rimarcato anche quanto un utilizzo a trecentosessanta gradi del gestionale “Si@llEvA” possa contribuire a perfezionare quella collaborazione indispensabile tra veterinari e tecnici Scm soprattutto nella delicata fase del pre e postmungitura.
Elementi centrali della attività formativa sono stati gli aggiornamenti forniti da Lorenzo Pascarella sullo sviluppo dei nuovi servizi e gestione dati con la tecnologia VaDia e Lc-Tt (Lactocorder) e da Stefano Milanesi (Associazione regionale allevatori della Lombardia-Scm) con approfondimenti su approcci innovativi in stalle dotate di robot di mungitura.

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La nuova giostra di mungitura in attività presso la Maccarese spa

Importante notare che ormai con gli strumenti e i sensori che valutano l’efficienza della mungitura i tecnici del Scm dell’Aia sono entrati in oltre 1.500 aziende su tutto il territorio nazionale. Andando anche ad assistere l’allevatore che ha installato nella propria azienda un robot di mungitura di ultima generazione.
Molto interessante anche la visita conclusiva alle stalle della Maccarese Spa, introdotta dal saluto del presidente dell’azienda, Andrea Benetton, che con i tecnici dell’Aia ha avuto uno scambio di valutazioni sulle nuove tecnologie dell’allevamento del bovino da latte. In conclusione, due giornate di full immersion rivolte soprattutto ai tecnici del Sistema allevatoriale di tutta Italia, che sono confluiti numerosi, una cinquantina i partecipanti in totale, a Maccarese, a dimostrazione, anche, dell’aggiornamento continuo necessario per una zootecnia 4.0.

Interazione tra i dati di mungitura e il Progetto Leo - Ultima modifica: 2023-02-10T15:38:06+01:00 da Lucia Berti

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