Al Congresso annuale dell’Icar (International committee for animal recording), che si è svolto dal 21 al 26 maggio 2023, hanno partecipato, per conto dell’Aia (Associazione italiana allevatori), Riccardo Negrini, direttore tecnico, e Mauro Fioretti dell’Ufficio studi.
Sul tema del Congresso “Allevamento per la resilienza: transizione verso il futuro di diversi sistemi di allevamento” si sono focalizzati gli incontri tecnici dei vari gruppi di lavoro.
In particolare Fioretti ha partecipato ai lavori del gruppo di lavoro “Certificate of quality”, incentrato sull’attività di certificazione che Icar fornisce su richiesta agli associati, e a “Interbeef”, che ha riguardato i controlli della carne e le valutazioni internazionali di razze come la Limousine, Charolaise e altre.
Negrini aveva partecipato, sempre come rappresentante dell’Aia, all’Assemblea generale dell’Icar del 24 maggio.
Focus sul benessere animale e sull’allevamento di precisione
Durante il Congresso sono state organizzate diverse sessioni, ognuna incentrata su una tematica di attualità. In ognuna di queste sessioni, specialisti provenienti da tutto il mondo hanno presentato dei lavori di ricerca o relazioni su innovazioni tecnologiche, informatiche o nuovi servizi per gli allevatori.
Le sessioni erano concentrate su vari argomenti, fra i quali:
- monitoraggio del benessere animale,
- nuovi dati da raccogliere e nuovi usi di questi ultimi,
- resilienza ai cambiamenti climatici e mitigazione di essi,
- precision farming,
- gestione dei piccoli ruminanti,
- identificazione animale,
- valutazione genomica,
- certificazione di qualità nei sistemi di raccolta e
- gestione dati zootecnici.
I due lavori di Aia al Congresso dell’Icar 2023
Un metodo di calcolo per le emissioni di metano
Nella sessione “Strategie di mitigazione del cambiamento climatico“ Negrini ha presentato un lavoro dal titolo “Estimation of enteric methane emission in italian dairy herds: application of Ipcc equation using Dhi data” dove è stato illustrato l’innovativo metodo di calcolo basato sulle equazioni dell’Ipcc che permette, a partire dai dati dell’Aia del controllo funzionale, di stimare l’emissione annuale di metano a livello di allevamento, di singolo capo e per kg di latte prodotto nel periodo, di metano enterico.
Sul gestionale Si@llEvA un report su ogni allevamento
È stato, inoltre, illustrato il report, disponibile su Si@llEvA per ogni allevamento da latte iscritto ai controlli funzionali, che fornisce informazioni precise e dettagliate all’allevatore.
Nella sessione dedicata a “Sfide e sviluppi nella registrazione delle produzioni e nel campionamento per ovini e caprini“, Fioretti ha, invece, presentato un lavoro dal titolo “Overviews of milk recording and recording devices in sheep and goats in Italy”.
In questo contributo è stata illustrata la situazione attuale dei controlli funzionali per ovicaprini in Italia (numerosità di capi e allevamenti e produzioni, il numero e tipo di strumenti approvati Icar utilizzati) e una prova di campo relativa alla precisione e alla sensibilità di misurazione di dispositivi elettronici in funzione dello stato fisiologico dell’animale controllato.
La partecipazione dell’Aia al Congresso Icar ha permesso, oltre che di far parte dei gruppi di lavoro dove si esaminano le novità sull’attività del controllo funzionale e si stabiliscono le linee guida internazionali, di avere anche un aggiornamento sulle novità riguardanti strumenti e servizi nell’ambito del controllo funzionale e dell’uso dei dati per le tematiche di maggiore attualità.
È il caso, ad esempio, del benessere animale, delle emissioni zootecniche, del precision farming, della resilienza degli animali, che permettono di essere sempre protagonisti dei cambiamenti nel settore della zootecnia.
Tra l’altro, la stima delle emissioni di metano presentata al Congresso è inserita nell’open data costruito con il Progetto Leo.
