Un’esperienza innovativa, prima nel suo genere, si è tenuta a Gela, in provincia di Caltanissetta, nei giorni venerdì 21 e sabato 22 febbraio 2020 grazie alla collaborazione tra Eni e Coldiretti, che hanno realizzato la prima tappa del “Circular Tour”, due giornate di iniziative in un “Villaggio” dedicato alla promozione del cambiamento nei modelli di consumo, all’insegna dell’economia circolare e della cultura del riuso.
Aia ha partecipato al “Circular Tour“ organizzando una serie di laboratori didattici, rivolti alla formazione e informazione soprattutto dei visitatori più giovani, mettendo al centro il contributo che la zootecnia può dare in termini di rafforzamento delle opportunità di riciclo delle materie prime e di quelle considerate scarto o rifiuto, anche ai fini energetici.
“Abbiamo preso parte al ‘Circular Tour‘ Eni-Coldiretti – ha dichiarato il presidente dell’Associazione italiana allevatori Roberto Nocentini – perché siamo certi che la zootecnia italiana può proporsi come modello virtuoso di integrazione tra attività economiche e produttive umane e dare un contributo alla eco-compatibilità e salvaguardia dell’ambiente. I nostri allevamenti sono testimonianza, ai vertici a livello mondiale, di come si possa produrre cibo di alta qualità, conservare la biodiversità, rispettare il benessere degli animali, migliorarne le attitudini produttive e la genetica senza perdere le caratteristiche di distintività e soprattutto senza impattare sui territori, anzi valorizzandoli anche dal punto di vista culturale e occupazionale”.
“Da questa esperienza in Sicilia – aggiunge il direttore generale Aia Roberto Maddé – esce un messaggio rivolto alla formazione e sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, sul consumo consapevole dei cibi e delle risorse naturali e agroalimentari. Con al centro il lavoro prezioso degli allevatori, una categoria professionale storicamente presidio dei territori e garante della sicurezza alimentare, anche in termini di costante approvvigionamento del cibo. I laboratori che abbiamo organizzato hanno parlato, in particolare ai più giovani, del contributo dell’attività zootecnica al riciclo dei materiali e dei beni, dell’apporto alla dieta mediterranea di cibi salubri e di qualità, del sostegno all’economia familiare dall’allevamento di animali di bassa corte, ma fornitori di proteine necessarie allo sviluppo ed alla crescita, di uso razionale dell’energia e dell’evoluzione storica della zootecnia”.
Nella rappresentazione della “Fattoria” degli animali dell’Italia, si è privilegiato uno spaccato della biodiversità zootecnica locale, dal tipico Asino Ragusano, alle pecore di razza Comisana, ai conigli ed avicoli allevati nei territori siciliani.
Il “Villaggio” è stato visitato da numerosi rappresentanti istituzionali nazionali e regionali, in particolare dall’assessore all’Agricoltura e sviluppo rurale della Regione Sicilia, Edy Bandiera, accompagnato dal presidente di Coldiretti regionale, Francesco Ferreri.