Caro energia e materie prime erodono i margini

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Alcune novità vendute alla Malga Montasio, a breve anche on line
Assemblea annuale dell’Associazione allevatori Friuli-Venezia Giulia

Il prezzo del litro di latte alla stalla torna sopra i 40 centesimi, soglia minima per rendere l’attività degli allevatori economicamente sostenibile. «Nei primi tre mesi dell’anno il valore del litro di latte pagato alle aziende zootecniche è passato da 41 centesimi a gennaio fino ad arrivare a 43 centesimi a marzo. “Tanti” – si fa per dire – gli allevatori non ne vedevano da anni, anche se la crescita è purtroppo in gran parte assorbita dagli aumenti di mangimi ed energia. Variabili che hanno condizionato i risultati del 2020». È quanto hanno sottolineato il presidente e il direttore dell’ Aafvg (Associazione allevatori del Friuli Venezia), Renzo Livoni e Andrea Lugo, durante l’assemblea dei soci che nel mese di luglio scorso, a Codroipo, ha approvato il bilancio 2021 della struttura.
«Nelle aspettative il 2021 doveva rappresentare l’anno del riscatto dopo un 2020 segnato pesantemente dalla pandemia da Covid-19. Invece, lo è stato solo in parte. Infatti, dopo un primo semestre piuttosto soddisfacente anche in termini di remunerazione del prezzo del latte – ha esordito Livoni – nella seconda parte dell’anno gli aumenti dei costi energetici e delle materie prime hanno, di fatto, annullato i margini realizzati fino a quel momento. Un trend che purtroppo è proseguito nei primi mesi del 2022, accentuato dal conflitto russo-ucraino».

Carne, effetti negativi nei primi mesi del 2022

Segnali incoraggianti nel 2021 sono arrivati anche per la carne bovina e suina, oltre che per le carni bianche. Le quotazioni sono aumentate nella seconda metà dell’anno, anche se sono state in parte vanificate dagli aumenti spropositati dei costi energetici e delle materie prime. «Gli effetti negativi che purtroppo si stanno trascinando anche in questi primi mesi del 2022 – ha fatto sapere Livoni – porteranno a un’ulteriore selezione delle imprese del settore zootecnico, con riflessi negativi anche sulla struttura della nostra associazione”.

In costante flessione stalle e capi

La contrazione delle stalle in questi anni è proseguita inesorabile, con la progressiva contrazione delle aziende zootecniche. L’anno scorso l’associazione ne ha controllate 403 su un totale regionale di circa 620. Sono 21 allevamenti in meno rispetto ai 424 dell’anno precedente. Parallelamente si è ridotto anche il numero delle vacche controllate pari a 32.323 capi, 699 in meno rispetto all’anno precedente.
«Nel totale regionale – sottolinea il direttore Lugo – l’incidenza del patrimonio in controllo rimane notevole, stimabile oltre l’85% delle vacche e in circa l’88% del latte con i capi in controllo (2,4 milioni di quintali su 2,7 milioni totali).

Numerose le attività di supporto agli allevamenti

Nel 2021 è proseguita positivamente l’attività del Centro di fecondazione artificiale di Moruzzo, che ha visto il passaggio di testimone tra il responsabile del Centro tori, Antonio Menegoz e Paolo Scarbolo, e tra il responsabile della commercializzazione del seme equino Paolo Merlo con Roberta Natali.
«La partnership con Horizon Genetics iniziata un paio d’anni fa è proseguita nel binario della massima collaborazione anche nel corso del 2021, rafforzando e consolidando il mercato del seme bovino verso la Cina – fa sapere Lugo –, così com’è proseguito proficuamente il rapporto con la Selfarm, importatore del nostro seme per la Turchia».
Eccellente la stagione in Malga Montasio grazie al maggior afflusso di visitatori «che probabilmente – evidenzia il direttore – non vedevano l’ora di tornare a respirare aria di libertà dopo un 2020 contrassegnato da continui lockdown». Tendenza che ha positivamente investito anche il rifugio divisione Julia a Sella Nevea e che promette di consolidarsi quest’anno. Aperto da poche settimane, l’agriturismo di Malga Montasio, in particolare, ha già riscosso grande successo, complice l’arrivo in quota di circa 200 vacche che resteranno al pascolo fino all’inizio di ottobre.
Tra le iniziative che decolleranno nei prossimi mesi svetta, infine, l’e-commerce. «Un progetto in divenire – precisa il direttore – sul quale ci siamo spesi molto anche con il supporto dell’amministrazione regionale». Si tratta di una piattaforma web per il commercio elettronico che sarà gestita direttamente dall’Aafvg e alla quale aderiranno prioritariamente i soci allevatori e trasformatori con i loro prodotti lattiero-caseari e derivati della carne, oltre a una serie di imprese della produzione agroalimentare regionale che forniranno vino, birra, olio, panificati, sottolio e sottaceti, confetture e conserve.

Caro energia e materie prime erodono i margini - Ultima modifica: 2022-09-15T09:01:41+02:00 da Lucia Berti

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