Aral: bilancio positivo di un anno difficile

Da sinistra, il presidente Mauro Berticelli e il vice Roberto Chizzoni
Assemblea dell’Associazione regionale allevatori della Lombardia

“La pandemia da Covid 19 ha profondamente vincolato le nostre attività, ma l’associazione ha subito reagito attivando tutte le azioni volte alla sicurezza sia per il personale che per gli associati e fruitori dei servizi, chiudendo l’annata con un bilancio positivo sotto ogni profilo”. Questo il messaggio lanciato dal presidente dell’Aral (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) Mauro Berticelli ai delegati territoriali riuniti in assemblea generale al Centro Fiera del Garda di Montichiari per l’approvazione del consuntivo 2020 e del preventivo 2021.
Con lui il vicepresidente Roberto Chizzoni, il direttore generale Andrea Galli, i consiglieri del direttivo, oltre a vari ospiti: dal dg dell’Aia Mauro Donda (in videoconferenza) a Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia.
Aral è profondamente radicata nel sistema zootecnico lombardo: fa capo alla sede principale di Crema, dove si trovano anche i laboratori. Mentre sul territorio sono dislocate le sedi periferiche con funzioni operative per l’Anagrafe Zootecnica e la consegna delle marche.
A livello organizzativo l’Aral è suddivisa in territori con specifiche competenze relative all’erogazione dei servizi a livello locale (controlli funzionali, anagrafe…) e in aree/servizi con valenza trasversale. L’attività principale è legata ai controlli funzionali, CF, con registrazione e gestione dei dati sulle performance produttive e riproduttive degli animali per ogni specie, razza o tipo, finalizzata alla conservazione della biodiversità, al miglioramento genetico ed alla valorizzazione delle produzioni: 4.527 gli allevamenti (per un totale di 502.134 fattrici) in cui Aral ha operato nell’ambito dei controlli funzionali.
Sono stati oltre 30 mila i controlli eseguiti a livello aziendale con la raccolta dei campioni di latte che ha consentito di eseguire nel laboratorio latte di Aral quasi 4 milioni di analisi con sofisticati strumenti automatici. In questo ambito circa la metà degli allevatori ha continuato a richiedere l’effettuazione dei CF con periodicità a 4 settimane rispetto alle 5 previste. Negli allevamenti in cui sono installati lattometri elettronici omologati vengono effettuati specifici controlli (nel 2020 circa l’8% dei CF sono stati di tipo ATJ). Il 2% dei CF sono stati effettuati in allevamenti con 3 mungiture.
In Aral è operativo anche un laboratorio chimico e microbiologico che ha eseguito nel 2020 quasi 180.000 analisi chimiche e 127.000 analisi microbiologiche. La microbiologia ha visto una evoluzione con l’esecuzione di 25.000 analisi con l’approccio molecolare.
“Nel 2020 Aral è stata fin dall’inizio direttamente coinvolta dall’emergenza Covid, in quanto nel territorio del Lodigiano è stata individuata come si ricorderà la prima zona rossa – ha ricordato il presidente - . Questo ha reso necessaria la sospensione dei servizi sul territorio già dalla fine di febbraio: ci siamo attrezzati fin da subito per garantire la continuità di servizi essenziali quali ad esempio l’anagrafe zootecnica e l’attività analitica nell’ambito della sicurezza alimentare, ma l’iniziale difficoltà di reperimento sul mercato di dispositivi quali mascherine, guanti, camici ed occhiali ha comportato la sospensione per più di un mese delle attività di laboratorio e di campo legate ai controlli funzionali, con impatto economico sicuramente significativo”.
Nonostante le difficoltà, è proseguita pure la costante attività di ricerca e sperimentazione, che anche nel 2020 ha visto proseguire il preziosissimo lavoro sulle cellule differenziali, in collaborazione con l’Università di Milano, con la realizzazione di un protocollo di verifica dei valori soglia ed il proseguimento del lavoro sulla identificazione dei quattro principali agenti mastidogeni.
Tutto questo a supporto dell’attività di Aral di contrasto all’antimicrobico resistenza in collaborazione con il servizio veterinario lombardo. In assenza di fiere e mostre, l’attività aggregativa fra allevatori è stata comunque supportata tramite l’organizzazione di webinar che hanno consentito la partecipazione a distanza di numerosi associati. Mentre sono quasi 1.800 le aziende che hanno deciso di partecipare al progetto di consulenza tecnica gestito da Lombardia Alleva Srl e finanziata con il Psr (misura 2.1) per il miglioramento dell’efficienza produttiva, a supporto anche delle filiere corte e della sostenibilità, che vede l’operatività di un’ottantina di tecnici e consulenti.
In sintesi, nonostante le forti difficoltà, Aral continua a guardare avanti per adeguare e rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento imprescindibile per la crescita e lo sviluppo della zootecnia lombarda.

Aral: bilancio positivo di un anno difficile - Ultima modifica: 2021-07-28T16:29:20+02:00 da Lucia Berti

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