Al via il progetto “Allevamento Custode”

progetto “Allevamento Custode”
Bovina Podolica
Tra i protagonisti l’Aia e l’Associazione Allevatori Campania e Molise

Una nuova importante progettualità, di particolare valore ai fini della salvaguardia e valorizzazione della biodiversità animale di interesse zootecnico, vede la luce all’interno del Sistema allevatoriale nazionale: si tratta del Progetto “Allevamento Custode”. Che parte anche grazie a collaborazioni di alto livello messe in campo da Aia, dall’Associazione Allevatori Campania e Molise (Aacm), dal Consorzio per la Sperimentazione divulgazione applicazione di biotecniche innovative (ConSDABI) di Circello (Bn), dalla Università di Napoli “Federico II” - Cremopar e dal Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa).
Ed è proprio il presidente della rinnovata Associazione Allevatori Campania e Molise, Davide Minicozzi, a spiegarne la genesi: “Questo importante progetto vuole evidenziare la ‘multifunzionalità’ di un modello di zootecnia che - accanto alla funzione produttiva classica di latte o di carne - assolve una funzione di custodia del territorio con benefìci per l’intera collettività. Il progetto prevede una serie di interventi che coinvolgeranno gli allevamenti di animali appartenenti a popolazioni locali campane e razze autoctone di interesse zootecnico, che sono fortemente caratterizzanti il territorio della nostra regione, con evidenti legami con le più tipiche produzioni agroalimentari.
Siamo particolarmente orgogliosi di avere anche in questa occasione fatto sistema collaborando con Aia, Dqa, ConSDABI (National focal point della Fao), Università degli Studi di Napoli Federico II, con il sostegno della Regione Campania“.
Aggiunge il direttore dell’Aacm, Augusto Calbi: “Con questo progetto diamo anche un segnale nella direzione indicata dal New Green Deal Ue. La Campania, in questo senso, con l’ ‘Allevamento Custode’ farà da apripista“.
Positivo anche il commento del direttore generale Aia, Mauro Donda: “Con l’ ‘Allevamento Custode’ si darà un valore aggiunto a un territorio, quello campano, che esprime una biodiversità di interesse zootecnico particolarmente varia e con produzioni-simbolo già radicate.
Le interfaccia con il sistema della raccolta dati effettuata tramite i Controlli Funzionali, l’implementazione gratuita del programma informatico gestionale Si@llEvA e anche – aggiungiamo – i punti di contatto con il più ampio ‘Progetto Leo’ di digitalizzazione della zootecnia italiana avranno una positiva ricaduta pure sul potenziamento dei sistemi di certificazione delle produzioni e del benessere degli animali allevati.
Ne beneficeranno i processi di valorizzazione delle produzioni zootecniche – in questo caso 100% campane – nel loro impatto sui mercati locali e nazionali”.


L’utilizzo dell’indice S:W ratio per valutare l’efficacia del programma di raffrescamento per le vacche da latte

Il tema dello stress da caldo e le conseguenze sulle performance delle vacche da latte è ormai entrato nelle preoccupazioni di tutti gli allevatori, anche in Italia. L’innalzamento delle temperature e il peggioramento delle condizioni che garantiscono il comfort termico delle vacche da latte provocano stress negli animali e perdite sia nelle produzioni che nella fertilità.
Uno studio effettuato nell’ambito del progetto Leo finanziato dal Feasr evidenzia come l’adozione di un indicatore specifico possa esaminare l’impatto del sovraccarico termico estivo e quantificare l’effetto positivo del raffrescamento intensivo sulla ridurre delle perdite di performance. Si tratta dell’utilizzo dell’indice S:W ratio come strumento per valutare l’efficacia del programma di raffrescamento per le vacche da latte in Italia.
I risultati confermano anche che il raffrescamento intensivo delle vacche in estate contribuisce ad aumentare la produzione e l’efficienza produttiva durante tutto l’arco dell’anno e ha un effetto positivo sulle performance degli anni a venire, riducendo i costi di produzione del latte e garantendo un aumento della redditività dell’azienda.

 

Al via il progetto “Allevamento Custode” - Ultima modifica: 2021-04-29T09:37:56+02:00 da Lucia Berti

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