Parte la certificazione del Fiore Sardo Dop. All’Istituto Nord Est Qualità (Ineq) di San Daniele del Friuli (Udine), l’incarico di controllare l’antico formaggio ovino è arrivato dal Mipaaf nel corso del 2016 su segnalazione del competente Consorzio di tutela e, in questi giorni, si stanno sviluppando i primi adempimenti per procedere alla certificazione, dopo che il 6 giugno scorso il Ministero ha definitivamente approvato il relativo Piano di controllo. Il “Fiore” è un formaggio ovino prodotto in Sardegna che ancora oggi conserva particolari tecniche di lavorazione artigianale. Il nome deriva dall’uso, fino a poco tempo fa, di stampi in legno di castagno sul cui fondo era scolpito un fiore al quale venivano accompagnate spesso le iniziali del produttore. Il Consorzio del Fiore Sardo raccoglie oggi 45 associati, costituiti sia da caseifici industriali che da allevatori-produttori, a testimonianza di un particolare radicamento. Nel dettaglio, è un formaggio a pasta dura e cruda, prodotto esclusivamente con latte di pecora intero, fresco e crudo, ottenuto esclusivamente da pecore di razza Sarda, coagulato con caglio in pasta di agnello o di capretto. Con l’incarico relativo al Fiore Sardo Dop, l’Istituto friulano, dunque, controlla e certifica tutti i formaggi a denominazione di origine protetta realizzati con latte di pecora nell’isola. Pecorino Romano e Pecorino Sardo infatti fanno parte da anni della lunga lista di prodotti seguiti dall’Ineq. Quanto agli altri prodotti isolani, inoltre, Ineq è stato designato da parte dell’omonimo Consorzio di produttori a organo di certificazione dell’Agnello di Sardegna Igp per la quale ha ottenuto l’autorizzazione ministeriale alla fine del 2016.
«Si tratta di un ottimo risultato per il nostro Istituto – riferisce il direttore, Francesco Ciani – soprattutto se si valuta il fatto che l’intera filiera ovina sarda, dall’allevamento alla produzione di carne e alla stagionatura di formaggi particolarmente noti, è oggi unificata nell’ambito di un sistema di certificazione coordinato e, per quanto possibile, sinergico».
Anche per il Fiore Sardo, Ineq svolge il ruolo di ente terzo privato autorizzato dal Mipaaf, che ha il compito di verificare il rispetto del disciplinare di produzione attraverso il Piano dei controlli. E questo viene espletato mediante verifiche a più livelli: in campagna, negli allevamenti ovini e nei centri di lavorazione inseriti nel sistema della Dop.