Negli ultimissimi anni l’allevamento di bovine da latte dell’azienda Fratelli Bertolli, di Bascapè (Pv), ha fatto registrare un importante sviluppo, raggiungendo traguardi di grande rilievo. Per esempio, ci dicono i titolari, i cugini Pietro e Piergiacomo Bertolli, nel 2022 viene rinnovato e potenziato il sistema di raffrescamento e ventilazione delle vacche in lattazione e viene ampliato il gruppo delle vacche più produttive. Inoltre è stato rinnovato completamente l’impianto di mungitura.
Grandi risultati anche dal punto di vista riproduttivo, raggiungendo un tasso di gravidanza medio (PR) del 28%. Fondamentale in quest’ambito la scelta fatta nel 2018, quando i titolari dell’azienda hanno deciso di affidare ad Abs Italia la gestione della fertilità della propria mandria. La presenza costante di un tecnico specialista nella fecondazione, Gianmaria Oleotti, e la collaborazione con il veterinario aziendale, Danio Buoli, ha prodotto da subito risultati tangibili in azienda.
Ma è soprattutto sul fronte della qualità del latte che lo sviluppo dell’azienda ha raggiunto traguardi decisivi, come spiega Luca Volpi, nipote di Pietro e Piergiacomo Bertolli, futuro titolare dell’azienda, fresco laureato in Allevamento e benessere animale all’Università di Milano. “Conferiamo il nostro latte - dice Volpi – alla Cooperativa Santangiolina, di San Colombano (Mi), per la trasformazione in Grana Padano. E anche prima dell’inizio della nostra collaborazione con il Consorzio Agrario di Cremona il nostro latte aveva parametri qualitativi in linea con quanto richiesto dalla cooperativa. C’era però un piccolo margine di miglioramento sul quale si poteva lavorare: il latte era un po’ basso in caseina, così che il meccanismo di premi e penalizzazioni della cooperativa ci attribuiva una piccola penalità”.
Nell’autunno del 2020 però, continua Volpi, “c’è stata una svolta, grazie all’inizio del nostro rapporto con Consorzio Agrario di Cremona. L’alimentarista del Consorzio, Luca Cossa, ci ha proposto di adottare, nell’alimentazione delle bovine in lattazione, il loro nucleo Lysmetio, un nutriente proteico additivato di lisina e metionina. Da quel momento la caseina del nostro latte è subito aumentata da 2,65 a 2,80 e successivamente ha raggiunto punte di 2,90. Così ora il meccanismo di premi alla qualità del latte applicato dalla cooperativa non ci attribuisce più una penalità ma al contrario un premio”.
L’approfondimento dell’alimentarista
I risultati ottenuti dall’azienda Bertolli sul fronte della qualità casearia del latte vengono approfonditi dall’alimentarista del Consorzio Agrario di Cremona Luca Cossa, che si occupa dell’alimentazione delle bovine di questa stalla dall’autunno del 2020.
Sottolinea dunque Cossa: “Gli obiettivi della famiglia Bertolli sono stati chiari fin da subito, produrre tanto latte ma soprattutto migliorare i parametri qualitativi del latte, in particolare il tenore in caseina. Questa stalla conferisce il latte alla Cooperativa Santangiolina, che da diversi anni ha intrapreso un importante percorso di valorizzazione della qualità del latte erogando ai propri soci il Premio eccellenza casearia, ovvero un premio aggiuntivo di 2 euro/1000 litri di latte per valori di caseina superiori a 2,75% e con un rapporto caseina/proteina maggiore del 78%. Per raggiungere questo importate obiettivo la proposta del Consorzio agrario di Cremona è stata quella di introdurre nella dieta delle bovine da latte un nutriente proteico altamente tecnologico arricchito da metionina e lisina rumino-protette, i due più importanti aminoacidi essenziali, che sono sempre limitanti nelle vacche altamente produttive”.
Questa scelta dell’azienda Bertolli, “che si può definire un approccio di precision feeding, ci ha permesso di colmare un deficit della razione che era evidente soprattutto in una stalla altamente performante come questa. I risultati sono stati immediati: fin da subito, oltre a un incremento produttivo di oltre 2 litri di latte per vacca, abbiamo attenuto un incremento esponenziale della caseina pari a oltre 15 punti centesimali, passando da 2,62 a 2,80 in brevissimo tempo, con punte di 2,90-2,95 nei mesi invernali”.
Questo si è tradotto ovviamente in maggior introiti per l’azienda, “che ha visto incrementare i premi mensili sulla qualità del latte, che spesso erano anche negativi, da 1.500 euro fino a oltre 8.000 euro, ovvero incrementi di oltre 4 centesimi al litro”.
Continua Cossa: “Il miglioramento della qualità del latte attraverso i nostri prodotti la nostra tecnologia e le nostre competenze è sempre stato nel nostro DNA come azienda mangimistica. Siamo stati tra i primi nel panorama mangimistico nazionale a proporre il concetto della nutrizione amminoacidica di precisione nella vacca da latte, con grandi risultati in termini di produzione e di qualità del latte. Ma non solo: questo approccio ha una ricaduta positiva anche in termini di riduzione dell’inquinamento ambientale attraverso una minor escrezione di azoto. Infatti con l’introduzione di aminoacidi rumino-protetti nella dieta è possibile alimentare l’animale secondo il concetto della proteina ideale, riducendo all’essenziale le fonti proteiche somministrate alle bovine”.
Tab. 1 – I piani alimentari utilizzati in azienda, due gruppi (valori in Kg/capo/giorno)
PER LE VACCHE FRESCHE ALTAMENTE PRODUTTIVE: | |
SILOMAIS | 21.0 Kg |
ORZO INSILATO | 5.0 Kg |
PRATO FASCIATO | 2.0 Kg |
MEDICA FIENO | 2.0 Kg |
PAGLIA FRUMENTO | 0,5 Kg |
MAIS FARINA/FIOCCO | 6.3 Kg |
LATTE LYSMETIO | 4.8 Kg |
SOIA FARINA 46% | 3.5 Kg |
PER LE VACCHE GRAVIDE A FINE LATTAZIONE: | |
SILOMAIS | 24.0 Kg |
ORZO INSILATO | 10.0 Kg |
PRATO FASCIATO | 3.0 Kg |
PAGLIA FRUMENTO | 0,4 Kg |
MAIS FARINA/FIOCCO | 4.0 Kg |
LATTE LYSMETIO | 3.5 Kg |
SOIA FARINA 46% | 2.5 Kg |
Nuclei arricchiti da metionina e lisina
Il nutriente proteico cui fa riferimento Luca Cossa è un prodotto del Consorzio Agrario di Cremona. Si tratta di “Latte Lysmetio” una nuova linea di nuclei arricchita dai più importanti aminoacidi essenziali: la metionina (da Smartammine) e la lisina (Lysigem); aminoacidi ruminoprotetti. Una novità di questa linea è la presenza di lisina ruminoprotetta di ultima generazione.
Spiega l’Ufficio Mangimi del Consorzio Agrario di Cremona: “Una forte produzione di latte ed elevati titoli in caseina richiedono quantità di metionina e lisina che gli alimenti tradizionali non possiedono. Dalla nostra sperimentazione emergono risultati chiari: l’apporto di aminoacidi alla razione con Latte Lysmetio consente all’allevatore di ottenere un latte di maggiore qualità (+0,12% di proteine), maggiori quantità di latte (+1,0 litri di latte per vacca), un maggior grado di benessere animale)”.
Lo stesso Ufficio Mangimi sottolinea: “Consorzio Agrario Cremona è pionere nel settore mangimi già dal 1928 con i prodotti Lattogeno”.
Tab. 2 – Azienda Bertolli, dati produttivi/riproduttivi e qualità del latte (settembre 2022)
Produzione media | 39.0 Lt /capo/giorno |
Indicatori di fertilità (settembre 2022) | |
Tasso di inseminazione (HDR) | 68,00% |
Tasso di concepimento (CR) | 42,00% |
Tasso di gravidanza (PR) | 28,00% |
Lunghezza lattazione | 165 gg |
Qualità latte (attuale): | |
Grasso | 3.95 g/100 ml |
Proteine | 3.52 g/100 ml |
Caseina | 2.75 g/100 ml |
Cel. Somatiche | 140.000 |
Urea | 23 mg/dl |
Lattosio | 5.01 g/100 ml |
Fonte: Santangiolina |
LA SCHEDA DELL’AZIENDA
Denominazione: Bertolli F.lli s.s. società agricola, di Bertolli Piergiacomo e Bertolli Pietro.
Località: Cascina Bissone, Bascapè (provincia di Pavia).
Titolari attuali azienda: i cugini Pietro e Piergiacomo Bertolli.
Futuro titolare: Luca Volpi, nipote di Pietro Bertolli.
Coltivazioni: 33 ettari in proprietà, 32 in affitto.
Coltivati a prati stabili (per fare fieno) e a mais e triticale (per trinciato e insilato).
Numero capi bovini allevati: circa 500, di cui 250 in mungitura.
Destinazione del latte: alla trasformazione in Grana Padano.
Nutrizionista dell’allevamento: Luca Cossa, del Consorzio Agrario di Cremona, coadiuvato dall’agente di zona del Consorzio Giorgio Pretalli.
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