Viaggiando molto alla ricerca di soluzioni innovative, abbiamo avuto negli anni contatti importantissimi prima di tutto con Israele e poi con l'Olanda quindi, a seguire, l'Inghilterra e da ultimo con gli Stati Uniti. Una delle cose che da subito è balzata i nostri occhi era legata al fatto che due paesi lontani anche climaticamente, quali Israele e Olanda, producessero molto latte di grande qualità senza utilizzare insilato di mais. Non solo, ma le razioni israeliane spesso limitano il rapporto foraggi concentrati, senza tuttavia che gli animali mostrino segni evidenti di acidosi!
Da lì e scattata la molla che ci ha fatto capire che la cosa più importante nella razione è il poter ottenere la massima efficienza nei confronti nel rumine. Un rumine che funziona costringe l’animale a masticare ed a tamponare la razione evitando fenomeni di acidosi.
Da queste osservazioni siamo partiti. Produrre latte significa anche produrre foraggi, tanti e di buona qualità. Vacche e bufale sono ruminanti, e non è così banale ripeterselo ogni tanto, perché solo da un rumine in piena efficienza passano produzioni elevate, qualità, sanità dell’animale e durata in stalla. Su questo è facile essere tutti d’accordo, ma le cose si complicano un po’ quando si tratta di tradurre in pratica la teoria e declinare la produzione foraggera nella forma migliore. Che è una sorta di abito su misura confezionato per ogni azienda, in base al clima, ai terreni, alle disponibilità irrigue.
Le scelte foraggere cambiano e si adattano, quindi, ma non basta coltivare se non si conserva adeguatamente. Agroteam S.p.A. da sempre ha coniugato l’aspetto nutrizionale con la produzione in campo, l’attenzione alla formulazione abbinata a quella delle scelte foraggere più idonee, spesso anticipando tendenze e soluzioni.
Le nostre scelte sono sempre state indirizzate alle culture polifite per un motivo molto semplice: minimizzare le possibilità di errore o di incidenti estemporanei legati al meteo. Non dimentichiamo che il nostro mix di sementi nasce in origine in alternativa al loietto che troppo spesso dava problemi legati o all'allettamento o alla terra contenuta oppure al marciume del piede o a una differente e non corretta sostanza secca.
Con i mix riuscivamo ad ovviare a quasi tutti i problemi che il loietto creava. Lavorando con più colture, infatti, si ha la probabilità di sbagliare meno, o quantomeno di mediare. Inoltre ci consente di gestire meglio la finestra di raccolta. Anche per quanto riguarda le quantità prodotte per ettaro, si dovrà cercare una soluzione di compromesso.
È noto, infatti, che meno il foraggio è maturo, meno se ne produce, ma è al contrario anche più digeribile. Qui il compromesso è legato appunto allo stadio di raccolta, che dovrà consentire di ottenere il massimo per quanto riguarda la quantità prodotta, non trascurando tuttavia la qualità.
L’altra componente che richiede un compromesso, anche se di minor impatto, è legata all'efficienza alimentare: un foraggio estremamente giovane è infatti di norma meno efficiente all'interno del rumine, venendo in parte a mancare l’effetto meccanico. Questo ovviamente se comparato a un foraggio tagliato un po’ più avanti.
Così, da oltre 30 anni Agroteam S.p.A. studia, sviluppa e seleziona le migliori essenze foraggere per garantire un prodotto stabile negli anni, sano e di altissima efficienza e digeribilità in ogni condizione ambientale.