Dopo 12 anni di tempo per adeguarsi ai nuovi requisiti e quasi quattro anni di contenzioso aperto con Bruxelles sino al deferimento alla Corte Ue, l'Italia ha visto finalmente la chiusura ufficiale della procedura d'infrazione sulle gabbie per le galline ovaiole.
La Commissione Ue ha infatti deciso di archiviare la procedura aperta nel gennaio 2012 e che ad aprile 2013 era arrivata sin davanti ai giudici di Lussemburgo, in quanto gli allevatori italiani ancora non avevano adottato le nuove gabbie più ampie e spaziose che consentono un maggior benessere per le galline d'allevamento.
Dopo numerosi contatti e la trasmissione di una corposa documentazione, molto complessa da raccogliere tramite il Ministero della sanità via Regioni e Asl, è stato infatti possibile dimostrare a Bruxelles che tutto il territorio italiano si è uniformato alle norme Ue. Da qui la decisione della Commissione Ue di chiudere definitivamente il caso.
(Ansa)