Soia da aree non deforestate

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Grazie alle certificazioni offerte da Cereal Docks i consumatori possono scegliere prodotti a “zero deforestazione”, ovvero derivati da produzioni sostenibili e certificate lungo tutta la filiera che non comportino azioni di disboscamento o depauperamento selvaggio delle risorse naturali

Il termine sostenibilità è oggi sulla bocca di tutti e, per quanto concerne l'agroalimentare, rappresenta un obiettivo imprescindibile.

Ne è convinta anche l’Unione europea che, con il Green deal e la strategia Farm to fork, imporrà una riduzione entro il 2030 del 50% dei pesticidi, del 20% dei fertilizzanti e del 50% degli antibiotici negli allevamenti, e, attraverso il Recovery Plan, riconoscerà un supporto economico a chi investirà in innovazione sostenibile.

La sostenibilità è oggi un requisito irrinunciabile anche per i consumatori, che sempre più stanno cambiando le proprie abitudini d’acquisto per effetto della crescente sensibilità ai temi ambientali.

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Nel corso della pandemia, quando l’emergenza ha posto al centro dell’attenzione tematiche come l’igiene e la sicurezza, i consumatori hanno osservato quanto i propri comportamenti di acquisto possono avere un impatto sull’ambiente e hanno scelto di premiare le aziende che puntano sulla sostenibilità.

Davanti a questo scenario, il settore agroalimentare evolve rapidamente e cerca di fare il possibile per rispondere concretamente alle richieste del consumatore sempre più esigente. Lo fa proponendo certificazioni e sistemi di tracciabilità in grado di offrire a chi acquista tutte le informazioni necessarie per conoscere nel dettaglio la storia di quel prodotto.

È in questo senso che si sta muovendo Cereal Docks - gruppo industriale italiano, attivo nella prima trasformazione agro-alimentare per la produzione di farine, oli e lecitine da semi oleosi e nel trading di cereali destinati alla nutrizione animale e all’industria alimentare – che già dal 2012 ha deciso di scommettere sulle filiere tracciate e sostenibili nel settore dei semi oleosi. Vediamo come.

Soia responsabile, elevati standard di sostenibilità

Dopo aver creato un sistema di filiere sostenibili dedicato alle produzioni nazionali da agricoltura convenzionale, nel 2019 Cereal Docks ha ottenuto la certificazione RTRS (Round Table Responsible Soy – Mass Balance), un’iniziativa che “parte da lontano”, coinvolgendo i produttori di soia, rivenditori e organizzazioni della società civile di tutto il pianeta, con particolare riguardo alle Americhe.  Questi soggetti hanno sviluppato un sistema di certificazione volontario basato su elevati standard di sostenibilità per garantire che la soia, sia come materia prima che come prodotti derivati abbia origine da un processo ecologicamente corretto, socialmente responsabile ed economicamente sostenibile.

RTRS certifica quindi la responsabilità delle produzioni, dei processi e del trading di soia a livello globale, escludendo le origini “sensibili e soggette a deforestazione”. In questo modo è possibile selezionare i fornitori e garantire la sostenibilità dell’intera filiera della coltivazione della soia, sia come materia prima che come derivati, dal “produttore al consumatore”.

Lo standard di produzione per la soia responsabile, che può essere utilizzata per le filiere food e feed, comprende requisiti mirati al mantenimento di aree geografiche ad alto valore di conservazione, implementazione di buone pratiche agricole, condizioni di lavoro eque e rispetto dei diritti dei proprietari terrieri.

Grazie alla certificazione RTRS, Cereal Docks può garantire ai propri clienti che le farine, gli oli e le lecitine di soia prodotti nello stabilimento di Marghera (Venezia) e destinati alle filiere food e feed provengono da soia ottenuta da pratiche responsabili, senza azioni di disboscamento o depauperamento selvaggio delle risorse naturali né violazione dei diritti umani.

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Lo sbarco del seme

In particolare, lo standard di produzione per la soia responsabile, comprende requisiti mirati al mantenimento di aree geografiche ad alto valore di conservazione, implementazione di buone pratiche agricole, condizioni di lavoro eque e rispetto dei diritti dei proprietari delle terre. RTRS certifica quindi la responsabilità delle produzioni, dei processi e del trading di soia a livello globale, escludendo le origini «sensibili e soggette a deforestazione.

Filiere più rispettose dell'ambiente

La crescita del comparto agroalimentare passerà dalla consapevolezza che i consumatori sceglieranno con sempre maggiore decisione di acquistare prodotti a 'zero deforestazione', ovvero, derivati da produzioni sostenibili e certificate lungo tutta la filiera che non comportino azioni di disboscamento o depauperamento selvaggio delle risorse naturali. Una scelta consapevole che deve trovare una risposta concreta dal mercato, affinché insieme si possa contribuire alla salvaguardia dell'ecosistema e del Pianeta.

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Un impegno importante anche per l’italianità

L’attenzione per la sostenibilità rappresenta uno dei punti di forza della relazione tra Cereal Docks e il mondo agricolo italiano. Le filiere tracciate e sostenibili sono certificate secondo lo schema DTP112 di Csqa. Parliamo in particolare delle filiere di semi oleosi come soia, colza e girasole e di cereali, come il mais bianco. Un percorso che inizia con il coinvolgimento diretto del mondo agricolo e tramite varie forme di associazionismo.

I produttori e i fornitori delle filiere certificate, che si impegnano al rispetto di precisi disciplinari di coltivazione, sono dislocati in varie regioni. La raccolta delle materie prime avviene negli stabilimenti di Camisano Vicentino e di Portogruaro (Ve) e in diversi centri di stoccaggio, garantendo la corretta gestione dei lotti sostenibili lungo tutte le fasi, dal ricevimento alla consegna del prodotto finito.

Per identificare i prodotti derivati da filiere italiane, in particolare gli oli da semi, Cereal Docks ha creato il marchio Alimento Italia® che viene apposto sulle etichette a scaffale, per esempio, nelle bottiglie di olio di semi di soia, girasole, girasole alto oleico e girasole per frittura, di vari formati distribuiti in importanti punti vendita della GDO.

In ogni etichetta è inserito un QR code: inquadrandolo e inserendo il numero di lotto e codice di verifica indicato nella confezione, è possibile scoprire la provenienza dei semi da cui deriva l’olio. Tutto ciò grazie a Sistema green®, il marchio di Cereal Docks che identifica le filiere tracciate e sostenibili di soia, mais bianco, girasole e derivati e che, attraverso il “Portale della sostenibilità”, traccia lo scambio di informazioni tra i vari soggetti della filiera, fino alla localizzazione dei terreni di coltivazione.

Tab. 1 - Le garanzie disponibili offerte da Cereal Docks per ogni tipologia di originazione 

Stabilimento Cereal Docks Marghera, qui arriva anche la soia ogm estera

Tutti gli stabilimenti di Cereal Docks sono certificati secondo schemi di sostenibilità, ma punto di riferimento per questa nuova evoluzione delle politiche di sostenibilità è lo stabilimento Cereal Docks Marghera, specializzato nella lavorazione di semi di soia ogm di provenienza estera per la produzione di farine, oli e lecitine, che rappresenta uno snodo produttivo e logistico fondamentale per la gestione della catena di approvvigionamento e di distribuzione del Gruppo.

Tutto lo stabilimento è concepito secondo criteri di sostenibilità che vanno dall'uso di energie rinnovabili all'efficienza energetica degli impianti fino alla presenza di una piattaforma logistica che integra nave, rotaia, gomma. Cereal Docks Marghera, inoltre, dal 2012 è certificata 2BsVs, sia come collettore di materie prime agricole che per la loro lavorazione. Questo schema prevede, tra l'altro, l'eliminazione di qualsiasi impatto sui territori con elevata biodiversità (foreste primarie, aree protette, ecosistemi, praterie).

Soia da aree non deforestate - Ultima modifica: 2021-06-14T15:28:49+02:00 da Mary Mattiaccio

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