All'appello degli allevatori e dell'assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, per “salvare” il latte friulano, il cui consumo attraverso il canale horeca è stato messo in ginocchio dall'emergenza sanitaria conseguente alla pandemia del Covid-19, ha subito risposto il gruppo Roncadin di Meduno (Pordenone), importante produttore di pizze surgelate.
Infatti l’azienda ha manifestato la propria disponibilità a utilizzare mozzarella prodotta con latte munto in regione e ha elaborato uno specifico progetto assieme all'agenzia di cluster AgrifoodFvg a cui Zannier ha affidato l'operatività della questione.
Spiega l'ad del gruppo di Meduno, Dario Roncadin (nella foto): «L’avvio di questa collaborazione è frutto di una relazione con AgrifoodFvg avviata da diversi anni e che, sin dall’inizio, aveva lo scopo di mettere sullo stesso tavolo tutti gli attori della filiera, allevatori e trasformatori, per un progetto di filiera corta e a chilometri zero con la mozzarella biologica di alta qualità. La mozzarella adatta alle nostre esigenze produttive, come caratteristiche di prodotto, ha una percentuale di umidità più ridotta rispetto al prodotto che usa la ristorazione tradizionale. I tecnologi delle rispettive aziende hanno lavorato con grande velocità e in grande sinergia per realizzare il prodotto perfetto per le pizze Roncadin e questa stretta relazione ha permesso di raggiungere l’obiettivo in tempi record, un’operazione in cui vinciamo tutti per il bene dell’economia del territorio. La mozzarella friulana, comunque, coprirà soltanto una parte del fabbisogno settimanale, necessario alla produzione di prodotti destinati al mercato italiano, europeo e anche americano».
Il gruppo Roncadin opera su uno stabilimento di 30mila mq di superficie, con 608 collaboratori che confezionano oltre 630mila pizze al giorno; tra l’altro 306 referenze sono prodotte per la gdo. Il 69% del fatturato (120 milioni di euro) viene realizzato all’estero, principalmente in Germania (20%), Regno Unito (15%) e Paesi extraeuropei (34%).