Le nuove disposizioni governative relative all’emergenza covid e alla ripresa delle attività economiche e produttive prevedono la possibilità di una ripartenza degli eventi fieristici già a partire dal prossimo 15 giugno. Dunque CremonaFiere si sta attivando tempestivamente per organizzare le rassegne zootecniche di autunno, appuntamento clou del calendario delle manifestazioni organizzate di CremonaFiere. Abbiamo incontrato il presidente Roberto Biloni e il direttore Massimo De Bellis per fare il punto della situazione con loro.
“La macchina organizzativa - ci dice il presidente Biloni - ha ripreso a funzionare a pieno regime nonostante i problemi causati dalla pandemia e dal relativo lockdown. Il nostro personale dell’area tecnica, ma non solo quello, ha avuto un comportamento encomiabile. La programmazione degli eventi è ripartita in gande stile e, come da nostra tradizione, stiamo allestendo la scaletta tecnica dell’evento clou della programmazione annuale che è rappresentato dalle Rassegne zootecniche internazionali. Che contrariamente a quanto comunicato in un primo tempo, non si svolgeranno dal 3 al 5 dicembre, bensì dal 26 al 28 novembre”.
Precisa il direttore De Bellis: “L’anticipazione di una settimana si è resa necessaria perché il lockdown ha scombussolato il calendario delle rassegne internazionale, che, per loro natura, sono vincolate da una programmazione ben precisa. Programmazione che era saltata. Per cui abbiamo ritenuto opportuno anticipare di una settimana l’evento fieristico dedicato alla zootecnia specializzata e professionale”.
Evento che si terrà, stante il perdurare delle condizioni attuali, in presenza per quanto riguarda l’esposizione delle vacche da latte, ma che terrà conto anche dell’esperienza fatta lo scorso anno con gli eventi on line.
Ricordiamo che proprio le rassegne dello scorso anno, in piena pandemia, con l’innovativo Festival della vacca da latte, fatto non in presenza e con riprese video, aveva visto la partecipazione di oltre trecento capi, provenienti da una sessantina di allevamenti in rappresentanza di diciannove province. Esperienza dettata dall’emergenza, che si è rivelata innovativa e certamente positiva. Esperienza di cui fare tesoro, ma la voglia di tornare in Fiera con le vacche è tanta. E a CremonaFiere ci si sta attrezzando.