Verona, con Edagricole 4 convegni zootecnici

Verona
Programmati per l’edizione 2026 di Fieragricola. Dall’allevamento bovino alla filiera della carne suina

La prossima edizione di Fieragricola Ve­rona (febbraio 2026) sarà arricchita da quattro incontri zootecnici organizzati da Edagricole.
Gli argomenti in discussione saranno di primissimo interesse: la qualità del latte vaccino, il miglioramento genetico dei bovini, lo sviluppo della filiera della carne suina e infine l’attesissima premiazione dell’Allevatore dell’Anno.

Qui di seguito riportiamo, con grande anticipo, argomenti, date, orari, relatori, relazioni. In tutti e quattro i casi la location è l’Area Forum del padiglione 9 della fiera.

Mercoledì 4 febbraio ore 14.15

Il primo appuntamento è un agile wor­kshop di un’ora: avrà luogo mercoledì 4 febbraio 2026 dalle ore 14.15 alle ore 15.15.
Il titolo del workshop è: “Come evolve l’attenzione verso la qualità del latte”

Evento a cura dell’Informatore Zootecnico (Edagricole).

Nell’ambito della produzione di latte vac­cino, il concetto di qualità presenta come noto diverse sfaccettature. C’è un aspetto economico, legato ai meccanismi del “pa­gamento del latte a qualità” corrisposto agli allevatori da molti caseifici e latterie. C’è l’aspetto tecnologico, legato all’effi­cienza della trasformazione casearia.

C’è il ruolo che il latte assume come indicatore di numerose problematiche sanitarie della bovina. E c’è l’aspetto di sicurezza sanitaria nei confronti del consumatore.
Di tutto questo discuteranno tre fra i prin­cipali esperti italiani della materia: due appartenenti ai principali consorzi dop italiani e uno appartenente allo zoopro­filattico di Brescia:

- Angelo Stroppa, consorzio Grana Pa­dano - Coordinatore Tecnico Scientifico.

- Valentina Pizzamiglio, consorzio Par­migiano Reggiano - Responsabile Ricerca Innovazione Competenze Sostenibilità.

- Paolo Daminelli, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emi­lia Romagna, Responsabile del Centro di Referenza per la qualità del latte bovino.

Moderatore: Giorgio Setti, giornalista Edagricole.

Giovedì 5 febbraio ore 11.30

Il secondo dei quattro incontri zootecnici di Verona organizzati da Edagricole è un classico convegno tecnico. Si terrà giove­dì 5 febbraio 2026 dalle ore 11.30 alle ore 13.30. Il titolo è: “Oltre la genomica”

Convegno a cura dell’Informatore Zootec­nico in collaborazione con Fedana (Fe­derazione delle Associazioni Nazionali di Razza e Specie).

Il miglioramento genetico delle bovine da latte è evoluto velocemente negli ultimi anni, anche grazie al nuovo strumento della genomica. Ora però avanzano altre metodologie di selezione che permette­ranno al miglioramento di risultare ancora più rapido e ancora più mirato alle esigen­ze del mondo produttivo.
Ne discuteranno genetisti che sono in prima linea all’interno di questa problematica:

- Martino Cassandro, Università di Pado­va, direttore di Fedana e di Anafibj.

- Fabio Pilla, Università del Molise, docen­te di Miglioramento Genetico.

- Alessandra Stella, Cnr, direttore dell’Istituto di Biologia e Biotecnologia agraria.

- Nicola Macciotta, Università di Sassari, docente di Animal Breeding.

- Gabriel Senczuk, Università del Molise, docente di Miglioramento Genetico.

- Antonio Francioso, Università di Tera­mo, docente di Biochimica.

Moderatore: Giorgio Setti, giornalista Edagricole.

Giovedì 5 febbraio ore 14.30

Anche il terzo evento 2026 è un conve­gno, si tratta della seconda edizione del “Pork Summit”, un incontro sulla filiera della carne suina proposto per la prima volta nell’ambito della precedente edizio­ne di Fieragricola Verona.
L’edizione numero due del Pork Summit si svolgerà giovedì 5 febbraio 2026 dalle ore 14.30 alle ore 16.30.
Eccone il titolo: “Pork Summit - Cosa serve per lo sviluppo della filiera della carne suina”

Convegno a cura della Rivista di Suinicol­tura (Edagricole).

In questo incontro esponenti delle varie fasi della filiera suinicola, dall’allevamen­to alla macellazione, dalla trasformazione alla commercializzazione, metteranno a fuoco le più efficaci iniziative per perfe­zionare i rapporti fra i diversi momenti del percorso di produzione della carne.
Ovviamente denunceranno i nodi più criti­ci, con spirito costruttivo e collaborativo. E proporranno soluzioni, di breve e di medio periodo.

Interverranno:

- Maurizio Gallo, direttore Anas, Associa­zione nazionale allevatori di suini: “Come il miglioramento genetico, in suinicoltura, può incrementare la qualità della carne”.

- Alberto Cavagnini, allevatore - Milzano (Brescia): “L’esperienza del Gruppo Cava­gnini, che all’interno della medesima azien­da si occupa sia dell’allevamento dei suini che della lavorazione della carne”.

- Annalisa Scollo, Università di Torino, docente di Malattie infettive del suino: “Le possibili iniziative di biosicurezza, in allevamento e fuori, per opporsi alla peste suina africana”.

- Gabriele Canali, docente di Economia all’Università Cattolica, direttore del cen­tro ricerche Crefis: “L’evoluzione dei prezzi dei suini e della redditività lungo tutta la filiera – Focus sul mercato”.

- Davide Calderone, direttore Assica, Associazione industriali delle carni e dei salumi: “I rapporti tecnici ed economici tra la fase dell’allevamento e quella della lavorazione della carne”.

- Martin Niederkofler, responsabile carni di Despar, direttore del Centro di lavora­zione carni e salumi: “Il momento in cui la carne suina incontra il consumatore: l’effetto di qualità, packaging e prezzo”.

Moderatrice: Sara Nicolini, veterinaria.

Sabato 7 febbraio ore 12.00

Quarto incontro a Fieragricola Verona l’attesissima attribuzione del premio Allevatore Dell’Anno 2025, classico rico­noscimento dell’Informatore Zootecnico arrivato ormai alla sua 15a edizione (nel box pubblicato in questa pagina i nomi di tutti i premiati negli anni scorsi).
La kermesse andrà in scena sabato 7 feb­braio 2026 dalle ore 12.00 alle ore 13.15, sempre all’Area Forum del padiglione 9 della Fiera.
Si intitolerà così: “L’Allevatore Dell’Anno - La premiazione”

Evento a cura dell’Informatore Zootecnico.

Come già avvenuto in passato, anche in questa occasione i premiati saranno tre, dal momento che sono previste tre categorie:

- Allevatore di bovine da latte in pianura.

- Allevatore di bovine da latte in montagna.

- Allevatore di bovini da carne.

Com’è noto, il premio ha l’obiettivo di mettere in luce esperienze imprendito­riali originali e vincenti, in grado di costi­tuire eventualmente un esempio per altri allevatori.

Ovviamente i nomi dei tre vincitori, dei tre “Allevatori dell’Anno 2025” verranno man­tenuti riservati sino alla stessa mattina di sabato 7 febbraio. Ma poi le loro storie saranno raccontate sui numeri dell’Infor­matore Zootecnico successivi a questa data, oltre che sul sito web e sui social.

La cerimonia di premiazione sarà vivaciz­zata, oltre che dagli interventi degli stes­si imprenditori, anche dalla proiezione di video girati nelle tre aziende zootecniche. La consegna delle targhe ricordo ai tre Al­levatori dell’Anno sarà effettuata da perso­nalità del mondo zootecnico italiano e da dirigenti di Veronafiere. Condurrà l’incontro Giorgio Setti, giornalista Edagricole.


ALLEVATORE DELL’ANNO, L’ALBO D’ORO

L’Allevatore dell’Anno è un riconoscimento istituito dalla rivista Informatore Zootecnico ormai da 15 anni. Eccone il palmarès:

- L’Allevatore dell’anno 2011: il bresciano Gabriele Seminario.

- L’Allevatore dell’anno 2012: la cremonese Lara Balestreri.

- L’Allevatore dell’anno 2013: il modenese Apostolo Valtulini.

- L’Allevatore dell’anno 2014: il rodigino Luca Marangoni.

- L’Allevatore dell’anno 2015: il cremonese Paolo Faverzani.

- L’Allevatore dell’anno 2016: il modenese Matteo Panini.

- L’Allevatore dell’anno 2017: Sara ed Elena Ferrari, piacentine.

- L’Allevatore dell’anno 2018: il mantovano Paolo Benedusi.

- L’Allevatore dell’anno 2019: i tre allevatori Francesco Ar­noldi, Laura Cenni, Pietro Pizzagalli.

- L’Allevatore dell’anno 2020: i piacentini Elena, Paola e Fausto Gandolfi.

- L’Allevatore dell’anno 2021: i tre allevatori Leonardo Ba­rozzi, Federico Merlo, Sergio Visini.

- L’Allevatore dell’anno 2022: la famiglia Freretti, del mantovano.

- L’Allevatore dell’anno 2023: i tre allevatori Roberto Chiz­zoni, Francesca Sabbadin, Alberto Cavagnini.

- L’Allevatore dell’anno 2024: i fratelli Bini, del mantovano, Ester ed Elena Bedini, del modenese, Silvano Pecchio, della provincia di Torino.

Verona, con Edagricole 4 convegni zootecnici - Ultima modifica: 2025-12-04T11:37:34+01:00 da Laura Della Giovampaola

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