Ue, via libera al nuovo regolamento Dop e Igp in Commissione agricoltura

Obbligatorio il nome del produttore per i prodotti Dop e Igp e della zona di origine per le Igp. L’Euipo avrà un ruolo solo consultivo

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Il 31 maggio ci sarà probabilmente il voto in Sessione Plenaria del Parlamento che darà il via ai Triloghi per arrivare alla votazione finale del Parlamento entro l’ottobre del 2023

Approvato all'unanimità in Commissione Agricoltura al Parlamento europeo il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp presentato dal suo relatore Paolo De Castro (vedi qui). Il 31 maggio è probabilmente previsto il voto in Sessione Plenaria del Parlamento che darà quindi il via ai Triloghi per arrivare alla votazione finale del Parlamento entro l’ottobre del 2023. L’entrata in vigore del Regolamento, potrebbe arrivare nel gennaio del 2024. L’iter è stato avviato nell’ottobre del 2020 e la Commissione europea aveva presentato la sua proposta di riforma delle Ig (Indicazioni geografiche) il 31 marzo 2022.

«Il Parlamento europeo continua  - ha commentato De Castro - a far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico, rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori».

Rafforzata la tutela per le Ig con nuovi obblighi

Nel testo adottato, spiega De Castro, «abbiamo introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l’origine della materia prima principale. Non solo, su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia. In particolare – spiega l'eurodeputato Pd -  è stato chiarito come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp.»

Protezione anche on line

 I prodotti Dop e Igp «beneficeranno di protezione ex-officio anche online. Nel caso in cui vengano utilizzati come ingredienti, sarà invece necessaria un'autorizzazione scritta da parte dei rispettivi consorzi di tutela - ha sottolineato De Castro -, a beneficio dei quali proponiamo anche di semplificare le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione».

Un ulteriore passo per difendere le eccellenze agroalimentari italiane

«L’obbligo di utilizzo di almeno il 50% delle materie prime realizzate nella Nazione di appartenenza del marchio Igp e quello relativo all’indicazione del nome produttore, come deciso oggi dalla Commissione Agri, rappresenta - ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida - un ulteriore passo per difendere le eccellenze agroalimentari italiane. Grazie al lavoro svolto dagli europarlamentari italiani di diversi schieramenti, Procaccini, Dorfman, De Meo, De Castro, Rondinelli, Laureti, Lizzi, Conte, Ghidoni, Basso e  Giarrusso, continuiamo a impegnarci per proteggere i nostri prodotti di qualità dal fenomeno dell’Italian Sounding che sottrae centinaia di miliardi alla nostra economia e per difendere insieme il Sistema Italia, simbolo di eccellenza nel mondo».

L’Euipo avrà un ruolo solo consultivo

L’Europarlamento ha preso una posizione anche su uno dei punti più discussi del regolamento, e cioè il ruolo dell’Ufficio europeo dei brevetti, l’Euipo: «Con il testo adottato oggi, con cui andremo al negoziato con i ministri già prima dell'estate – dichiara De Castro – chiariamo che l’Euipo dovrà avere un ruolo puramente consultivo e su questioni tecniche, mentre l’interlocutore principale dei produttori resterà la Direzione Generale agricoltura della Commissione Ue, consolidando il legame tra i marchi della qualità europea e lo sviluppo delle aree rurali».

Obiettivo, giungere entro l’autunno all’approvazione finale

«Ora che il primo passo è stato compiuto occorre tutto il supporto da parte degli Stati Membri, in particolare chiediamo sostegno alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che già hanno sostenuto fortemente la riforma nelle fasi iniziali dei Triloghi – dichiara Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia - affinché i risultati ottenuti dal Parlamento europeo non vengano erosi o minacciati nella fase finale dei Triloghi e per arrivare a un quadro legislativo più chiaro per consolidare il sistema ma anche per evitare interpretazioni spesso contraddittorie da parte delle istituzioni nazionali e regionali. L’obiettivo è giungere entro l’autunno all’approvazione finale e l’Italia dovrà giocare un ruolo determinante per difendere lo strumento oggi più importante per tutelare e promuovere la qualità agroalimentare italiana e su questo il Governo potrà contare sul supporto attivo e convinto della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi soci».

«Da un lato dobbiamo dare grande merito al lavoro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, e in particolare all’On. Paolo De Castro, per il lavoro condotto che ha permesso di correggere e rilanciare la portata della Riforma come proposta nel 2022 dalla Commissione europea – commenta Riccardo Deserti, presidente di Origin Mondo e vicepresidente di Origin Italia. Una proposta che davvero rilancia la visione politica delle Ig (Indicazioni geografiche) come uno dei pilastri di sviluppo agroalimentare dell’Unione Europea e che promuove l’affermazione di un modello condiviso e forte tra i vari Paesi membri».

Ue, via libera al nuovo regolamento Dop e Igp in Commissione agricoltura - Ultima modifica: 2023-04-20T12:48:09+02:00 da Francesca Baccino

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