Allerta rosso per la Psa nel parmense dopo il ritrovamento recente di una nuova carcassa di conghiale infetta a Fornovo (Pr) dopo i ripetuti allarmi lanciati nelle regioni più vocate (vedi qui). Il primo caso di ritrovamento di cinghiale morto risultato positivo al virus nella provincia risale al 29 gennaio scorso, quindi la Psa si sta diffondendo.
Il prossimo 18 aprile è prevista una riunione a livello Ue nella quale la Commissione europea dovrà fare il punto della situazione sull'emergenza Psa ricorrendo, come è probabile, secondo gli operatori del settore, a nuove misure restrittive che riguarderanno anche il parmense, culla deii prosciuttifici nazionali.
L'ipotesi è quello di un nuovo regolamento che prevede, per la provincia di Parma, la divisione in due zone, la prima in zona 1 ossia con le restrizioni più soft e la seconda con le restrizioni massime e più onerose. Dove andrà a cadere la zona di Langhirano nella quale si concentrano i prosciuttifici della pregiata salumeria nazionale è a questo punto è il dilemma del momento.
Già pubblicato un regolamento che aggiorna le zone soggette a restrizioni in Italia a febbraio 2024
Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea era stato pubblicato il nuovo regolamento Ue di esecuzione Ue 760 del 23 febbraio 2024 (vedi Pubblicazione_Regolamento_di_esecuzione_UE_2024760) che ha modificato il Regolamento 594 del2023/ con misure speciali di controllo della peste suina africana.
In una nota, il ministero della Salute aveva informato che il nuovo dispositivo «si è reso necessario in seguito all'avanzamento del fronte epidemico in Italia».
Nel regolamento sono infatti aggiornate le zone soggette a restrizione nel territorio italiano in seguito all'insorgenza di casi di Psa. Tra le zone soggette a restrizione sono stati inseriti nuovi comuni delle province di Lodi, Pavia, Milano, Piacenza, Parma, La Spezia e Asti.
Nella zona soggetta a restrizione 2 ci sono anche due Comuni della Regione Toscana, nella provincia di Massa-Carrara.