Fatturato e utile in crescita: così Granterre chiude il 2019

Il bilancio 2019, molto positivo grazie alle ottime performance di Parmareggio, consente al consorzio modenese di riconoscere ai soci altri 5 milioni di euro di dividendi e ristorni sui conferimenti. Riconfermato il cda uscente. Nominati tre ulteriori consiglieri per rafforzare la rappresentanza della base sociale e proseguire nel percorso di rinnovamento generazionale

 

Sarà ancora il presidente Ivano Chezzi – affiancato dai due giovani vicepresidenti Enrico Manni e Kristian Minelli, anch’essi riconfermati, e dall’ad Giuliano Carletti – a guidare il consorzio Granterre di Modena per il prossimo triennio, in rappresentanza della base sociale. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea dei soci che si è riunita, in videoconferenza, per approvare il bilancio di esercizio 2019 ed eleggere il nuovo cda.

Una decisione frutto degli ottimi risultati gestionali, patrimoniali e finanziari che ha saputo realizzare il consorzio. Dei quali hanno beneficiato i caseifici associati: grazie ai risultati raggiunti, l’assemblea ha deliberato la destinazione ai soci di 5 milioni di euro di dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati in corso d’anno, e in crescita di oltre il 7% rispetto al 2019.

Non solo. I consolidati andamenti positivi di Parmareggio hanno favorito anche la crescita della produzione dei soci di Granterre: le forme conferite nel 2019 sono state 373mila, con un incremento di oltre 22.700 forme (+6,5%) sul 2018. Dal punto di vista mutualistico, elevata e in costante aumento la percentuale di prevalenza: l’attività svolta con i soci rappresenta il 91,02% dell’attività complessiva di Granterre (era all’89,97% nel 2018).

La crescita dei giovani amministratori

Granterre dedica particolare attenzione all’inserimento e alla crescita dei giovani: da alcuni anni - analogamente a quanto fatto dalle altre cooperative del gruppo - ha avviato un importante avvicendamento generazionale, che ha portato oggi l’età media degli amministratori a 48 anni; nel 2011 era di oltre 60.

Grazie a un preciso percorso di formazione e apprendimento che coinvolge i consiglieri dei caseifici soci, chi viene nominato in Granterre ha già potuto partecipare alle sedute del cda uscente in veste di invitato, acquisendo così le competenze necessarie per svolgere appieno il proprio ruolo di amministratore neo-eletto. Nei giorni scorsi, in coerenza con questo percorso, Enrico Manni è stato nominato presidente di Albalat, e Andrea Silingardi (che è anche consigliere di Granterre) presidente di Artest.

Parmareggio, la marca leader di mercato che continua a crescere

Nel 2019 il fatturato complessivo di Parmareggio, trainato dalla crescita dei volumi venduti, ha raggiunto i 408,6 milioni di euro, con un incremento di oltre 43 milioni sul 2018 (+11,9%); di questi 81,9 milioni di euro provengono dalle vendite all’estero, che hanno registrato un aumento a valore del 17% (+11,9 milioni) e a volume del 12%. L’utile netto è stato di 9,7 milioni di euro.

In tutto questo, spiccano le performance dei prodotti a marchio Parmareggio, che da soli hanno raggiunto un fatturato di 185 milioni di euro, pari al 45% del fatturato totale (408,6 milioni è il fatturato complessivo dell'azienda Parmareggio; di questo, 185 milioni vengono dai prodotti a marchio Parmareggio). E di questi 185 milioni, 36,7 milioni sono provenienti dall’export, il 44,8% del totale esportazioni. Il formaggio a marchio Parmareggio e Parmissimo superano il 52% del totale venduto.

“I risultati del 2019 sono stati un ulteriore passo avanti del Progetto Parmareggio, che si è concretizzato e sempre più rafforzato, anno dopo anno, raggiungendo traguardi formidabili” ha dichiarato Chezzi nella sua presentazione del bilancio.

Tutti i prodotti di punta a firma Parmareggio sono da podio: per esempio “l’Abc della merenda” nel 2019 ha scalato la classifica posizionandosi al primo posto nel mercato delle merende refrigerate, con una quota che supera il 48% del segmento. Un successo di grande rilievo, che nel 2020 ha purtroppo subito una brusca battuta d’arresto a causa dell’emergenza Covid e della conseguente chiusura delle scuole, ma che si prepara alla ripartenza autunnale con rinnovata convinzione.

Sul gradino più alto anche i pezzi e i bocconcini Parmareggio, i grattugiati di Parmigiano Reggiano e il burro, che al contrario delle merende ha vissuto un momento d’oro durante il periodo di lockdown, quando cucinare dolci è diventata una delle attività preferite dagli italiani in quarantena. Completano questa classifica le fettine, al secondo posto nel mercato specifico, e i formaggini al terzo.

Alla base del successo dei prodotti Parmareggio, dicono i responsabili di Granterre, ci sono due leve strategiche fondamentali: uno studio continuo dei trend di consumo e degli stili di vita per orientare la propria capacità di innovazione su prodotti in grado non solo di soddisfare ma anche di anticipare le esigenze dei consumatori. E milioni di euro investiti in comunicazione.

Fatturato e utile in crescita: così Granterre chiude il 2019 - Ultima modifica: 2020-06-23T21:31:22+02:00 da Giorgio Setti

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