Agriumbria, Lollobrigida: «Sui dazi Usa bisogna abbassare i toni»

Riflettori su Agriumbria 2025, la Mostra Nazionale dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione che si è svolta dal 28 al 30 marzo scorso a Bastia Umbria

Agriumbria
Il taglio del nastro con, primo da destra il presidente dell'Aia, Roberto Nocentini e il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, secondo da destra
In primo piano anche l'allevamento bovino, con la Pezzata Rossa Italiana, esempio di duplice attitudine, latte e carne, e la Piemontese nell'ambito della vetrina zootecnica organizzata dall’Associazione allevatori Umbria e Marche

«Ci sono posti dove un ministro deve andare e posti dove vuole andare. Qui io voglio esserci. Perché qui sono rappresentati tutti i comparti e si riesce a capire bene il senso e l'importanza di questo, che lo ricordo, è il settore primario. Inoltre, c'è un ente fiera che lavora in sinergia con le altre fiere di settore più importanti del Paese in un'ottica di sviluppo e non di concorrenza interna. Il primo anno sono arrivato qui per annunciare quello che avrei voluto fare, oggi invece posso dire quello che, come Governo, abbiamo fatto: 11 miliardi di investimenti in agricoltura per meccanizzazione, scuole, formazione, imprese e sviluppo e altro ancora».

«Per quanto riguarda il tema dei dazi - ha detto il ministro - bisogna abbassare i toni: no a rapporti muscolari e guerre commerciali che ci danneggiano. Gli Stati Uniti sono per l'Italia un mercato e un partner importante. Bisogna mantenere la calma ed evitare il panico. Aspettiamo i primi di aprile e capiamo come, in caso di dazi, introdurre risposte comuni, europee, a sostegno di quei comparti che saranno eventualmente danneggiati, tenendo aperta la finestra del dialogo e non dello scontro».

Così Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, è intervenuto all’inaugurazione di Agriumbria 2025, la Mostra Nazionale dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione che si è svolta dal 28 al 30 marzo scorso a Bastia Umbria.

Zootecnia, in vetrina la Pezzata Rossa Italiana e la Piemontese

Ad Agriumbria, nell’ambito dell’allevamento bovino, in scena anche la Pezzata Rossa Italiana, esempio di duplice attitudine, latte e carne, oltre ad un’altra razza che costituisce una eccellenza del panorama allevatoriale nazionale, la Piemontese; l’Associazione allevatori Umbria e Marche anche quest’anno ha garantito una ricca vetrina della biodiversità bovina, equina ed ovicaprina, mostrando al pubblico il motivo per cui la nostra zootecnia è simbolo di distintività ed è una carta vincente in materia di tutela del territorio e dell’ambiente, in un’ottica di sostenibilità.

I concorsi di AssoNaPa

Oltre che nella parte espositiva, in particolare l’ovinicoltura trova ad Agriumbria un suo tradizionale palcoscenico di rilievo, con i Concorsi organizzati dall’Associazione Nazionale della Pastorizia-Asso.Na.Pa. riguardanti le pecore primipare di razza Sarda, le pluripare, gli arieti di 12-24 mesi e gli arieti adulti. Come si vede, zootecnia rappresentata a 360°, proposta sia nella parte più accattivante in termini spettacolari, sia negli spunti di riflessione di carattere tecnico, con Convegni ed Incontri sempre interessanti.

 «Agriumbria è l'agricoltura italiana e quindi europea – ha sottolineato Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere Spa  –. Qui si toccano con mano progetti di impresa che sono progetti di vita e questo merita attenzione e rispetto. Attenzione che, dobbiamo dire, c'è sia da parte del Governo nazionale che di quello regionale, che ringrazio per la  presenza. Voglio ringraziare qui pubblicamente tutto il mio staff, che ricordo si compone di 5 perone. Cinque grandi professionisti che riescono ad organizzare una delle più importanti fiere di settore in Italia».

Erigo Pecci, sindaco di Bastia Umbra ha ricordato il valore strategico per il territorio di Bastia e per tutta l'Umbria del polo fieristico, che merita tutta l'attenzione necessaria e nuovo ulteriore sviluppo. Presente all'inaugurazione anche Simona Meloni, assessore all'Agricoltura della Regione Umbria.

 Federunacoma, i dati sulle macchine agricole

Nel solo 2023, a fronte di 17.600 trattrici di prima immatricolazione, sono state acquistate in Italia ben 52.800 trattrici di seconda mano. Mezzi che molto spesso hanno un’età di esercizio superiore ai 20 anni e che non sono in grado di soddisfare le esigenze della moderna agricoltura.

Per questo, secondo l’associazione dei costruttori, è necessario che a supporto delle attuali politiche agricole europee venga considerata un’agenda specifica per la meccanizzazione, di cui alcuni punti sono stati segnalati oggi al commissario europeo per l’agricoltura Christophe Hansen: partecipazione del comparto alla definizione dei criteri tecnici di assegnazione dei fondi, un regolamento per la revisione dei trattori di ogni cilindrata, disposizioni in materia tecnologica declinate per gli specifici comparti.

Tale agenda non può prescindere dal rilancio e dall’efficientamento degli incentivi pubblici nazionali ed europei a sostegno del mercato, né dal supporto alle attività di ricerca, le quali comportano investimenti ingenti, che le singole imprese faticano a garantire, soprattutto in presenza di una congiuntura sfavorevole come quella attuale.

Prioritaria per FederUnacoma è anche l’individuazione di nuovi settori di applicazione delle tecnologie agromeccaniche, come quello delle filiere bioenergetiche, strategiche per la riduzione della dipendenza da fonti fossili, e della manutenzione del territorio per contrastare l’erosione dei suoli.

 

 

Agriumbria, Lollobrigida: «Sui dazi Usa bisogna abbassare i toni» - Ultima modifica: 2025-03-30T10:31:33+02:00 da Francesca Baccino

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