Via libera dell’Ue al nuovo Pnrr dell’Italia, quasi raddoppiati i fondi per l’agricoltura

Le risorse del nuovo Pnrr per il settore primario passano, come ha annunciato il ministro Lollobrigida, da 3,6 miliardi a 6,5 miliardi di euro

Pnrr
Le nuove risorse per l'agricoltura ammontano a 2 miliardi per le filiere agroalimentari e altri 850 milioni per l'agrisolare

La Commissione europea ha approvato la revisione del Pnrr (Piano di ripresa e resilienza) italiano che raddoppia le risorse destinate all'agricoltura. Lo ha comunicato lo stesso esecutivo europeo.

A fronte di un totale di 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni) tanto vale ora il nuovo piano dell'Italia,  a disposizione dell'agricoltura ci sono 6,5 miliardi di euro per il  settore primario.

I nuovi stanziamenti ammontano, infatti a 2 miliardi per il finanziamento dei contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

Altri 850 milioni sono destinati all'agrisolare, ossia alle aziende agricole e di allevamento per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, i sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori, nonché per incentivare la realizzazione di tetti energetici.

«Oggi annunceremo – aveva detto il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida intervenendo al forum internazionale del turismo di Baveno sul Lago Maggiore  – che abbiamo raddoppiato i fondi del Pnrr per l'agricoltura passando da 3,6 miliardi a praticamente il doppio, sull'agrisolare e sulle filiere di produzione che garantiscono questi prodotti. Sarà una notizia molto rilevante che va incontro all'interesse del mondo dell'associazionismo, del territorio e dell'offerta anche a disposizione del turismo».

Una seconda manovra economica

Il Governo mette a disposizione «della crescita economica» italiana «altri 21 miliardi di euro», in pratica «una seconda manovra economica», ha spiegato la premier, Giorgia Meloni, alle associazioni datoriali nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi spiegando che molte delle misure indirizzate alla crescita, alle infrastrutture e al sostegno del tessuto produttivo «sono state contemplate negli interventi riformulati del Pnrr» e non nella Legge di Bilancio che è «per forza di cose seria, responsabile». Si tratta di risorse «frutto della rimodulazione del piano in una ottica di efficientamento».

Soddisfatte le organizzazioni agricole

Soddisfatta la Cia per il via libera arrivato da Bruxelles alla revisione del Pnrr italiano . L'organizzazione agricola ha sottolineato che «l’impegno per l’agrisolare permetterà di espletare al meglio i bandi mentre sulle filiere si potrà mettere mano a importanti riforme strutturali per porre, finalmente,  l’agricoltura tra gli attori protagonisti della catena del valore aggiunto agricolo».

Positivo il commento di Confagricoltura che sottolinea gli interventi per le aziende «a partire dalla transizione energetica e digitale con gli interventi di efficientamento energetico 5.0, al supporto alle Piccole e Medie Imprese per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, alla competitività e resilienza delle filiere produttive strategiche».

Secondo Confagricoltura occorrerà, tuttavia, reperire risorse per una graduale reintroduzione dell’Irpef, per la gestione del rischio in agricoltura, dando  continuità al settore del biogas e risolvendo i problemi legati alla tassazione delle agroenergie.

 

 

Via libera dell’Ue al nuovo Pnrr dell’Italia, quasi raddoppiati i fondi per l’agricoltura - Ultima modifica: 2023-11-24T20:13:10+01:00 da Francesca Baccino

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