Quasi al traguardo il nuovo regolamento dei prodotti Dop e Igp

La proposta di riforma sui prodotti Dop e Igp è stata approvata dal Parlamento Ue. Commenti positivi da tutte le associazioni di categoria

L'iter legislativo proseguirà nei Triloghi con il Consiglio Ue che iniziano dal 7 giugno 2023

Quasi al traguardo il nuovo regolamento Ue sui prodotto Dop e Igp. La proposta di riforma già votata dalla Comagri (vedi qui) è stata approvata dal Parlamento Ue (una maggioranza del 95% con 603 voti a favore, 18 contrari e 8 astenuti). Le principali novità sono più forza al ruolo dei Consorzi di tutela, maggiore protezione (anche online) delle Ig (Indicazione geografiche) e procedure semplificate, oltre agli impegni di sostenibilità concordati dai Consorzi di tutela e a limitate competenze dell’Euipo.

Dopo questo fondamentale passaggio l’iter legislativo, che vede come relatore europarlamentare italiano, Paolo De Castro, proseguirà nei Triloghi con il Consiglio Ue, che iniziano dal 7 giugno 2023.

«In Europa, grazie al lavoro svolto dagli europarlamentari italiani di diversi schieramenti, - ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida - rafforziamo le nostre Indicazioni geografiche, conosciute in tutto il modo come sinonimo di eccellenza. Andiamo verso una maggiore trasparenza sulle vendite on line contrastando la concorrenza sleale e ogni tipo di sofisticazione. Lavoriamo su tutti i fronti per esaltare le produzioni e le radici culturali della nostra Nazione quali fattori da preservare e tramandare per sostenere la crescita dell'economia italiana".

Che cosa prevede la riforma del regolamento sulle Ig

La Riforma sottolinea il ruolo centrale della Commissione europea in materia di sviluppo economico del sistema Ig, ne rafforza la protezione anche online e sui nomi di dominio, nonché quando Dop e Igp sono utilizzate come ingrediente, prevedendo l’autorizzazione dei gruppi di produttori per utilizzare il nome registrato nei prodotti trasformati. Fondamentale infine la sostenibilità, intesa nelle sue dimensioni sociali, ambientali, economiche e di benessere e salute degli animali, i cui relativi impegni da rispettare nella produzione saranno concordati dai Consorzi di tutela.

«Chiediamo il massimo impegno al Governo italiano nella fase dei Triloghi»

«L’impegno di Origin Italia è stato determinante per modificare la proposta della Commissione europea riuscendo, anche attraverso Origin Eu, a far raccogliere le esigenze del settore e i potenziali pericoli che sarebbero scaturiti dall’adozione di alcune disposizioni normative che inizialmente il testo conteneva – spiega Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia (Associazione italiana Consorzi indicazioni geografiche) –. Nella fase dei Triloghi chiediamo il massimo impegno da parte del Governo italiano, in particolare del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che su questi temi ha già mostrato molta sensibilità, e da parte nostra garantiamo l’appoggio più convinto della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi soci».

Obbligatoria l’indicazione della provenienza in etichetta

«Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende ha commentato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, la lotta al falso made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro. Il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un sistema che oltre all’impatto economico e occupazionale rappresenta un patrimonio culturale e ambientale del Paese».

È importante, ha fatto sapere la Coldiretti – la volontà del Parlamento di indicare obbligatoriamente la provenienza in etichetta dei prodotti ad indicazione geografica protetta (Igp) per proteggere i consumatori dagli inganni. ma è anche da rilevare l'emendamento di tutela anti-Prosek in cui si chiarisce come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp. Un indirizzo significativo – conclude la Coldiretti - in attesa del pronunciamento definitivo sulla vertenza che oppone l’Italia alla Croazia da parte della Commissione.

Importante anche la protezione delle Ig online e sui nomi dei domini

La Cia ha particolarmente apprezzato le misure del dossier che mirano a rafforzare la protezione delle Ig online e sui nomi dei domini, nell’uso delle Indicazioni geografiche come ingredienti e contro lo sfruttamento indebito della reputazione delle stesse, al tempo stesso attribuendo un ruolo chiave ai gruppi di produttori nei Consorzi con il riconoscimento di più poteri e responsabilità. Intoccabile il “pacchetto vino” che nella proposta del Parlamento mostra di rispettare le specificità del settore vitivinicolo. Bene, anche l’inquadramento più chiaro della Commissione Ue che resta centrale dal punto di vista amministrativo, e quello dell'Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale, l’Euipo, che nella gestione dei marchi ha compito più consultivo e tecnico.

I formaggi Dop valgono oltre la metà del food certificato

L’Italia è il primo Paese al mondo con 319 tra Dop, Igp e Stg tutelati e rappresentati da 167 Consorzi. Il valore economico della produzione nazionale sfiora gli 8 miliardi di euro di cui circa 4,4 miliardi generati dall’export.
La categoria dei formaggi conta 56 denominazioni e 24.659 operatori, per un valore alla produzione di 4,68 miliardi di euro in crescita del 12,8% in un anno.

Quasi al traguardo il nuovo regolamento dei prodotti Dop e Igp - Ultima modifica: 2023-06-05T22:29:01+02:00 da Francesca Baccino

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