L’Italia è il primo Paese europeo con casi di Psa (Peste suina africana) a ottenere il via libera dal Canada per l’export di prosciutti crudi, inclusi quelli provenienti da stabilimenti situati nelle aree colpite dalla in zona di restrizione II.
Il ministero della Salute italiano ha raggiunto, dopo un lungo negoziato, un accordo con le Autorità canadesi di Cfia (Canadian food inspection agency) per l’esportazione di salumi dalle zone sottoposte a restrizione a causa della Psa.
Lo ha fatto sapere il direttore di Assica, l’Associazione italiane delle industrie di trasformazione della carne, Davide Calderone: «Si tratta di un grande risultato, frutto di una complessa e lunga negoziazione condotta con estrema professionalità e dedizione dal nostro ministero della Salute, con il prezioso supporto della Commissione europea».
Boccata di ossigeno per i salumifici
«Le aperture ottenute da parte delle Autorità canadesi - di pochi giorni fa anche alcuni chiarimenti del ministero della Salute volti a semplificare le esportazioni verso gli Usa - ai salumi prodotti negli stabilimenti situati nelle zone di restrizione, sono un’importante boccata d’ossigeno – ha proseguito Calderone – per tutti coloro che, a causa dell’ampliamento della zona infetta da Psa, non erano più in condizione di soddisfare i requisiti per l’esportazione verso due dei principali mercati di destinazione per i prodotti della salumeria italiana».
Calderone ha anche espresso la speranza che ora altri Paesi seguano l’esempio del Canada e accettino di sedersi al tavolo delle trattative per riconsiderare le restrizioni poste sui salumi italiani.
Grande soddisfazione da parte del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida
«È un successo importante – ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida – per il nostro sistema produttivo e per le imprese che hanno affrontato grandi difficoltà a causa delle restrizioni. Questo risultato dimostra la capacità dell’Italia di far valere la propria autorevolezza a livello internazionale, grazie all’impegno costante e al lavoro coordinato tra le istituzioni, anche durante il G7 Agricoltura»
«L’azione congiunta del Governo, sostenuta dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani – ha garantito ha continuato Lollobrigida – che i prodotti italiani continuino a essere apprezzati nei mercati chiave, nonostante le sfide legate alla Psa. Questo riconoscimento è un chiaro segnale di fiducia verso le nostre eccellenze agroalimentari».
Lollobrigida ha, inoltre, ringraziato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il sottosegretario, Marcello Gemmato, e il commissario straordinario per la Psa, Giovanni Filippini, per il loro contributo fondamentale: «Grazie al loro impegno, abbiamo fornito al Canada tutte le garanzie necessarie per riaprire il mercato ai nostri prosciutti. Questo risultato non solo sostiene le nostre imprese, ma rafforza anche l’immagine dell’Italia come leader globale nella qualità e sicurezza alimentare.»